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POV TAEGEUK
•estate
"Ho 16,sono ancora giovane per condurre una mia vita da sola,ma il destino non mi da altra scelta" queste erano le parole che mi continuavano  a tormentare nella testa.
Misi le ultime cose nello zaino,come cibo,acqua e una coperta,e andai verso la porta di casa.
Ho buone ragione per andarmene,sono svariate,ma quella più importante è causata dai miei genitori:sono i capi della camorra.
tutto ciò può sembrare una stupidaggine,ma mi ha fatto diventare una vittima di bullismo a scuola a causa dei loro comportamenti.
Ora che la scuola è finita sono libera di andarmene e proseguire per la mia strada.
Ero traquilla e serena di scappare perché loro erano andati a fare una delle loro solite riunioni,solo che ero anche un po' incerta di quello che mi poteva capitare.Mi feci coraggio e andai.
camminai,camminai e camminai ancora fino a ritrovarmi in una campagna abbandonata con case mal ridotte e abbandonate. affianco ad essere c'era una villa,era una villa molto accurate in ogni minimo dettaglio,con muri bianchi ,gli alberi e le aiuole erano verdi, i vasi che circondavano un sentiero erano bianchi con delle rose rosse dentro,affianco a questi vasi c'erano dei lampioni ,anche questi bianchi.
Ero stanca morta,camminavo per ore e avevo bisogno di riposare.
presi il mio zaino e lo appoggiai dentro una di quelle case abbandonare,con dei mobili bruciati e la rete di un letto con un materasso pieno di polvere. Mi accontentai di quella casa,meglio poco che niente, presi la coperta,la stesi sul materasso e mi addormentai.

ore 9.30
La luce del sole che entrava dalle finestre mi svegliò,solo che fu anche il vicino con il suo taglia erba a svegliarmi.
uscii da quella casa abbandonata per prendere un po' di aria e continuare a camminare per andare da qualche parte,anche se non sapevo nemmeno io dove,aspettavo solo un colpo di fortuna che mi aiutasse.
il vicino fece caso a me,mi osservò per 15 minuti circa fino a quando non decise di chiamare qualcuno al telefono.
io continuai a sistemarmi un po' i capelli e a mangiare qualcosa per colazione,fino a quando non sentii delle sirene suonare:arrivarono 2 macchine della polizia e si fermarono davanti al cancello della villa di quel signore.
scesero 7 poliziotti con occhiali da sole,la loro divisa blu stupenda e una pistola appesa sul bacino.
quei poliziotti scambiarono due parole con il vicino,ad un certo punto lui mi indicò con il suo dito indice.
io che osservavo tutto mi iniziai a preoccupare,cercai di scappare ma non sono tanto agile ne a correre e né a non fare rumore.
è inutile dire che nel raggio 5 minuti i poliziotti mi avevano circondati e mi stavano interrogando.
"salve signorina, sono l'agente Kim" disse uno dei poliziotti mostrando il suo distintivo "Come ti chiami e soprattutto cosa ci fai qua?"
io iniziai a inventare delle bugie per paura che facessero del male a me o ai miei genitori "emh...mi chiamo kim taegeuk ho 16 anni e..e..i miei genitori mi hanno abbandonato" continuai io il discorso tremando dalla paura ,tanto che le mie mani iniziarono a sudare.
ero convinta che le mie bugie potessero  causare qualcosa di grave,invece,fu tutto il contrario. Fu un incontro abbastanza tranquillo fino a quando i poliziotti si riunirono  per dirsi qualcosa....

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°•spazio scrittrice•°
continuo a dare i crediti a ArlenisRocchi
questo è il primo capitolo di questa nuova FF.
spero che vi piaccia e scusate per eventuali errori grammaticali.
cercherò di aggiornare al più presto
-matilde ✨


°•𝓐𝓵𝓵 𝓷𝓲𝓰𝓱𝓽 •°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora