1. Nascita di una regina - parte 1

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Il palazzo sul mare è illuminato da mille candele.

Voluto dalla regina Anna, sorge su una sporgenza rocciosa ai piedi della collina di Posillipo ed è raggiungibile via mare.

Le barche entrano nelle grotte a livello del mare, queste sono state inglobate ai sotterranei e ora fanno parte del palazzo stesso, al loro interno è stato allestito un palco per le rappresentazioni teatrali e per accedere al pian terreno sono state scolpite scale nella roccia.

I nobili arrivano su barche illuminate da lanterne, entrano nelle sue viscere e si posizionano in file per assistere allo spettacolo teatrale senza dover scendere dalle imbarcazioni.

Tutti hanno il volto celato da una maschera e il corpo da un lungo mantello con un cappuccio a coprirne il capo, nero per gli uomini, dorato per le donne.

Di cavalieri e amor cortese la commedia narra:

Donna gentil
d'armoniose movenze
amabile
e dal parlar sì dolce
da i cor rapire
un dì per strada
mentre alla sacra dimora di Dio si recava
dallo sguardo
del pensier
di nobili cavalier
prese possesso

Sì donna timorata
fedele era al consorte
che sorte e parentado
le avevan donato

Ma messer lo diavolo
lo zampin ci mise
così che'l so cor
amor ricambiò

Questa notte è la notte degli inviti estesi al popolo, ogni famiglia tra quelle fortunate, che dalla regina sono state sorteggiate, può inviare un proprio rappresentante alla festa, e la maschera viene fornita con l'invito.

Tra queste c'è la famiglia di un commerciante di carboni con una figlia bellissima e che i genitori amano oltre misura poiché il destino solo lei gli ha donato.

I genitori ambiscono a che la figlia sposi un nobile e vedono in quell'invito un'enorme opportunità, ed è per questo che a casa di Ceresina nell'ultima settimana è regnato sovrano il caos:

«Questo no, questo no e quest'altro anche no.»

I vestiti volano nella stanza e tutti vengono scartati andando a ricoprire il pavimento della camera da letto della fanciulla.
La camera, che si trova al primo piano della casa, è illuminata di giorno da una finestra che dà verso sud, e affaccia sul cortile interno, e di sera da due candelabri, è ampia, arredata con tre bauli pieni di vestiti, un letto a baldacchino con veli a riparare il sonno da insetti fastidiosi, una specchiera corredata da una sedia e una poltrona rivestita in seta rossa di San Leucio, come la sedia, accanto il letto.

Ceresina sospira esasperata: «Ma mammà, allora quale?»

«E che ne so, Ceresina, bella e mammà. Tu sai che tra due sere devi partecipare al ballo a Palazzo donn'Anna. Devi essere perfetta!»

«Mammà, vui dite sempre ca' perfezione è 'a semplicità, perché mo' i vestiti miei non vanno più bbene?»

«Perché questa è la tua grande occasione, l'unica in cui potresti trovare un marito degno della tua bellezza.»

«Mammà, lo so, avete ragione, ma con la maschera chi volete che possa innamorarsi di me?»

«Ceresina, ma quanto sei ingenua figlia mia. Quando sarai vicino al principe nell'aggiustarti un ricciolo la tua maschera, malauguratamente, si slaccerà.»

«Va bene mammà, farò come voi ordinate, diventare regina non mi dispiacerebbe, potrei finalmente vendicarmi di Gennarì, il figlio del mugnaio, che dice che sono troppo vanitosa per diventare una buona moglie!», mentre nomina Gennarino gli occhi di Ceresina si stringono in lame sottili che sembrano sprizzare fuoco e le mani diventano pugno fino a sbiancarne le nocche.

Finalmente la grande serata è giunta e la ragazza è stata accompagnata dal padre fino alle porte del palazzo.

Ceresina è rimasta abbagliata da tutto questo sfarzo: tavolate ricolme di cibi succulenti e bevande esotiche; saloni immensi e musica celestiale che ne invade l'aria mentre dagli alti soffitti calano, fluttuando come forniti di vita propria, enormi lampadari in ottone lucido, ognuno ardente di cento candele che sembrano non consumarsi mai e non emettere fumo, ma profumo di erba fresca appena tagliata.

I nobili, si sono liberati dei lunghi mantelli e sfoggiano vestiti preziosissimi ornati di perle e fiori veri, maschere con piume dai mille colori e scarpe di pura seta. Si muovono leggiadri al suono di arpe e clavicembali mentre i loro gioielli brillano come stelle.

La ragazza si sente una cenerentola in mezzo a quello sfarzo con il suo vestito in seta dorata che i genitori hanno pagato un patrimonio e la sola maschera che è concesso indossare ai plebei: semplice e nera.

Ora che il momento di sbandamento le è passato si è riscossa e con noncuranza inizia a passeggiare per i saloni in cerca del figlio del re. Lo individua tra un gruppo di nobili che conversa amabilmente. Passandogli accanto, una mano va a risistemare un ricciolo colore del grano maturo e inavvertitamente sposta il pettinino, con rifiniture in madreperla, che regge i lacci della maschera. Questa cade sul pavimento in marmo rosa svelandone la perfezione dei lineamenti, che, insieme al seno ansante, alla vita stretta e ai fianchi pronunciati, catturano lo sguardo dei presenti.

***
LaraEsse madapaza _BookLover2019_ Doubleyes JossMcK AnthophoraMannara -RagazzaOmbra- i_stifani

Cassettari! Ecco finalmente la prima parte del mio primo capitolo. Oggi sono stata presa da ispirazione e la mia idea ha iniziato a prendere forma.

1. Volevo chiedervi se pensate che sia troppo impostato sulla favola.

2. Se le parti in poesia e in dialetto le trovate inutili o inopportune.

3. Se le descrizioni le trovate noiose.

4. Se foste così gentili da aiutarmi con correzioni e suggerimenti.

Grazie 🙏

Cenerentola ama la notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora