Prologo

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6 anni prima...

"Ora è il turno di Maggie Howard!" La voce metallica dell'altoparlante arriva spedita alle mie orecchie. Cerco di prepararmi psicologicamente a ciò che starò per affrontare. Balzo fuori dal letto della bianca stanza, in cui sono imprigionata ormai da anni, appena sento sbloccare la serratura della porta, che nell'aprirsi sbatte sulla parete producendo un rumore sordo, il quale istintivamente mi fa sbattere gli occhi. 

Li vedo. Vedo quei raccapriccianti camici bianchi avanzare verso di me con sguardo intimidatorio, che non promette nulla di buono. Avanzano e io indietreggio, come fossi la loro preda, un'innocua preda, e loro i predatori. Realizzo che non ho via di scampo quando sento il letto dietro di me sfiorarmi la gamba e accidentalmente ci cado sopra. Tutto quello che posso fare è arrendermi a loro. Non ho altra scelta, perciò non oppongo resistenza. Non faccio nemmeno in tempo a rialzarmi che due grandi mani gelide, come la notte in pieno inverno, mi strattonano il braccio con forza scaraventandomi fuori dalla stanza, che nonostante la odi è l'unico posto in cui mi è concessa un po' di libertà, in cui per un po' si riduce la paura.

Mi trascinano di peso per tutto un corridoio costituito da numerose porte, le quali, se si riuscissero a contare, rappresenterebbero tutte le emozioni negative che provo in questo preciso momento. I miei pensieri non si concentrano su cosa mi potrebbe accadere, o su quello che mi potrebbero fare. La mia più grande preoccupazione va ad Ethan. Vorrei sapere dov'è e se sta bene. Non è più ritornato in camera da stamattina e ciò mi terrorizza veramente. 

Percorriamo il lungo corridoio per ancora un po' di tempo, che mi sembra infinito, fino a quando giungiamo davanti ad una grande porta con la scritta vietato l'accesso ai non autorizzati a caratteri cubitali.  Appena entro, l'odore di disinfettante invade le mie narici provocandomi un leggero senso di disgusto e nausea ma che viene immediatamente rimpiazzato da ciò che mi ritrovo davanti agli occhi. Sento gli occhi e il naso pizzicarmi per le lacrime che protestano di uscire ed io provo a respingerle, ma invano. Quello che vedo supera ogni limite di tolleranza. Come si può non avere nemmeno un briciolo di umanità? Come si può essere così crudeli? Calde lacrime rigano il mio viso quando vedo il mio migliore amico privo di sensi legato ad uno strano macchinario. Riesco a liberarmi dalla stretta ferrea di questi uomini privi di sentimenti per andare in soccorso al mio amico. Allungo la mano per potergli accarezzare dolcemente la guancia, ma viene afferrata e senza accorgermene mi ritrovo legata sulla sedia accanto alla sua e successivamente sento iniettarmi uno strano liquido. 

La vista si appanna, le forze diminuisco sempre di più fino ad abbandonarmi, le voci si fanno sempre più confuse al punto di non poterle neanche più distinguere e capire cosa dicono e anche i rumori diventano irriconoscibili. Non so cosa succede intorno a me, vorrei tanto saperlo ma non riesco ad essere lucida. Mi sento stanca e avvilita per non essere riuscita a proteggere Ethan. Come riesce a farmi stare sempre meglio ed io invece non riesco mai a fare niente per lui? 

Il silenzio cala all'improvviso. Si percepiscono solo gli ultimi rumori dei macchinari fino al loro totale spegnimento. Sono esausta, a corta di forze. Le ultime parole che a stento riesco a sentire sono: "Lavoro terminato con successo, signori miei. Ce l'abbiamo fatta. Sono collegati."  E poi buio totale.




Ciao a tutti!! Volevo ringraziarvi tantissimo per aver letto questo piccolo tratto della storia.💖Grazie ancora! Spero che quel poco che avete letto vi abbia incuriosito abbastanza da voler successivamente continuare la lettura. Volevo aggiungere in più che questa è la prima volta che provo a scrivere un racconto (perciò per favore, siate comprensivi 😂).

Su instagram vi potrò aggiornare sui vari capitoli che usciranno in futuro e farò il possibile per farli uscire ogni fine settimana. Se vi va di seguirmi, questa è la mia pagina: savemewhitemoon 

Vi auguro una buona giornata, ciaoo!💖


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