I love you || Matt x Mello

"Love me as you love him" "I love only you" || One Shot

Matt teneva i gomiti poggiati sul davanzale della finestra della sua camera, mentre guardava verso l'orizzonte con fare pensieroso. Era quasi ora di cena, ma lui non aveva fame; sapeva che il suo amato compagno di stanza sarebbe presto rientrato a cercare le sue tavolette di cioccolata come una furia spericolata. In effetti, non esistevano apparentemente altri aggettivi con cui descrivere il temperamento di Mello.
Ma lui avrebbe potuto trovarne tanti di aggettivi per descrivere quanto in realtà fosse dolce. Solamente lui aveva il conto di quante volte si fosse ritirato nel suo letto per abbracciarlo quando non voleva ammettere di essere rimasto terrorizzato da un incubo, i quali il più delle volte comprendevano una tavoletta di cioccolato che voleva mangiarlo.
"I ruoli si sono invertiti! Io.. io.. non ci capisco più niente!"
Gli disse un giorno e lui in risposta lo strinse tra le sue braccia, infondendogli calore mentre ridacchiava sommessamente per l'immagine di Mello che fuggiva da una gigantesca barretta assassina. Quella sera si guadagnò un pugno nello stomaco, ma non poté non pensare che non ne fosse valsa la pena.

Era ormai da un po' che aveva capito di provare qualcosa per lui, ma nonostante ciò aveva preferito tenersi tutto per se, limitandosi a guardarlo sognante in ogni singolo attimo della giornata. Non sapeva se se ne fosse accorto o meno, ma non importava.
Per lui era letteralmente uno spettacolo al quale mai e poi mai avrebbe rinunciato!
La sua chioma morbida e bionda, che spesso aveva intrisa in se l'aroma dolce ed invitante del cioccolato, lo invitava molto spesso a voler affondare le narici in quei fili dorati e perdersi nel calore e nell'immensa dolcezza di quel fiore in boccio. I suoi occhi, freddi e preziosi come la rugiada delle prime ore del mattino, che non tutti hanno il privilegio di osservare in tutta la sua muta bellezza. I suoi lineamenti, così fini da risultare quasi femminili, di bellezza eterea e le sue labbra, quei candidi boccioli su cui tanto avrebbe voluto posare le proprie labbra e gustarli a fondo fino a quando non sarebbe stato sazio del loro sapore per poi continuare ancora e ancora, fino ad arrivare ad assaggiare parte dopo parte del suo sinuoso corpo, tra i suoi leggeri ansimi.

Amava tutto di lui, amava il modo in cui si imbronciava, il modo in cui le sue labbra si curvavano verso l'alto quando riusciva per una volta ad accettare il punteggio ottenuto in un test d'intelligenza, il suo calore quando lo abbracciava per farlo sentire meglio e i suoi sorrisi, quei sorrisi che concedeva solamente a lui in rare occasioni.

Ed era proprio in quelle occasioni che si sentiva davvero speciale per lui.

Ridacchiò al pensiero di quanto potesse essere poetico quando si concentrava sulla bellezza del suo amato amico; quell'epiteto aveva cominciato a stargli ormai stretto. Per Mello sarebbe sempre stato il suo migliore amico, il suo braccio destro, la spalla su cui piangere in silenzio anche quando l'orgoglio diveniva troppo per ammettere le debolezze più misere ed infantili, ma ciò non toglieva al fatto che avrebbe voluto essere di più. Tanto di più.
Avrebbe voluto stendersi al suo fianco, come faceva spesso e baciarlo con intensità e trasporto, accarezzandolo come il più bel fiore che avesse mai visto, la cui bellezza era troppa anche solo per pensare di poterla fotografare.
Anche la migliore fotocamera non sarebbe riuscita a contenere una tale meraviglia e avrebbe così finito per distorcere l'immagine, forse per invidia.

Per tanto tempo aveva taciuto al biondo i suoi reali sentimenti e sebbene gli fosse sembrato facile inizialmente, pian piano divenne sempre più insopportabile ed iniziò a sentire un profondo bisogno di parlargliene.
Non voleva rovinare la loro amicizia, ma se l'avesse tenuto dentro di se ancora per molto probabilmente sarebbe esploso.
Così decise: gliel'avrebbe detto quella sera stessa!

La sera non ci mise molto ad arrivare e con lei Mello, che sbatté la porta dietro le sue spalle con la solita "delicatezza".
Gli sorrise di rimando, un sorriso amaro, che stava a celare il preannunciato rifiuto.
Potevano essere amici, ma mai gli era passata per la mente l'idea di poter essere ricambiato se non per illudersi.
E quale dolce illusione..