Prima della "partenza" di Ian.

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"Lascio la città" disse Ian appoggiato sulla porta della stanza di Mickey. I suoi occhi non riuscivano ad incontrare quelli del moro. Prendendo ciò che Ian aveva detto per uno scherzo, Mickey rise "C'è da qualche parte un raduno di finocchi?"

"Esercito" rispose in fretta il rosso.

"Ah bene" riprese Mickey prendendo la lattina di birra che era sul comodino "devi avere diciotto anni" aggiunse ingoiandone un sorso.

"Si, uh, ho trovato un modo per aggirare la cosa" rispose Ian attorcigliando un laccio della sua felpa. I suoi occhi incontrarono quelli del Milkovich. Quest'ultimo rimase immobile fissando Ian come se stesse aspettando che dicesse 'ti sto solo prendendo per il culo'. Vide che Peli di Carota ancora non si muoveva e continuava a tenere l'espressione del volto impassibile.

"Sei serio? Quando ti arruoli?" chiese posando di nuovo la lattina dove era prima.

"Domattina" sogghignò il rosso inclinando un po' la testa.

"È una mossa del cazzo, per quanto tempo?" Mickey tremò andando verso Ian.

"Quattro anni. Minimo." rispose quello facendo sparire piano piano il sorriso dal suo viso.

Gli occhi di Mickey iniziarono a lacrimare, la sua bocca si aprì un po'. Guardò Ian negli occhi e balbettò "Che speri, che non ti dica di andare? Che ti corra appresso come una puttana?" il moro riuscì a raggiungere il fondo della sua camera da letto.

"Non sono venuto qui per te" le parole di Ian erano fredde. Infine, voltandosi, si lasciò la porta alle spalle.

"N-non" Mickey balbettava a causa del groppo alla gola che gli era venuto. Sentí le lacrime crescere dentro di lui.

"Non cosa?" domandò l'altro girandosi di nuovo verso il moro.

Le lacrime scorrevano sulle guance del Milkovich, ma presto lui asciugò i suoi occhi e si allontanarono da lui. Ian gli accarezzava la nuca, non lo aveva mai visto così e questo lo preoccupava. Il pensiero di vedere il suo Mickey triste lo rese ancora più triste. Ian aveva sempre amato il moro con tutto il suo cuore anche se manteneva il suo scudo non facendo mai distruggere l'immagine da duro che aveva. Non poteva sopportare di vederlo in quel modo, perciò lo abbracciò forte stringendogli la schiena. L'altro reagì velocemente allontanandolo, ma Ian afferrò il braccio di Mickey e lo tirò verso di sé, Mick provò a resistere alla sua presa ma alla fine cadde tra le braccia di Ian abbandonando la testa sul suo petto.

Le lacrime continuavano a rigargli il viso.

"Ti amo" sospirò Mickey. Ian spalancò gli occhi, non aveva mai sentito Mickey dirgli di amarlo, era stato come una.sorpresa sentire la frase 'ti amo' che veniva dal moro.

Ian non sapeva bene come reagire, perciò borbottò un "ti amerò sempre" e aggiunse "e, uh, non parto davvero."

Senza pensarci due volte Mickey si staccò dal rosso e lo colpì allo stomaco, Ian cadde a terra mentre si teneva l'addome con la mano destra.

"Sei fortunato perché mi sto trattenendo dal picchiare la merda che sei"

"Perché non lo fai?" chiese Ian con un sorrisetto.

"Perché..." il moro tirò su col naso "cazzo non costringermi, Gallagher" concluse.

Ian rise e sentì il dolore propagarsi nello stomaco.

"Merda" ringhiò stringendosi la pancia.

Il moro era dispiaciuto di aver colpito Ian, ma non voleva che lo sapesse.

"Fuori le palle"

Ian sorrise e scosse la testa alla risposta di Mick. Sicuramente voleva rispondere così, pensò. Poi provò a scacciare via il pensiero del dolore.

"Tutta questa discussione me lo sta facendo venire duro" il moro lo meravigliò. Ian si alzò subito e avvolse Mickey premendo i corpi tra di loro. Con la mano destra tastò l'erezione dell'altro e "carina" gli sussurrò oscenamente all'orecchio, Mickey rise e accarezzò il sedere di Ian.

Mickey si chinò per baciarlo, ma poi il pensiero di essere bisognosi gli entrò in testa e non appena le sue labbra sfiorarono quelle di Ian, si tirò indietro. Questo gli fece riempire il petto e lo fece respirare più forte.

Il rosso strappò frettolosamente i vestiti di Mickey, rivelando ogni centimetro del suo corpo, prima dei suoi. Ian sorrise con soddisfazione vedendo come il Milkovich era da nudo. Vedendo che il Gallagher apprezzava, il moro si morse sensualmente il labbro inferiore, mentre l'altro si spogliava.

Ian si inginocchiò sul letto mentre Mickey si stava posizionando davanti a lui, fece scivolare lascivamente la sua mano giù per la schiena del moro fino ad arrivare al suo sedere. Sputò sulla mano e lubrificò l'entrata di Mickey.

Affondò in lui esitando, ma questi emise un gemito. Questo innescò qualcosa in Ian che lo fece diventare più aggressivo e spinse più forte dentro Mickey. Il rosso mise le mani sui fianchi del moro ed iniziò a respirare più pesantemente.

"C-cazzo" Mickey ansimava.

Ian respirava duramente, sapeva che stava giungendo al culmine.

"Merda" gemette venendo su tutta la schiena del moro. Tornò a respirare normalmente e poi lo ripulì dal suo seme.

"Ora tocca a te" annunciò Ian.

Si alzò dal letto e si mise sulle ginocchia. Sfregò le mani lungo la coscia di Mikey, e le avvolse intorno al suo cazzo, leccandone e baciandone la punta. Continuò leccando non solo la punta, ma arrivò fino in fondo alla base. Il rosso aprì la bocca un po' di più e iniziò a succhiarglielo amabilmente.

"Merda, sto per v-" gemette il moro prima di venire nella bocca di Ian. Riempì la bocca del rosso che ingoiò tutto subito, ma un po' di sperma gli rimase vicino le labbra. Ian sorrise.

"Maledetto Gallagher, sei un animale" queste parole fecero ridere sonoramente Ian. "Cosa ridi?" chiese Ian.

"Solo, ti amo" rispose camminando goffamente sul letto. Si ripulì dal seme sul suo viso e mise le dita in bocca a Mickey. "Questo sei tu" scherzò.

"Vaffanculo" ridacchiò l'altro, prendendo la mano di Ian.

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Come avete visto, questa è una traduzione di una storia che si trova su questo sito, perciò NON SONO IO L'AUTRICE. L'autrice è Earthtosaraaa, mi ha dato lei il permesso di tradurla, quindi tutti i crediti vanno a lei. È stata gentilissima a concedermi di condividerla con voi, d'altronde la storia originale è meravigliosa e non ho potuto resistere. Se vi serve ho gli screen in cui lei mi autorizza a tradurre.

Ho cercato di rimanere il più possibile fedele al testo originario.

Ringraziate lei, non me.

Complimentatevi con lei, non con me.

Non so se scriverò qualcosa per capodanno, quindi il buon anno ve lo do adesso. Buon anno.

Ian x Mickey [traduzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora