peachy sunset.

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24/11/19

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24/11/19

Erano passati mesi dal primo incontro tra Seungmin e il ragazzo misterioso, e non l'aveva più rivisto. Il tempo continuava a passare e tutto sembrava esser normale come sempre, ma Seungmin continuava a pensare a lui. Aveva iniziato a cercarlo, ma sembrava esser sparito nel nulla. In più nessuno dei suoi amici aveva riconosciuto la descrizione fatta da lui.

Seungmin aveva pure fatto domanda al preside di creare un club extra scolastico sullo studio atmosferico della pioggia, nella speranza che si iscrivesse, ma gli era stata bocciata.

E poi un giorno lo incontrò di nuovo.

Era sera e lui se ne stava nella parte sud della periferia della città. Vicino ai binari del treno abitavano i suoi nonni, e ogni tanto andava a trovarli per passare del tempo con loro.

Se ne stava tranquillo a guardare il cielo seduto su una panchina nel parco poco distante dalla casa dei nonni quando successe.

Bisogna dire che le panchine in quel parco non erano granché grandi, e per questo ce n'erano diverse. Ma lui si sedette proprio sulla stessa panchina di Seungmin. Rimasero lì, seduti su quella piccola panchina, in silenzio. Gli sguardi di entrambi fissi sul tramonto che si vedeva attraverso le fronde degli alberi. L'unica cosa che per Seungmin stonava, era il battito accelerato del suo cuore.

Si era accorto di provare una certa attrazione per quel ragazzo la cui vita era ancora avvolta nel mistero, e il continuo cercare di trovarlo per anche solo ringraziarlo per l'ombrello gli aveva fatto capire che forse si era innamorato. Dopo tutto, l'amore è strano. Ti trovi ad amare qualcuno con cui non hai mai parlato, senza un apparente motivo. Ma è una delle qualità che più spiccano.

Si girò a guardarlo e nel momento esatto in cui lo fece, l'altro parlò.

"Hwang Hyunjin."

Seungmin lì per lì non capì cosa gli avesse detto, quindi domandò un timido "c-cosa?"

Il ragazzo, Hyunjin, si girò a guardarlo con un timido sorriso in volto.

"è il mio nome. Hwang Hyunjin."

"o-oh! Il mio è Kim Seungmin."

Hyunjin tornò a guardare il tramonto, che stava pian piano prendendo il colore rosato delle pesche.

"lo so. Nella mia classe ti conoscono tutti."

Seungmin corrugò le sopracciglia, non capendo a cosa si riferisse.

"sei il ragazzo che nell'ora di canto ha fatto commuovere la Park."

Seungmin scosse la testa, come per scacciare un brutto pensiero.

"si commuove facilmente. Non ho una così bella voce."

Hyunjin si girò di scatto e lo fissò negli occhi, prendendolo per mano.

"non dirlo nemmeno! Ti ho sentito cantare di persona e hai una voce a dir poco angelica."

Poi rendendosi conto di cosa avesse appena detto staccò la mano da quella di Seungmin e si spostò leggermente all'indietro.

"il giorno in cui pioveva, quando ti ho prestato l'ombrello. Stavi canticchiando sottovoce. Sono rimasto ad ascoltarti un po' prima di uscire."

Seungmin arrossì per l'imbarazzo. Un piccolo sorriso sul volto. Ma questa volta non era un sorriso timido e impacciato, no. Questa volta era un sorriso amaro e deluso. La sua vita era sempre stata fondata su false amicizie che erano costituite solo dalla bellezza della sua voce. Che lui non credeva nemmeno fosse granché di speciale, in realtà. Ma vallo tu a spiegare alle dozzine di persone che vogliono esserti amiche solo perché hai una voce particolarmente dolce.

L'unico che fin'ora era stato veramente suo amico era Felix, che non l'aveva mai sentito cantare. Sperava che Hyunjin non si fosse avvicinato a lui solo per la sua voce e che non volesse le stesse cose di tutte le persone egoiste che aveva incontrato nel corso della sua vita, ma era una speranza troppo grande persino per lui.

Alla fine tutti vogliono sempre una cosa soltanto, no?

Si girò a guardare Hyunjin, pronto a mettere fine a quella conversazione. Si sentiva amareggiato, per la prima volta si innamorava di qualcuno e appena ci parlava scopriva che era egoista tanto quanto gli altri.

"senti Hyunjin... Se vuoi essermi amico solo per la mia voce non ci provare nemmeno a fingerti simpati-"

"oh, no no! Credimi se ti dico che hai una voce bellissima, ma non è per quello che ti sto parlando."

non è per quello? si chiese Seungmin e allora per cosa?

Hyunjin parve leggergli nel pensiero e continuò a parlare.

"beh ecco... mi sono trasferito da poco. Nella mia vecchia scuola ero abbastanza popolare, ma solo per il mio aspetto. Nessuno voleva mai essermi amico per quello che ero, così ho cambiato scuola e mi sono trasferito da un mio vecchio parente. Quando ho sentito che nella mia classe parlavano di te ammetto che ero incuriosito un po', però quando ti ho incontrato... non so, sembravi infelice. E io ho pensato che magari-"

"Hai pensato che mi fosse successo lo stesso successo a te?"

Lo interruppe Seungmin, e Hyunjin annuì lentamente, guardandolo.

"ma ero troppo timido per parlarti subito... e se anche tu fossi stato come gli altri? Però poi vederti concentrato sulla pioggia, canticchiando... mi ha fatto cambiare idea."

Hyunjin iniziò a giochicchiare con la manica della felpa e spostò di nuovo lo sguardo verso il cielo.

"quindi ecco, ti andrebbe di essere mio amico?"

sky || seungjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora