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Si è accorto che lo stavo spiando? Non importa, ora sono salva, sono a casa. Ho deciso che non ne parlerò più con i miei genitori fino a quando non avrò delle prove concrete. 

Sogno mostri rugosi che mi mangiano. Più volte mi sveglio di soprassalto imperlata di sudore. Avrò dormito si e no 4 ore. Quando mi sveglio ho una sensazione di malessere addosso, come se all'improvviso questa casa non la sentissi più mia, come se all'interno di queste mura che ho imparato a conoscere non mi sentissi più protetta. Decido di scacciare i pensieri con una doccia rilassante, ma nemmeno questo riesce a distrarmi, troppe domande mi assillano. C'è qualcun altro che sa di questi alieni? Com'è possibile che nessuno si sia fatto delle domande, che nessuno sia stato tanto curioso da guardare? O forse l'hanno fatto e ne hanno pagato le conseguenze, forse sono diventati come loro... Devo smetterla di pensare altrimenti potrei scoppiare. Scendo al piano di sotto dove trovo mamma in cucina intenta a leggere una rivista. 

"Ciao Maddy, tutto bene? Ti serve qualcosa?" Mi chiede con voce gentile, come se si fosse già dimenticata di quello che è successo due notti fa.

"Tutto bene, grazie. Mi chiedevo se potessi stare da Christian oggi, è da un po' che non lo sento." E' la prima cosa che mi è venuta in mente per non pensare agli eventi appena trascorsi. 

"Si, certo, però assicurati di tornare in tempo stasera, e se per caso fai tardi resta da lui, sai che non si può uscire." Il tono con cui pronuncia questa frase è premuroso, non posso fare a meno di chiedermi se sia a conoscenza del segreto che si cela oltre il divieto e voglia proteggermi o se invece mi sto inventando tutto. Sicuramente è la seconda, è ovvio che non lo sa, altrimenti perché tenerlo nascosto a me, la ragazza più curiosa che conosco? 

Voglio essere presentabile nonostante il caldo soffocante perciò indosso una canottiera bianca con jeans e le mie solite Converse nere. I capelli decido di raccoglierli in una coda alta e rimetto alle dita i numerosi anelli che mi ero tolta per fare la doccia. Prendo su una borsa di tela con tutto ciò che potrebbe servirmi e mi fiondo fuori di casa. Come tutte le mattine trovo mio fratello in giardino. 

"Ciao piccolo, io vado da Christian per un po', tu stai attento mi raccomando." Gli spettino i capelli dorati ed esco prima che possa chiedere spiegazioni che non vuole sentire. Per fortuna io e Christian non abitiamo molto distanti e dopo qualche isolato vedo la sua casa. Suono al campanello e quando mi vede apre il cancello.

"Hey, potevi avvisare anche prima che venivi eh, scherzo dai, entriamo." Varcata la soglia di casa una palla di pelo mi viene in contro scodinzolante, è il suo cane Isaac, un Golden Retriver. Mi fermo per un attimo ad accarezzarlo, il suo pelo è morbidissimo e penso a quanto sarebbe bello avere un cucciolo, mio papà purtroppo ne è allergico.

"Vuoi guardare un film o preferisci fare altro? Tutto quello che vuoi, possiamo anche cantare a squarciagola, mia mamma è a lavoro e mio papà è uscito per delle commissioni." 

"Va bene un film, a patto che posso sceglierlo io e che nel mentre mangiamo schifezze." 

"Ci sto!" Ecco perché è il mio migliore amico, con lui non mi sento mai giudicata e so che potrei dirgli qualsiasi cosa, infatti ho in mente di dirgli degli alieni, ma non oggi, questa giornata mi serve per tornare alla normalità seppur per poco. Lo vedo allontanarsi per poi sparire in cucina, sento che apre degli sportelli e questo mi basta a farmi spuntare un sorriso. Seguo il corridoio che porta alla sua camera e mi tolgo le scarpe per buttarmi sul letto morbido come una nuvola, proprio come lo ricordavo. Per accorciare il tempo accendo il suo portatile e accedo a Netflix, scorro una fila di film senza però trovarne uno che possa interessare ad entrambi. Alla fine opto per "fuori orario" che non ho mai visto, ma sembra essere bello. Sento dei passi che si avvicinano e prima ancora di vederlo sento il suo profumo di fresco che lo contraddistingue. Quando alzo gli occhi lo vedo con in mano un vassoio con sopra due ciotole piene di gelato e panna, non potrei essere più contenta, mi conosce meglio di chiunque altro.

il segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora