il segreto

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Mi sveglio con un profumo dolce che invade ogni cosa e lo riconosco subito: pancake. Christian è ancora affianco a me e lentamente scivolo via dal letto facendo attenzione a non svegliarlo. Una volta in bagno mi sistemo e rimetto i vestiti del giorno precedente. Quando torno in camera Christian è ancora nella stessa posizione in cui l'ho lasciato, è così carino quando dorme, l'espressione rilassata e calma. Gli sfioro la guancia con il dorso della mano e sussulta sotto il mio tocco. Ecco, l'ho svegliato, che imbranata. Poco dopo un occhio marrone e uno azzurro si posano su di me.

"Buongiorno" gli sento dire con voce roca e ancora assonnata.

"Buongiorno, non sapevo se svegliarti, comunque sento che la colazione è pronta quindi se non ti spiace io andrei a mangiare" dico scherzando. 

"Mi vesto e arrivo, tu intanto va." Esco per andare in cucina quando il piccolo Isaac mi viene incontro in tutta la sua bellezza e non posso non accarezzarlo. Una volta entrata in cucina trovo Halsey ai fornelli intenta a togliere dalla padella dei pancake.

"Buongiorno tesoro, hai fame?" mi allunga un piatto con tre pancake e lo afferro volentieri. Ci verso sopra un po' di sciroppo d'acero e ne addento un pezzo. Il sapore dolce mi da la carica giusta per iniziare la giornata. Arriva anche Christian che mi imita e in un attimo finiamo la colazione. Quando ci salutiamo e sono sulla via di casa penso al fatto che per un giorno sono riuscita a non pensare agli alieni, tutto per merito di Christian. Tornata a casa sbircio nel cortile del vicino, un paio di occhi marroni contornati da occhiali troppo sporgenti mi fissa, il signor David è fuori ed è una persona normale, come fa a trasformarsi in alieno di notte, com'è possibile? Mi guarda per un lungo istante e non posso non pensare che due notti prima mi abbia vista correre via. Mi fa un sorriso falso e va in casa. Appena entro nella mia abitazione mamma mi ferma

"Tesoro, volevo parlarti di una cosa" sento dire da mia mamma.

"Dimmi pure."

"Stasera per cena viene il signor David, ti prego di non fare scenate, sarà un modo per farti vedere che non è un mostro, è una persona buona, civile." Tutto mi sarei immaginata di sentire ma non questo, non possono davvero farlo. Cosa si aspettano, che si faccia vedere da tutti nella forma aliena? Ovvio che farà come se niente fosse davanti a noi, ma io so cos'ho visto, so chi è realmente e sono disposta a smascherarlo proprio stasera dopo la nostra cena. Il resto della giornata passa piuttosto normalmente fino a che non sento quel suono, un suono che non pensavo potesse farmi raggelare il sangue nelle vene, il suono del campanello che annuncia l'arrivo del signor David. Scendo le scale nell'esatto momento in cui papà apre la porta e mi ritrovo davanti la faccia del mio vicino, è così normale, come tutti, devo assolutamente calmarmi e fare finta di niente. Dopo i convenevoli ci sediamo tutti a tavola come una comune famiglia, i miei genitori ed il vicino parlano tra loro mentre mio fratello ed io ci guardiamo, probabilmente pensando la stessa cosa, ovvero che abbiamo paura, paura che possa succedere qualcosa di lì a poco; ma non succede nulla, assolutamente niente che non sia nella norma. Il signor David fa battute alle quali solo papà ride, la mamma parla del proprio lavoro e così anche il nostro vicino che scopro essere un commesso di un alimentari. Finito di mangiare e chiacchierare papà chiude la porta dopo aver caldamente salutato il signor David e tutta la mia famiglia si disperde per la casa. 

"Maddison ti conviene andare in camera tua o finirai in punizione per il resto delle vacanze estive!" grida mia mamma dal salotto. Non m'importa. Sono certa che non avranno il coraggio di punirmi se gli porto delle prove dell'esistenza degli alieni. Prendo il cellulare dal tavolo e mi dirigo fuori di casa con il massimo silenzio. Che il mio piano abbia inizio...