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Quando rinvengo mi guardo attorno. C'è tutta la mia famiglia preoccupata, mamma mi accarezza la testa e mi guarda sconsolata.

"Tesoro, devi rilassarti, hai preso questa storia degli alieni troppo seriamente, non c'è nessuno, ti sei inventata tutto, l'hai vista anche tu la foto. Abbiamo parlato con il dottore e dice che fai così perché magari qui stai male e ti crei un mondo tutto tuo, se c'è qualcosa che non va ce lo devi dire okay? Siamo qui per te amore." Papà intanto si è seduto vicino a me e Aaron mi guarda mentre qualche lacrima gli riga le paffute guance da bambino. È una scena davvero triste perché mi stanno offrendo supporto ma non credono alla mia storia, a ciò che ho visto chiaramente. Sono sola, completamente sola immersa in una cosa più grande di me, non posso non pensare che forse i miei genitori ne sanno qualcosa, altrimenti perché guardarmi in quel modo, impedirmi di uscire e non credermi?. Poco più tardi mi alzo dal letto sul quale sono stata per tutto il tempo, ho pensato a lungo su che cosa fare, come proteggere i miei genitori e convincerli ad andarsene di qui, dal pianeta degli alieni, ma nessuna delle mie domande ha risposta, non so proprio che cosa fare, sono persa. All'ora di cena, dopo continui pensieri, mi viene in mente una possibile pista. Il signor David si aspettava che io andassi fuori, fino al momento in cui sarei stata capace di provare l'esistenza degli alieni, cosa impossibile e perciò la storia si sarebbe ripetuta fino a che non me ne fossi fatta una ragione. C'è solo una cosa quindi che posso tentare. Devo restare a casa e interrompere il circolo che sono stati questi giorni, interrompere i loschi piani del mio vicino. Alle dieci anziché uscire me ne resto a casa, nascosta in una cesta per i panni sporchi che per mia fortuna è vuota oggi. Aspetto ancora un po' nel silenzio e nel buio, so però di essere nella mia casa e questo mi da un po' più di sicurezza. Non sapevo che di lì a poco non ci sarebbe stato niente di confortante in questa casa degli orrori. Giurerei che sia notte inoltrata, forse le due o le tre di notte, mi sono addormentata più volte, ma ora mi costringo a restare sveglia. Ho sentito la porta sbattere, tra un filo e l'altro della cesta scorgo tre figure alte di cui una non umana: il signor David. Perché il nostro vicino è in casa mia nella sua forma aliena con i miei genitori? E perché loro non si stupiscono e non urlano? Loro sapevano fin dall'inizio? Mi hanno fatto credere di essere matta per mantenere il segreto? Ma allora lo sanno tutti gli adulti e i bambini no oppure solo loro? La testa è piena di domande che vorrei tanto porgere a qualcuno ma che non posso fare. D'un tratto i miei genitori urlano, non posso trattenermi e così esco dalla cesta per andargli in soccorso, prima di fare questa sciocchezza però mi accorgo che si stanno divincolando da qualcosa di invisibile, me ne sto zitta nel mio nascondiglio attenta a non fare rumore e guardo quella raccapricciante scena. I miei genitori poco dopo sono ridotti ad alieni, come il vicino e come tutta la popolazione, viscidi, verdi, puzzolenti e con la bava alla bocca. Ma perché? Come ho potuto non pensarci? Come ho potuto non accorgermi di questo? Mi viene da vomitare, non sono al sicuro, quelli che erano i miei genitori ora sono alieni e non c'è niente che io possa fare per impedirlo. Mi sento una stupida, una bambina impotente che non sa cosa deve fare. Devo forse fare finta di niente? Come posso farlo? Cosa ne sarà di mio fratello e di me? Le lacrime ormai scendono a fiotti e mi stanno  bagnando la maglietta del pigiama, cerco di trattenere i singhiozzi ma ecco che me ne esce uno. Di colpo smetto di piangere, come se fossi nuda in mezzo ad una stanza di persone che mi fissano, ecco, è cosi che mi sento questa sera, nuda. I miei genitori ed il vicino stanno annusando in giro e di colpo una mano piena di vene violastre spalanca la cesta in cui sono nascosta, credo sia mio padre, ma così conciato non posso dirlo con sicurezza. Lui aggrotta la fronte ed emette un suono mostruoso richiamando tutti attorno a me. Mamma va al piano di sopra mentre papà e il signor David mi tengono stretta, ho una paura che non si può spiegare, so che è giunta ormai la fine per me e prego soltanto che Aaron sia scappato, che si sia salvato, ma poi mamma compare sulla soglia con mio fratello spaventato come non lo avevo mai visto, sta piangendo e mentre si dimena da quella presa grida come non ha mai fatto, gli voglio un bene dell'anima anche se non lo dimostro e vederlo così mi fa malissimo.

"Lasciate andare Aaron, prendete me e fatemi ciò che volete ma fatelo scappare per favore" urlo tra le lacrime. Gli alieni sembrano non avermi sentito, non mi ascoltano. Papà si avvicina a me, è ad un palmo dal mio viso, sento la puzza di fogna, vedo ogni vena che ha sulla pelle rugosa e verde. I suoi occhi non sono umani, non sono i suoi, ma i lineamenti si, tutti sono più o meno simili e questo è terrificante. Papà emette un suono che proviene dalla gola e mi sputa addosso del vomito verde, una melma liquida che puzza di carne marcia, avrei tanto voluto vomitare anch'io, è la cosa più schifosa che abbia mai visto. Quella cosa verde mi si incolla addosso, la sento che si muove cercando di entrarmi dentro, sotto pelle, non capisco cosa sta succedendo, ma mi basta vedere mamma che lo fa a mio fratello per capire. Sto diventando come loro, un alieno. Forse tutta la popolazione è destinata a diventare così, o forse è colpa mia che ho indagato troppo, questa è davvero la fine penso. Tutto il tempo a pensare a come andarmene di qui ed ecco che divento come loro.

Grazie per chi ha letto questo racconto venuto male 🫶🏻
È nato tutto da una traccia di un tema estivo delle medie, non riuscivo a collegare il divieto di uscire dopo quell'orario, mi ripetevo di continuo: cosa può spingere qualcuno a mettere un simile divieto? Cosa c'è dopo un certo orario che non può essere visto da occhi indiscreti? La risposta mi è venuta soltanto dopo settimane di ricerche nella mia testolina e alla fine ecco gli alieni ahah.
Magari non è il massimo come storia, anzi, fa proprio pena, ma nasce come traccia di un tema/ storia breve per ragazzi quindi spero apprezziate almeno l'idea ❤️🫶🏻🫧

il segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora