Nemmeno un mese dopo, la Pousada di Zé Jingles, veniva inaugurata. E fu un evento vero, qualcosa che non solo Waynesville, ma l'intera zona di Cold Mountain si sarebbe ricordata per un bel pezzo. La gente cominciò ad accorrere già dal tardo pomeriggio, quando dalla cucina filtrarono i primi profumi, roba che da quelle parti non si era mai sentita.
Howard Detterick si vantava di aver fatto un grande investimento, facendosi arrivare pesce in quantità dalla costa atlantica, carne dai ranches dell'interno e noci di cocco, olio di palma, tapioca, manioca, e gli ingredienti dai nomi più strani direttamente dal Brasile.
Com'era prevedibile, sarebbe stato un ristorante per bianchi.
Quando raggiunsi mia nipote e la signora Robinson al ritorno dal mio turno al penitenziario, entrando dalla porta di servizio sul retro, sotto le loro mani prendevano forma da un pezzo acarajés di fagioli tritati, abaràs di fagioli e gamberi essiccati, crocchette di baccalà, polpettine di carne, mentre l'odore dell'olio di palma bollente riempiva la cucina.
E questo era solo l'antipasto, qualche stuzzichino da far assaggiare prima del "piatto del giorno".Per iniziare, Rosa aveva scelto il caruru, a quanto avevo capito una specie di soffritto di gombo e gamberoni secchi (nell'olio di palma, naturalmente) conditi con cipolle, arachidi, anacardi, e abbondante zenzero. Ad accompagnarlo, frittate di tutti i tipi, di granchi, di baccalà, di anacardi, di gamberoni.
- Al mio Santo piace molto il caruru, - diceva, - purché sia preparato di giovedì e bello forte.
Oltre che quello del suo santo, il vero miracolo fu che caruru di mia nipote ruscì ad accontentare in pieno anche il palato del mio ex principale, abituato alla cucina squisitamente americana e ben poco esotica di sua moglie, anche lei ovviamente accorsa alla Pousada insieme al resto della compagnia al gran completo per fare gli auguri al nuovo ristorante, anzi sua sostenitrice principale.
La sala era piena fino all'ultimo tavolo, non era rimasto nemmeno un posto libero, presenti tutti i pezzi grossi della cittadina, sceriffo compreso; e i clienti annusavano l'aria, mangiavano con gusto, lucidando perfino i piatti dal minimo residuo di salsa. Dopotutto, come inizio, Howard Detterick poteva ritenersi più che soddisfatto.
Il quale, per giunta, era in ritardo, non si era degnato nemmeno di fare gli onori di casa, come se la cosa non lo avesse riguardato.Sam faceva avanti e indietro come un matto, raccogliendo ordinazioni, portando piatti fumanti tra le mani, tanto che io mi chiedevo come facesse a non bruciarsi; mi ricordava vagamente il signor Jingles dietro il rocchetto colorato.
Finalmente, dopo un pezzo dall'apertura del ristorante, Detterick si decise a farsi vedere.
Al suo seguito, la cameriera, e una bambina che poteva avere al massimo sei o sette anni.
A dire il vero, mi parve che da quella porta fosse entrato una fatina, o un folletto, o qualcosa di simile.
Saltellava a ogni passo, come se danzasse, e i capelli biondi, un'onda di riccioli, impalpabili come una nuvola, danzavano con lei. Aveva un non so cosa di selvatico, di misterioso, che dava alla bellezza di quella bambina una specie di luce, come di qualcosa di mai visto prima. La stessa impressione che mi aveva colpito quando avevo visto mia nipote per la prima volta, quasi fossero della stessa specie, nonostante d'aspetto fossero agli antipodi. Lo so, sembra assurdo, ma è così.Un applauso accolse l'ingresso di Detterick nel locale. Lo sceriffo in persona, un omone dai capelli rossi di nome Malcom McLeod, ancora con la bocca unta di salsa, si alzò e gli andò incontro.
- Waynesville dovrebbe dedicarti un monumento, amico mio, - commentò allegramente. - Con questo ristorante hai aperto la nostra cittadina al mondo, nemmeno nella capitale esiste qualcosa di simile! Verranno da tutto lo Stato a gustare queste delizie da noi, e da tutto il Sud!
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La Rosa dei Venti
FanfictionCold Mountain, North Carolina, Stati Uniti, 1956. La vita di Brutus Howell, detto Brutal, guardia carceraria al braccio minorile del penitenziario, viene sconvolta: una lettera dal Brasile gli preannuncia l'arrivo di sua nipote Rosa, della quale si...