Dall'altro lato. //Nicolas//

104 7 2
                                    

La sete iniziava a farsi sentire.
Era una settimana che si stava trattenendo dal mordere qualcuno ed iniziava a non resistere più.
Ormai i canini le spuntavano anche per la cosa più futile, doveva nutrirsi.
Era sabato sera ed era sicura che avrebbe trovato una persona abbastanza succulenta da mordere.
Si preparò e quando fu pronta uscì in fretta di casa.
Il suo obbiettivo era una discoteca in centro, era molto frequentata, soprattutto di sabato.
Non riusciva a capire come gli umani potessero amare un divertimento del genere. Corpi sudati tutti nella stessa stanza ad ondeggiare a ritmo di una sgradevole musica, ma d'altronde erano passati quasi 300 anni dalla sua nascita ed i tempi erano cambiati.
Arrivata al posto prestabilito entrò nel locale cercando di mantenere il controllo, avrebbe preso un umano solo.
Si sedette al bancone ed ordinò un drink iniziando a guardarsi intorno.
Il barista glielo porse e lei iniziò a girarlo distrattamente con la cannuccia mentre tentava di scorgere la sua preda.
Chiuse gli occhi ed inspirò.
I suoi sensi amplificati le permettevano di scovare subito la preda perfetta.
L'aveva trovata.
Aprì gli occhi e lo vide.
Non troppo alto, spumosi capelli neri e non una traccia di alcol in corpo, probabilmente sarebbe stato lui a guidare.
Piantò il suo sguardo sulla sua schiena ed iniziò a fissarlo finché lui non si girò.
La guardò e le sorrise dolcemente, lei ricambiò.
Le si avvicinò e si sedette accanto a lei.
-Piacere mi chiamo Nicolas- le disse cordialmente -Isadora, piacere mio-
Conversarono svariati minuti, lei era molto impaziente, ma non doveva assolutamente farlo trasparire.
-Senti, ti va di uscire a prendere una bocca d'aria? - chiese lei -Certo! - le rispose lui inconsapevole del destino che lo aspettava.
La ragazza gli prese la mano trascinandolo fuori, lo porto in un vicolo buio e stretto.
Nicolas non si fece molte domande, almeno finché Isadora non prese i suoi polsi immobilizzandolo contro il muro.
Lei gli sorrise maliziosa ed iniziò a baciarlo.
Lui non si sottrasse, ma ad un certo punto la ragazza si fermò, spalancò le fauci e due canini appuntiti fecero la loro comparsa.
I denti affondarono nella carne del ragazzo che non era in grado di reagire.
Il veleno che gli stava iniettando lo stava sedando e gli impediva una qualsiasi reazione.
Prima che gli portasse via l'ultima goccia di sangue lei si fermò e gli sussurró all'orecchio -Ci vediamo dall'altro lato-.
Lo lasciò in quel vicolo.
Sapeva che si sarebbe trasformato anche lui, e la cosa non gli dispiaceva, ma avrebbe aspettato che fosse lui a cercarla.
Lo riguardò per l'ultima volta, era lì sdraiato a terra inerme, distolse lo sguardo e prese il volo.
Si sarebbero di certo reincontrati.





One Shot //Space Valley//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora