capitolo:2

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CAPITOLO:2

POV di Harry

Sono veramente esausto dopo il trasloco di oggi. Ho dovuto scaricare e mettere a posto tutte le cose io dato che mia madre non mi può aiutare. C’è voluta tutta la giornata a sistemare tutto ma sono abbastanza soddisfatto del mio lavoro.

Ci siamo dovuti trasferire qui a Londra a causa di mia madre. Non per lavoro, perché mamma deve fare delle cure che nel ospedale della nostra città non poteva fare.

Domani incomincia la scuola ed io non ne sono per niente entusiasta. Qui non conosco ancora nessuno e conoscendo il mio carattere so già che non farò amicizia velocemente con gli altri studenti. Sono abbastanza introverso e faccio fatica a relazionarmi con la gente.

Ma ora che ci penso qui non mi conosce nessuno quindi non sanno come sono veramente. Potrei comportarmi come un ragazzo sicuro di se che si fa rispettare e che fa cadere tutte le ragazze ai suoi piedi. Oppure potrei imitare gli atteggiamenti che aveva Mark, il ragazzo più popolare che frequentava la mia vecchia scuola e che io non sopportavo affatto, però visto che aveva così tanti amici vuol dire solo una cosa, cioè che il suo comportamento piace alla gente.

Basta pensare ora, è meglio se vado a dormire se no non so se ce la farò ad andare a scuola domani.

Mi alzo di soprassalto visto che sono in ritardo. Sono le 7.40 e alle 8.00 devo essere a scuola. Mi preparo velocemente e vado in cucina. Riscaldo due tazze di latte e ne porto una a mia mamma insieme alle sue medicine. La sveglio dolcemente e l’avviso che sto uscendo per andare a scuola.

Menomale che la scuola non è molto distante perché, dato che non ho una macchina, mi tocca andare a piedi.

Arrivo a scuola e l’entrata è deserta, sono in ritardo, così mi precipito alla segreteria è chiedo le indicazioni per la mia nuova classe. Seguo le indicazioni che la vecchia signora mi ha dato e arrivo davanti ad una porta con scritto “5°A”, busso e dopo aver sentito il professore rispondere “avanti” apro la porta ed entro in classe.

“Buongiorno” dico con il tono di voce più fermo che riesco a fare dato che tutta la classe mi sta fissando.

“Lei è..?” chiede il professore e per tutta la classe si diffonde un brusio di persone che parlano sottovoce.

“Harry Styles” rispondo con lo stesso tono di voce che ho usato prima.

“Bene Styles, si sieda pure dove c’è posto” dice e io mi dirigo verso l’unico posto libero. Mi siedo affianco ad un ragazzo alto, capelli corti castani, occhi marroni e fisico palestrato.

“Piacere, Liam Payne.”dice sorridendo porgendomi la mano e l’idea che mi ero fatto di lui, cioè il solito fighetto egocentrico, si cancella. Sembra molto simpatico come prima impressine.

“Harry Stayle” dico afferrando la sua mano.

Intanto il professore ha incominciato a spiegare qualche strano argomento di storia.

“Non ti ho mai visto da queste parti” dice sottovoce Liam per non farsi sentire dal professore.

“Mi sono trasferito ieri qui a Londra” dico sussurrando.

“Quindi non conosci la citta?”

“No…tranne la strada da casa mia alla scuola”

“Se vuoi oggi pomeriggio puoi venire con me e la mia ragazza a fare un giro così ti mostro qualcosa?” Mi chiede.

“Non vorrei disturbarvi” dico ma poi ricordo quello che ho pensato ieri, essere più sfacciato, meno timido e fare amicizia con qualcuno, così aggiungo subito dopo:“ pero mi piacerebbe visitare la città con voi”.

False Identity.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora