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Qualcuno la stava toccando con una dolcezza infinita, è questa la prima cosa che notò Sarah appena sveglia. Non era mai caduta in un sonno così profondo, tanto che ancora in quel momento nonostante fosse pienamente ricettiva non riusciva ad aprire le palpebre. Magari era solo la speranza che una volta fatto si sarebbe resa conto che tutto quello che aveva vissuto quel giorno fosse solo un sogno, pensò divertita. Ma sapeva già che non era così, nonostante le sensazioni provate quella mattina era stato tutto troppo assurdamente reale. E poi quelle dita che la accarezzavano potevano essere solo del ragazzo che aveva nascosto quel pomeriggio. Sperava di non aver dormito troppo, sarebbe successo un casino se sua madre fosse entrata in quel momento... e di certo non avrebbe bussato, non bussava mai figurarsi se avrebbe iniziato a farlo quando aveva un clandestino in camera. Quando finalmente trovò la forza per aprire gli occhi si ritrovò a specchiarsi in quelli di Luke. Da quella distanza poteva dire con sicurezza che non vi era distinzione tra iride e pupilla, per quanto questo fosse strano. Era sicura che gli altri giorni fossero leggermente più chiari, di sicuro non così oscuri. Un abisso di tenebra. Ecco cosa sembravano. "cosa sei?" sussurrò senza rendersene conto, dando voce ai dubbi che la stavano assalendo in quel momento. Subito arrossì, come aveva potuto fare una domanda così sciocca, cosa diavolo sarebbe mai potuto essere? "non è una domanda sciocca, è la domanda migliore che potessi farmi" disse improvvisamente lui. "ho pensato ad alta voce? Scusa non me ne sono accorta. Lascia perdere, domanda sciocca, fa come se non avessi detto nulla. Piuttosto mi spieghi cosa hai combinato per ridurti in quello stato?" cambiò argomento Sarah convinta che la stesse solo prendendo in giro. "Sta *accontentando* i deliri di una povera pazza" si disse con rammarico" va bene magari aveva fatto una domanda stupida ma non aveva diritto a trattarla come se fosse stupida per davvero!

"Io sono come te, non conosci la tua natura, vero? Ti ho osservato per giorni chiedendomi perché non reagivi a tutto lo schifo che stava succedendo e questa mi sembra essere l'unica soluzione" -inizia - "noi siamo guardiani, difendiamo le dimensioni e facciamo in modo che non interferiscano tra loro. Inoltre dobbiamo far in modo che ogni dimensione mantenga il proprio equilibrio e che nessuna specie -che siano vampiri, licantropi, streghe, mutaforma e via dicendo non prenda il sopravvento" concluse con sguardo serio.

"Ei ma che ti sei fumato? Va bene che eri ridotto male, magari hai anche sbattuto la testa... ma non è una scusante per metterti a dire queste idiozie! Sai che ti dico? Forse è meglio che chiamo l'ospedale, non so perché non l'ho fatto prima" velocemente Sarah tentò di alzarsi per prendere il telefono, ma venne bloccata da una mano che la tirò e in un attimo si trovò bloccata sotto il corpo del ragazzo.

"ma che stai facendo? Non dovresti nemmeno essere in grado di muoverti tu! Spostati o ti giuro che invece dell'ospedale chiamo la polizia e ti denuncio per molestie" disse spaventata la ragazza.

"non hai chiamato aiuto prima per il semplice fatto che io non volevo e anche se riuscissi a chiamarla tranquilla che la polizia non potrebbe farmi nulla. Ora sta buona e zitta e vedi di non farmi arrabbiare" detto questo si alzò tranquillamente senza il minimo segno di dolore e guardandola con superiorità le disse con voce bassa e profonda piena di una qualche magia o forza "prendi tutto ciò che ti serve e andiamo, da ora in poi vivrai da me, ti spiegherò un po' di cose e tu non tenterai mai di scappare." Sarah avrebbe voluto ribellarsi in qualche modo, mandarlo al diavolo magari, ma per quanto ci provasse non ci riuscì.

Si ritrovò a fare ciò che le era stato detto sotto lo sguardo compiaciuto di Luke, la sua mente sembrava chiusa in una gabbia, ma non come quella mattina, quella era una sensazione di tepore di cui quasi non ti accorgevi. Questa invece era come una nebbia, che la riempiva e la avvolgeva e ben presto tutto divenne nero e si sentì come si stesse addormentando nonostante il suo corpo continuasse a muoversi in piena attività.

La storia di SarahDove le storie prendono vita. Scoprilo ora