Parte 1

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Ehi! Per chi è nuovo nel mondo delle x reader vi lascerò qualche informazione!

(T/n): Tuo nome

(C/c): Colore capelli

(C/o): Colore occhi

Quando il testo sarà in grassetto vuol dire che un determinato personaggio sta parlando.

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Come ogni giorno, quando si faceva notte, mi sedevo su una roccia. Guardavo sempre il castello di Hyrule. Pensavo costantemente al passato vissuto nelle segrete del palazzo reale, al dolore subito.

Ero nata sedici anni prima della catastrofe causata da Ganon, nella famiglia reale di Hyrule.
All'età di quattro anni, fui corrotta da Ganon, quindi, mio padre, il re, decise di farmi chiudere in una cella.
Ogni giorno, fin dal primo in qui misi piede in quel posto lurido fui trattata come una cavia. Mio padre ordinava alle guardie di infliggermi dolore con qualsiasi tipo di arma.
Ad essere onesta, non avevo mai provato troppo amore nei confronti del re, ma dopo la miriade di torture, desideravo vendetta.
Per fortuna, mia madre mi aveva sempre trattata bene. Ogni volta che poteva, sgattagliolava nelle segrete e mi faceva uscire per un po'.
Mia madre mi parlava spesso di mia sorella, Zelda. Diceva che nonostante la differenza del colore dei capelli e degli occhi, eravamo molto simili.

Dopo due anni, mia madre morì e io mi ritrovai sola.

All'età di sedici anni conobbi Zelda. Fin da piccole, nostro padre ci teneva separate. Voleva crescere mia sorella in modo tale da farla diventare la regina del regno di Hyrule una volta che anche lui avrebbe abbandonato questo mondo.

Quella sera, ero riuscita a uscire dalla mia cella. Avevo deciso di farmi un giro per la piana di Hyrule. Allontanatami abbastanza dal castello, mi sedetti per terra e raccolsi un fiore. Dopo pochi secondi il povero fiorellino giallo iniziò a bruciare e in breve tempo ne rimase solo la cenere.
Sospirai nel mentre che mi chiedevo il perché di tale destino. Mi alzai da terra, mi girai e la vidi. Una bellissima ragazza dai lunghi capelli dorati stava in sella ad un meraviglioso cavallo bianco. Notai subito lo stemma della casata reale sui vestiti della fanciulla e sulla sella del cavallo.
Affianco a lei ci stava un ragazzo il colore degli occhi e dei capelli erano i medesimi della ragazza. Indossava una maglia azzurra. Nella parte della scollatura c'era ricamata la forma di una spada.

Un leggero filo di vento iniziò a farmi muovere i capelli (C/c), mostrando in modo più chiaro il mio volto pallido.
"Che ci fate qui, fanciulla?" Mi chiese con voce gentile la principessa.
Non risposi, mi limitai soltanto a guardarla negli occhi.
Sorrise dolcemente.
"Se non è un problema, vorrei accompagnarla a casa. Di notte è pericoloso passeggiare da soli."
Prima che io potessi rispondere, mi piegai in avanti e vomitai.
Ciò che era uscito dalla mia bocca fu della sostanza nera e rosa. Caddi a terra. La ragazza scese da cavallo e iniziò a dirigersi nella mia direzione.
Misi le mani in avanti.
"Ti prego, vattene!"
Mi guardò con un viso dispiaciuto e preoccupato.

In lontananza udii le voci di alcune guardie reali. Si erano accorti della mia assenza...
Si avvicinarono e mi raccolsero da terra iniziando a trascinarmi verso il castello.
Zelda cercò di fermarli, ma fu tutto inutile.

Quel giorno fu l'unico in cui vidi mia sorella.

Qualche mese più tardi, Ganon si liberò dal sigillo che lo teneva prigioniero. Iniziò a seminare distruzione e paura ovunque. Decisi di uscire dalla mia prigione e di mettere fine alle sofferenze che mi accompagnavano dalla mia infanzia. Uscii velocemente dal castello e mi diressi verso l'enorme mostro.
Lo chiamai. Si voltò e mi guardò.
Nonostante non riuscivo a vedere il suo volto, capii che era felice di vedermi. Dopo qualche secondo, iniziò a spargere fiamme su tutto il prato circostante, colpendo anche il mio piccolo corpo. Rimasi lì. A terra. Mentre guardavo il tramonto. Gli ultimi secondi della mia vita rintoccarono.

I miei pensieri furono interrotti dal rumore dei passi di qualcuno. Mi girai pensando fosse un piccolo animale, ma con grande sorpresa mi ritrovai davanti il ragazzo biondo.

Lo fissai intensamente e lui replicò la mia stessa azione. Sospirai consapevole del fatto che non potesse vedermi o sentirmi.
Mi sdraiai sulla grande roccia e spezzai quell'incantevole silenzio.
"Se Hyrule è nelle mani di sto tipo, siamo messi bene..."
Conclusi il tutto con una risata a dir poco fastidiosa.

Il ragazzo si avvicinò a me e con un tono gentile e pacato... Rispose.
"Mi scusi... Ma credo che se lei abbia dei problemi verso la mia persona... Debba dirmeli in faccia."
Mi girai leggermente sconvolta verso di lui. Iniziai a gesticolare in preda al panico. Fino a quel momento nessuno era mai riuscito a vedermi e tanto meno a sentirmi. Come diavolo aveva fatto quel ragazzo?

Alla mia strana reazione accennò una leggera risata.

Successivamente prese dalla cintura uno strano oggetto e lo fissò. Mi guardò. Sorrise e rimise a posto la tavoletta. Fece un piccolo inchino e parlò.
"Piacere di fare la vostra conoscenza. Lei deve essere (T/n), non è così?"
Cambiai immediatamente espressione. Da imbarazzata e impanicata assunsi un'aria seria.
"E anche se fosse? Che vuoi da me?"

Iniziò a parlarmi del perché mi cercasse. Disse che Zelda gli aveva chiesto di trovarmi e di portarmi con sé nella sua missione per salvare Hyrule.

Inizialmente dubitai, ma con molta pazienza mi convinse a seguirlo.

Mentre camminavamo per le ormai deserte strade immerse nella natura, nessuno dei due parlò. Trovavo la situazione imbarazzante. Volevo correre via, il più lontano possibile.

Pian piano calò la notte e l'unico posto dove fermarsi era una vecchia capanna abbandonata immersa nel bosco. Entrammo. L'arredamento era quasi del tutto assente, eccezion fatta per un letto e un tavolo.
Link appoggiò sul tavolo la faretra contenente una decina di frecce di legno. Di fianco appoggiò anche la spada e l'arco e infine mise lo scudo appoggiato al muro.
Mi guardò e disse:
"Se vuoi puoi dormire tu sul letto... È molto più comodo del pavimento..."
Mi sdraiai sul letto senza pensarci due volte. Era un secolo che non appoggiavo la testa su qualcosa di morbido. Per mia sfortuna non c'erano le lenzuola, ma non era un grosso problema.

Nel giro di qualche secondo di addormentai.

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Ok ragazzi, il primo capitolo di questa storia è concluso. Spero che possa essere di vostro gradimento. Presto aggiornerò anche il libro sulle X Reader di Inazuma Eleven. Mi dispiace se durante questo lasso di tempo non ho aggiornato, ma sinceramente, non avevo ne le idee ne la voglia di farlo. Beh, detto questo vi saluto.
Ciau :3

Un piccolo angelo travestito da demone  (Link x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora