Parte 2

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Mi svegliai la mattina seguente. Il mio sonno fu disturbato dalla leggera luce del sole che passava attraverso una piccola finestra. Mi misi a sedere sul letto e sospirai. Aprii gli occhi lentamente. Quando mi guardai intorno ricordai le cose successe il giorno precedente.
La cosa che però mi fece dubitare che ciò che successe fosse solo un'allucinazione, era che nessun altro era presente nella piccola capanna, e non solo, anche le armi del ragazzo non c'erano più.

Sorrisi.

Pensai a quanto la mia mente avesse vagato per farmi immaginare un qualcosa del genere.

Nel l'esatto momento in cui mi rimisi sdraiata, la porta si spalancò.

Il ragazzo che tanto speravo vosse solo il frutto della mia fervida mente si presentò davanti a me. Sorrise leggermente. Notai subito i capelli sciolti e bagnati. Mi rialzai.
"Buongiorno, sei pronta per una nuova giornata?"
La prima cosa che pensai fu come io potessi liberarmi da una persona così fastidiosa. Essendo mattina, tutto l'odio che provavo verso quel ragazzo svanì. Sbadigliai e mi alzai dal letto.
Mi sistemai alla meglio il mio abito e i miei capelli e infine uscii, seguita a ruota dal biondo.

Ci ritrovammo a camminare nel più profondo silenzio. A volte gli lanciavo dei veloci sguardi.
Lo notai mentre si legava i capelli nella solita acconciatura. Arrossì leggermente. Per un secondo immaginai il ragazzo senza quella mal ridotta maglia. Il rossore sul mio volto si accentuò. Mi piantai l'unghia del pollice nel dito indice. Come potevo pensare ad una cosa del genere?!

Dopo ore di camminata nel bel mezzo del nulla, finalmente trovammo uno stallaggio. I miei occhi si illumimarono. Potevo riposarmi finalmente! Stavo per chiedere a Link di prenotare un letto per un'ora, quando notai che invece di fermarsi continuò a camminare.
Gli toccai la spalla.
Si girò a guardarmi e mi sorrise.
"Senti, possiamo fermarci? È da ore che camminiamo ininterrottamente!"
Si mise a pensare è poi mi rispose sorridendo "Siamo quasi arrivati al villaggio Calbarico. Manca veramente poco. Se sei così tanto stanca, posso provare a prenderti in braccio."

Arrossii violentemente a quella frase.
Iniziai ad agitare le braccia davanti al mio viso.
"Sei impazzito?! Non puoi prendermi in braccio, sono un fantasma!"
Si avvicinò a me e mi sussurrò all'orecchio "Lo so. Solo trovo divertente stuzzicarti" Si allontananò sorridendo innocentemente.
Rimasi immobile per qualche secondo e poi lo raggiunsi, superandolo.
Quel ragazzo che tanto pensavo timido e gentile, aveva anche un pizzico di perversione.
Pensai che infondo, quel secolo passato in solitudine, non era poi così tanto male.

Finalmente arrivammo al villaggio Calbarico. La prima cosa che Link fece, fu di prendere due letti alla locanda del villaggio. Mentre io mi sistemai sul comodo letto, Link appoggiò la sua roba per terra ed uscì dalla locanda.
Lo fissai andarsene. Scossi leggermente la testa e mi misi a dormire.

Dopo un'oretta mi svegliai. Link dormiva nel letto singolo accanto al mio. Per quanto non lo sopportassi, lo trovai veramente carino.
Il suo viso aveva un'espressione rilassata e qualche ciocca di capelli gli ricadeva sul volto.
Notai che aveva cambiato la maglia. Era abbastanza simile alla precedente però era pulita e non presentava alcuno strappo.
Guardai il mio vestito. Per quanto mi piacesse e mi stesse comodo, riportava qualche strappo e bruciatura. In più, la stoffa bianca di cui era fatto si era tinta di grigio per lo sporco. Effettivamente, non avevo mai preso in considerazione l'idea di procurmene uno nuovo. Insomma, un morto non dovrebbe preoccuparsi troppo del suo aspetto fisico. Mentre ero occupata a pensare ad una soluzione per il mio abitato, Link iniziò a muoversi. Lentamente aprí gli occhi. Nella stanza c'era molta luce, così per evitare che i suoi occhi venissero irritati da essa, si posò un braccio sul volto. Lo guardai. Poco dopo si mise a sedere, si stroppiciò gli occhi e mi guardò.
"Ben svegliata. È da tanto che ti faccio attendere?"
Scossi la testa leggermente in segno di negazione.
"No, mi sono svegliata giusto qualche minuto fa."
Sorrise. Mi diede un'ultima occhiata e si alzò. Si sistemò le armi e quant'altro e infine si diresse verso l'uscita.
Mi avvicinai a lui. Si era fermato sulla porta della piccola locanda.
Girò leggermente la testa.
"Ci fermeremo a far rifornimento e poi partiremo per il Regno degli Zora."
Uscì dall'edificio e io lo seguii. La nostra avventura per salvare Hyrule era appena iniziata.

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Qui finisce il secondo capitolo. Spero vi piaccia. Cercherò di aggiornare più spesso sia questa storia che la
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Un piccolo angelo travestito da demone  (Link x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora