☆3 La lettera

221 19 172
                                    

Peggy,
Non mi ero mai reso conto di quanto fosse bello il tuo nome, anche se molte volte toccò le mie labbra, raccolto poi dal vento o sussurrato al tuo orecchio, in quel momento che entrambi custodiamo gelosamente nella mente

Ricordi quando ci conoscemmo?
Io ero solo un gracile ragazzino di Brooklyn, che sembrava capitato per sbaglio in quel campo militare dove tu regnavi, o almeno questa era la mia impressione, perché sei sempre stata la regina del mio cuore.
Mi colpisti fin da subito, non letteralmente, si intende, visto che la sfortuna di mettersi contro di te la ebbe quello sbruffone che osò sfidarti, rimesso a suo posto da un destro che fece breccia nel mio cuore e mi diede un nuovo obiettivo, una nuova meta, anche se ancora non lo sapevo.
Io invece attirai la tua attenzione quando supererai quel test ingannevole, quella prova di coraggio che consisteva nel vedere la nostra reazione davanti ad una granata. Eravamo partiti entrambi di corsa per usare il nostro corpo come scudo, così da sacrificarci per gli altri, solo che io ero molto più vicino quindi riusci ad arrivare prima di te.

Dopo quel momento divenne tutto più semplice e complicato allo stesso tempo.

All'improvviso ogni esercizio, per quanto duro potesse essere, si trasformò in una scusa per starti vicino, per catturare la tua attenzione e incrociare il tuo sguardo, sentendo un fuoco ardente divampare dentro di me e le farfalle nello stomaco agitarsi come non mai, dandomi una scarica d'adrenalina che non saprei descrivere. Mi bastava un tuo sorriso, o anche solo l'accenno di esso, e avrei potuto scalare montagne e attraversare oceani, senza mai lamentarmi o sentire un briciolo di fatica. Non chiedevo tanto, solo che tu ricambiasti quel mio amore e potessimo stare insieme fino alla fine dei nostri giorni, se non oltre, perché di una cosa ero assolutamente certo: ti avrei amato fino al mio ultimo respiro.

Ricordo che mi sentivo un piccolo ingenuo a sperare in un futuro con te, a credere che tu amasti quel gracile ragazzino che ero, almeno finché non me lo facesti intendere "a modo tuo", in una fredda e piovosa sera al campo, dopo la missione in Italia.
Beh, pensandoci avrei dovuto capirlo molto prima...
Ero tornato dall'Austria, con tutti gli uomini che avevo salvato dietro di me e Bucky al mio fianco, mentre tu mi venivi in contro cercando di trattenere con tutte le tue forze quel sorriso che si scorgeva nel tuo volto. Venisti da me, e io mi persi nei tuoi occhi, mentre anche tu sembravi avere qualche difficoltà nel "parlarmi"! Mi guardasti da capo a piedi, trattenendo il fiato e divorandomi con lo sguardo, mentre io toccavo il cielo con un dito e mi sembrava tutto un sogno, troppo bello per essere vero.
Ah, se solo non ci fosse stata tutta quella gente attorno a noi... In totale sincerità non so cosa avremmo fatto, ma di certo se uno di noi avesse sospirato in quel momento lo avremmo scoperto immediatamente!

Eppure, anche se entrambi sentivamo quel fuoco ardere dentro di noi e il cuore battere all'impazzata per un semplice sguardo, nessuno dei due lo voleva ammettere, chi per un motivo, chi per un altro.
Te la ricordi quella sera, accennata prima, in cui cambiò tutto? Perché io la ho ancora impresso nella mente e scolpita nel cuore.

Me ne stavo tornando nella mia tenda, dopo l'ennesima missione per sconfiggere l'Hydra, ma al mio arrivo trovai te ad aspettarmi, seduta sul bordo del mio letto, composta e bellissima come sempre, anche se leggermente più nervosa del solito. Riuscii a malapena a sussurrare il tuo nome che ti ti alzasti di scatto, venendomi in contro in fretta, con la scusa che avevi qualcosa d'importante da dirmi. Beh, che fosse realmente una scusa o io la intendei io così non lo sapremo mai, dato che appena fummo uno davanti all'altra, da soli, con la pioggia che sembrava battere il ritmo del nostro cuore, tu mi prendesti per il colletto della maglia e mi tirasti a te, posando le tue labbra sulle mie, dandomi quel bacio che attendevo da tempo.

FINO ALL'ULTIMO RESPIRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora