Capitolo 3

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Lo aveva chiamato innumerevoli volte.
Sapeva che lavorava tanto, anche durante la pausa, ma come aveva potuto dimenticare il loro appuntamento?
Si sarebbero dovuti vedere per pranzare insieme fuori.
Kidou gli aveva persino detto che ci teneva tanto a fargli provare un nuovo ristorante stellato che si trovava al centro di Tokyo.
Quella situazione gli stava davvero facendo saltare i nervi.
Si accesa l'ennesima sigaretta, ne aveva fumate come minimo una decina mentre lo aspettava.
Ripeteva sempre a se stesso che non avrebbe esagerato e che non avrebbe superato le venti sigarette al giorno.
Ma quando era arrabbiato gli era impossibile non sfogarsi con l'unico mezzo che aveva a disposizione.
Mentre aspirava e si guardava intorno, sentì il suo telefono vibrare nella tasca dei pantaloni.
Era Kidou.

"Finalmente", disse il ragazzo prima di rispondere.

"Fudou, mi cercavi?"

"Hai proprio una bella faccia tosta a domandarmelo, si può sapere dove cazzo sei?"

"Alla teikoku-"

"Ancora? Muovi quel culo e vieni qua. Sbrigati!"

"Si dammi cinque minuti e sono li da te".

"Spero avrai una buona scusa per questo tuo ritardo".

"Si mi spiace Fudou, ho avuto un impegno urgente prima. Mi farò perdonare", Kidou gli chiuse la chiamata senza nemmeno salutarlo.

Dal tono sembrava affaticato, probabilmente aveva corso non appena si era reso conto di quanto fosse in ritardo.
Sbuffò. Odiava quando si comportava così.
Certo il lavoro lo tratteneva tanto, ma anche lui aveva i suoi impegni e per vedere Kidou faceva il possibile.
Lanciò il mozzicone e si mise le mani in tasca.
Se avesse aspettato ancora qualche minuto di più se ne sarebbe sicuramente andato.
Ma per fortuna da lontano una figura avanzava a passo svelto verso di lui.
Si sentì chiamare.
Finalmente era arrivato.

"Ma buongiorno!" esclamò Fudou con tono sarcastico.

"Perdonami. Alla fine però sono venuto", rispose Kidou sorridendo facendo finta che nulla fosse successo.

Fudou lo stava scrutando come se volesse saltargli addosso da un momento all'altro per riempirlo di pugni.
Kidou notò che il ragazzo non si era avvicinato, come era suo solito fare, anzi se ne stava lontano. Quindi prese lui l'iniziativa e si incamminò verso il compagno.
lo afferrò per la felpa e con la mano libera gli scostò una ciocca di capelli dal viso.
La sua faccia imbronciata era decisamente troppo adorabile.
E Kidou doveva ammettere a se stesso che con tutta quella massa di capelli era diventato decisamente più attraente.
Gli venne quasi spontaneo baciarlo, ma erano all'aperto, davanti alla scuola dove lui lavorava e quindi si fermò poco prima di unire le loro labbra.
Non poteva di certo mostrare a tutti che amava gli uomini, era persino riuscito a nascondere la sua precedente relazione con Gouenji. Lo aveva detto solo agli amici più fidati, tra cui Sakuma e Fudou.
La sua reputazione sarebbe andata distrutta sia alla Teikoku sia nella azienda "Kidou", che aveva ereditato dal padre adottivo.

"Dai andiamo Fudou. Il ristorante è poco distante da qua", disse Kidou rompendo il silenzio tra di loro mentre si allontanava.
Il castano fece un cenno con la testa e seguì il coetaneo.
Era ancora arrabbiato, ma mente lo vedeva camminare con il suo portamento fiducioso, pieno di orgoglio e ordinato, ne rimaneva affascinato.
Ma non era solo il suo modo di camminare ad ammaliarlo così tanto.
Lo attraeva anche il suo fisico snello ma ben costruito, i suoi capelli mossi sciolti sulle spalle e i dread soprastanti che avvolgeva ancora, come i tempi passati, in un comodo codino alto.
Detestava un'unica cosa di lui.
I suoi stupidissimi occhialoni con le lenti verdi.
Da quando la sorella gliela aveva regalati, non se ne era più separato.
Fudou li odiava tanto perché coprivano i suoi splenditi occhi rossi.
Sperava che dopo aver tolto definitivamente i suoi occhialini imbarazzanti, avrebbe mostrato al mondo la bellezza del suo viso.
E invece no. Continuava a coprirsi.
Scosse la testa. Aveva fatto fin troppi apprezzamenti su di lui.
E ogni volta che accadeva, gli balenava tra i pensieri la possibile ipotesi che si stesse innamorando.
Ma doveva sforzarsi di ricordare che erano solo due amici che spesso si ritrovavano a letto insieme solo per scacciare via lo stress e la noia.

~Wrapped Around Your Finger~ {Sakuma x Kidou x Fudou}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora