Capitolo 4

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Lasciai che il mio corpo si rilassasse all'interno della vasca,nell'acqua bollente.Avevo davvero bisogno di quel bagno caldo,per sciogliere i nodi che i miei muscoli avevano.Mossi le gambe nel sapone,scoprendo leggermente le ginocchia insaponate.Sospirai,il silenzio regnava nella casa.Niall era sparito,mentre mi cullava fra le sue braccia,si era smaterializzato nel nulla.Portai una mano fra i miei capelli bagnati,scuotendoli leggermente.Tutta la mia famiglia era nata con i capelli biondi e gli occhi azzurri,ma io ero nata con i capelli neri e gli occhi scuri.Mia madre mi diceva che ero speciale,anche mio padre lo diceva,e io mi sentivo davvero come tale.Poggiai la schiena contro la vasca,il rumore dell'acqua rilassava il mio corpo,chiusi velocemente gli occhi,lasciandomi scivolare più infondo all'acqua.Un tonfo al piano inferiore,mi fece trasalire.Velocemente mi trovai seduta,il mio petto nudo,esposto fuori dall'acqua.Uscii dalla vasca,coprendomi con un asciugamano che arrivava sotto al sedere,uscii dal bagno,camminando velocemente giù per le scale.
"Chi c'è?"chiesi,la mia voce rimbombò nel salone.
Ci fu un rumore,come la porcellana che si sfracella.Deglutii a vuoto.Strinsi l'asciugamano al mio petto,camminando piano verso la cucina,lì tenevo la porcellana.Una figura scura era davanti alla finestra,la luce filtrava leggera.Sembrava umano.
"S-salve"sussurrai,impaurita.
La persona divenne leggermente gobba,così feci un passo avanti.Decisione sbagliata.Si girò velocemente verso di me,e solo in quel momento capii che non era una persona.Il suo viso era vuoto,non aveva occhi,non aveva naso e nemmeno la bocca.Le sue braccia arrivavano fino ai suoi piedi,le mani a terra.Era vestiti di nero,aveva ricci scuri.Spalancai gli occhi quando fece un passo verso di me,trascinando le braccia troppo lunghe.
"Sta.Fermo"scandii indietreggiando.
Fece un altro passo,ed io di conseguenza.
"Non muoverti"presi un coltello dal mobile,tenendolo alto sul petto.
Indietreggiai ancora,e lui avanzò verso di me.
"Ho detto fermo"urlai,agitata.
Chiusi velocemente la porta della cucina,la creatura all'interno.Sentii i suoi passi veloci,così mi affrettai a girare due volte la chiave nella serratura,mettendola dentro all'asciugamano.Cominciai a camminare velocemente su per le scale,sentendolo sbattere contro la porta.
"Niall"urlai nel corridoio.
"Niall"chiamai ancora,i colpi si stavano facendo più forti.
"Merda"velocemente chiusi la porta della stanza alle mie spalle,girando la chiave per rallentarlo.Sentii la porta della cucina rompersi.Cazzo.
"Dove mi nascondo?"mormora guardandomi intorno,poi ebbi un lampo di genio.
L'armadio.Corsi verso di esso aprendo una delle ante,prima di chiudermi dentro.Il mio cuore batteva come se non ci fosse un domani,il coltello era stretto nella mia mano destra,mentre cercavo di regolarizzare il mio respiro.
"Vaffanculo"sussurrai quando sentii dei passi pesanti si per le scale.
Strinsi le gambe al petto,dove cazzo era Niall quando serviva?
"Stupido demone ignorante"borbottai,l'asciugamano stava diventando ingombrante.
Sospirai,la creatura aveva cominciato a battere sulla porta della mia camera,ero davvero,davvero spaventata.Le mani cominciarono a tremare,quando i colpi diventarono più insistenti contro il legno.Ed ecco che anche la porta della mia camera venne sfondata.Il respiro pesante del mostro fece eco nella stanza,mentre camminava pesantemente all'interno di essa.Cominciai a sudare freddo,stringendo forte il coltello nella mia mano.Mi stavo davvero spaventando a morte.Poi i passi cessarono,e temei che si fosse fermato davanti.E come se i miei incubi prendessero vita,l'anta dell'armadio venne brutalmente staccata da quest'ultimo,mostrando la creatura senza viso,i capelli ricci coprivano la fronte chiara.
"Ma perché continuo a pensare certe cose?"sussurrai,prima di strillare acutamente.
Visibilmente spaventato,si allontanò di qualche centimetro,spazio sufficiente per correre via,cosa che non esitai a fare.Urlai ancora,mentre correvo in giro per la casa,spaventata.Mi chiusi in bagno,ma sapevo che mi avrebbe trovata.Dopo dieci minuti circa,me lo ritrovai di fronte.Così decisi.
"Non mi lasci altra scelta"sussurrai avvicinandomi a lui.
Puntai il coltello al suo petto.
"Che cazzo vuoi da me?"chiesi.
Inclinò la testa di lato.
"Eh?Perchè mi guardi?Cosa vuoi?"chiesi retoricamente,agitando il coltello davanti a lui.
Indietreggiò leggermente,ma tagliò in un batter d'occhio le distanze.Sussultai per la vicinanza dei nostri petti,mi scostai.
"Levati"dissi duramente,ma non si mosse.
"Mi vuoi lasciare in pace?"sbraitai alzandomi sulle punte,per raggiungerlo.
"Sai cosa?Vaffanculo"lanciai a terra il coltello,capendo che quell'esperienza non mi avrebbe sfiorata.
Camminai nel corridoio,e come previsto mi seguì.
***
Ero stesa sul divano a guardare le tv,la creatura era seduta a terra vicino al divano,sentivo i suoi ricci sulle mie cosce,siccome aveva la testa appoggiata ad esse.
"Sai cosa?"chiesi sedendomi,lasciando che la sua testa fosse sulle mie gambe.
"Ti darò un nome,siccome non hai intenzione di andartene,vero?"lui scosse la testa,confermando le mie teorie.
"Bene.Ti chiamerò...Harry.Si,Harry"sorrisi,e il nome sembrò piacergli,siccome sollevò le lunghissime braccia portandole ai miei capelli,giocherellandoci leggermente.
Il mio sorriso s'intensificò,così presi ad accarezzare i morbidi ricci castani,osservando il suo viso senza espressione.

Die||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora