4. Countryside Time

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NON UCCIDETEMI! Non aggiorno da un'eternitá e chiedo scusa nel caso a qualcuno interessi seriamente questa storia (vvb)
Ho riletto i capitoli precedenti, ho modificato qualcosina e credo che da ora inizierò a scrivere un po' diversante:)
Questi capitoli sono serviti per introdurre la storia che spero non troviate noiosa... vi lascio al capitolo! <3

Elton's POV

Come la mia mente arguta aveva previsto, Jo mi stava urlando contro da non meno di 15 min a causa della cena della sera precedente. Non la stavo neanche più ascoltando, era completamente fuori di testa e io mi ero stufato di sopportare le sue fantasie mentali. Era arrivata a casa mia di sabato pomeriggi e avevo avuto a mala pena il tempo di portarla fuori prima che si mettesse a sbraitare.

"...capisci che non puoi stare con me mentre tuo padre in pratica ti programma un matrimonio futuro con quella? MI STAI ASCOLTANDO ALMENO?!?"

"No" risposi sinceramente pentendomene quasi subito.

"Mi sono proprio stufata di questo tuo atteggiamento!"

"Stai parlando come una madre" errore numero due.

"Cosa!? Se davvero la pensi così puoi anche andartene!"

"Consideralo fatto" detto questo presi una giacca al volo e mi girai un ultima volta per vedere la sua faccia sorpresa prima di andarmene soddisfatto, avevo finalmente deciso di avere un minimo di coraggioso, ero fiero di me.

Avevo bisogno di pensare e di ignorare l'umanità per qualche ora. La mattina stessa mio padre aveva praticamente confermato tutti i miei pensieri convocandomi nel suo ufficio e dicendomi esplecitamente: "Vorrei che frequentassi Eloise per poter legare le nostre famiglie ufficialmente in un futuro non troppo lontano. Sarebbe perfetto per gli affari e per l'immagine della famiglia, inoltre servirà anche per migliorare la tua condotta. Si, sono al corrente dei tuoi voti scadenti. Non ho intenzione di discutere anche di questo quindi ho assunto un ragazzo per farti dare ripetizioni ma nessuno deve saperlo, faresti solo brutta figura. Se vuoi prendere in mano l'industria di famiglia insieme a tuo fratello devi migliorare e prendere esempio da lui"

Io ne ero rimasto sorpreso, mio padre non si era mai preoccupato della mia educazione perché tanto c'era mio fratello maggiore che era perfetto.
Avevo ovviamente provato a replicare ma ero riuscito solo a farlo arrabbiare ancora di più così ero sceso pensando di poter riflettere in santa pace ma poi era arrivata Jo.

Sinceramente, non ero dispiaciuto per la nostra litigata. Avevo già in programma di lasciarla però speravo di poter rimanere amici, nonostante tutto abbiamo praticamente passato l'infanzia insieme e io la considero la mia migliore amica. Ero sicuro che avremo chiarito presto ma io non avrei mai fatto il primo passo verso la riappacificazione, ero troppo orgoglioso.

Mentre pensavo non mi ero neanche reso conto di aver iniziato a camminare verso la campagna. Mi guardai attorno: campi, alberi e fattorie. Non riconoscevo niente di familiare, mi ero allontanato troppo e mi ero perso.

"Perfetto" pensai

Mi avvicinai a uno steccato provando a capire di chi fossero i campi dall'altra parte ma non ci riuscii. Ci stavo per rinunciare quando notai un ragazzo che stava lavorando non troppo distante da me. Era alto, parecchio muscoloso e moro, indossava una canottiera bianca e un paio di pantaloni da lavoro, non so come abbia fatto a non notarlo prima.
Stavo provando a capire se lo conoscevo quando alzò lo sguardo e i suoi occhi verdi si incrociarono con i miei.

Impossibile non saperloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora