Snow aprì gli occhi stropicciandoli. Rabbrividì al contatto con col pavimento freddo del dormitorio. Incrociò di nuovo le gambe sul letto guardando fuori dalla finestra, pensando all'accaduto. Cosa aveva fatto con un tale sangue freddo la sera prima, ora le sembrava la cosa più imbarazzante del mondo. Prima di doversi sorbire i commenti delle amiche non appena si fossero svegliate, si vestì e, essendo troppo presto per la colazione, andò al lago nero. Si mise su un masso, da cui ammirava sempre lo specchio d'acqua, lasciando le gambe a penzoloni, tanto che le punte delle scarpe sfioravano l'acqua. Il sole stava appena sorgendo, donando riflessi color sangue all'acqua scura del lago. Il vento leggero ma gelido scompigliava i capelli chiari di Snow, mentre lei ispirava quell'aria profumata di bosco. La luce aranciata del sole le si rifletteva anche sul volto dalla pelle chiara e sui capelli, rendendoli di una sfumatura rossastra. Gli occhi di Snow si spostavano velocemente dallo specchio d'acqua al limitare della foresta proibita in lontananza. Snow adorava quel posto in quel particolare momento della giornata. La aiutava a ragionare. Ma quella mattina niente aiutava per il caos che aveva in testa. Aveva ammesso a se stessa che Remus le piacesse, ma non sapeva se fosse stato un errore o meno. Quell'anno erano cambiate davvero tante cose. Prima era la classica ragazzina timida e brava a scuola, che cercava di non immischiarsi in situazioni complicate. Il massimo che si era concesso era entrare nella squadra di Quidditch come battitrice. Quell'anno invece diceva apertamente se qualcosa non le stava bene, e non esitava a affatturare chi mancava di rispetto a lei o alle sue amiche, anche se non per divertimento come nel caso di James Potter e Sirius Black. Semplicemente non voleva dimostrarsi debole, anche se schiantare una persona perchè aveva insultato una sua amica, come aveva fatto all'inizio dell'anno con Regulus, solo un anno prima le sarebbe sembrato impensabile. Come le sembrava impensabile ora, di provare qualcosa per un ragazzo. Lei era sempre stata una ragazza seria, che pensava solo allo studio e al massimo usciva a Hogsmeade con le amiche, non aveva mai pensato più di tanto all'argomento ragazzi. Anche se, Snow doveva ammettere, che anche prima di ammettere il fatto a se stessa, i suoi pensieri ricadevano spesso sul ragazzo. Ripensava sempre al suo sorriso dolce, o ai suoi occhi color caramello che non avevano mai conosciuto uno sguardo maligno. Snow fu riscossa dai suoi pensieri da uno scricchiolare di rametti poco lontano, segno che qualcuno si stava avvicinando. Saltò giù dal masso e nascondendosi dentro ad un albero e trasformandosi nel suo animagus, spiò chi stava arrivando.
-Un altro? Possibile che non si possa dormire in pace?!- si lamentò la signora grassa mentre Remus usciva dal buco del ritratto. Ma il ragazzo non sentì neanche le parole del dipinto. Era ancora incredulo di quello che era successo la sera prima. Si sarebbe aspettato che Snow rifiutasse e se ne andasse disgustata o qualcosa di simile, e invece lo aveva preso totalmente alla sprovvista. Una volta uscito dal portone del castello si strinse la sciarpa intorno al collo e si ficcò le mani in tasca, non avendo i guanti. Arrivato alla sponda del lago nero gli parve vedere una figura in lontananza dietro un attimo, ma si convinse che fosse soltanto la stanchezza. Non aveva dormito molto quella notte, per via dei sentimenti contrastanti che lo tormentavano. Da un lato avrebbe voluto saltare per la gioia, ma dall'altro si sentiva estremamente abbattuto perchè probabilmente Snow lo aveva baciato solo per il gioco... Si sedette accanto ad un masso sulla riva del lago, ma sentendo un rumore, per quanto leggero si voltò. A pochi metri da lui un lupo dal manto candido lo fissava non muovendo neanche un muscolo. il ragazzo si alzò leggermente intimorito, ma il lupo non si mosse. Remus fece qualche passo verso la creatura che ancora non si mosse. Stese una mano verso di essa, e solo allora il lupo si voltò e corse di nuovo verso il limitare della foresta.Si voltò per un secondo verso il ragazzo, appena prima di sparire tra gli alberi.
Era davvero in ritardo. Snow corse quasi fino a non avere più fiato fino alla sala grande quasi schiantandosi contro la panca dove erano sedute. -Ma dove diavolo eri?- La rimproverò Lily. -A fare un giro- Rispose brevemente Snow addentando un pezzo di pane. -Va bene...sarà meglio avviarci verso i sotterranei- Sospirò poi alzandosi da tavola e raddrizzandosi la bisaccia in spalla. Fu subito seguita da Lily, che era evidentemente già in ansia. Arrivate davanti alla classe, Lily si separò dalle ragazze per raggiungere Severus. Come sempre Snow si mise in un banco lontano dalle sue amiche per essere più concentrata durante il compito. -Buongiorno ragaz..- ma Lumacorno non ebbe il tempo di continuare che la porta dei sotterranei si aprì di schianto. Tutti i ragazzi si girarono verso la fonte di quel fracasso. -Scusi per il ritardo professore..- Si scusò Remus ancora con il fiatone. -Non fa niente! Non fa niente! Trova un posto libero e siediti Lupin...Oh guarda, ce n'è uno accanto alla signorina Bluesine- Rispose allegramente il professore. -Dove diavolo eri?- Lo rimproverò Snow appena il ragazzo prese posto accanto a lei. -In giro..- Rispose Remus vago -In giro al lago nero..- Precisò Snow con un sussurro. -Come?- Chiese Remus confuso -Niente...- borbottò Snow, sorpresa del fatto che Remus l'avesse sentita. Ma il ragazzo non ebbe il tempo di replicare, perchè Lumacorno assegnò la pozione per il test.
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Fino All'ultimo Respiro// Snow Blusine
RomanceSirius porse a Harry una consumata fotografia animata. Harry osservò tutti quei ragazzi, ormai diventati uomini e donne adulti, e le loro espressioni grintose, che sorridevano all'obbiettivo. Per un attimo lo sguardo si fermò su una ragazza molto si...