Hold my hand~PANSMIONE

Emozioni contrastanti

Pansy's POV:
Prendo Hermione per un braccio e mi dirigo al castello: non voglio altri scontri come quello con la Brown, quindi ho deciso che l'appuntamento si terrà nella Stanza delle Necessità.
Arriviamo davanti al muro e improvvisamente compare uno porta, la apro e davanti a noi ci troviamo una sala con delle poltrone e un divanetto.
Entriamo e ci accomodiamo:

-"Mi dispiace che il nostro primo appuntamento sia iniziato così." parlo per prima.
-"Fa niente, l'importante è che siamo riuscite a vederci."

Parliamo e scherziamo per molto tempo, fino a quando la Granger non diventa seria:

-"Senti ma quando hai capito che ti piacciono le ragazze?"
-"Beh ecco, diciamo che l'ho sempre saputo in fondo: le mie amiche mi hanno sempre parlato dei ragazzi a cui erano interessate mentre io non dicevo mai niente perché non ho mai provato attrazione verso i maschi; poi ne ho avuto la certezza quando mi sono innamorata di una ragazza dei grifondoro."

Non so se sto andando avanti troppo in fretta ma sento che oggi le devo confessare tutto ciò che provo per lei, devo togliermi questo peso dalle spalle.

-"U-una ragazza d-dei grifondoro?" ha balbettato lei.
-"Esatto, credo che tu la conosca molto bene."

Non le do il tempo di rispondere che faccio scontrare le mie labbra con le sue: all'inizio lei era un po' titubante ma poi prese coraggio e fece in modo che le nostre lingue si trovassero e si aggrovigliassero.
Fu un bacio bellissimo, non mi sarei voluta staccare mai più ma era ora di andare.

-"Rivediamoci domani: stesso posto, stessa ora." mi lascia un bacio casto ed esce dalla stanza.
Qualche minuto dopo esco anch'io e mi dirigo  verso la mia camera; appena entrata mi metto a saltare sul letto dalla gioia con un sorriso da ebete stampato in faccia, fino a quando non vedo una lettera da parte di mia madre:

-"Vieni immediatamente a casa, dobbiamo parlare."
-tua madre

Questa non ci voleva proprio.
Prendo coraggio e mi smaterializzo a casa mia (in teoria non ci si può materializzare e smaterializzare a Hogwarts ma mia mamma mi ha donato una specie di ciondolo che mi permette di farlo, non ho ancora capito come).
Apro la porta del salone e vedo mia madre in piedi.

-"Ciao Pansy." mi abbraccia
-"Ciao madre."
-"Credo che tu voglia sapere perché ti ho convocata qui, giusto?"
-"Si, è esatto."
-"Beh, si tratta del tuo matrimonio."

Inizio a sbiancare e a sudare.

-"Come ben sai, dato che te l'avevo accennato un po' di tempo fa, è stato deciso che sarai la futura moglie di Theodore Nott.
Non credo sia un problema dato che vi conoscete molto bene, inoltre è anche un bel ragazzo"

Non so cosa rispondere, non mi sarei mai immaginata una cosa simile.
Ho sempre saputo che avrei dovuto sposare un purosangue per portare avanti il nome di una famiglia Serpeverde ma non pensavo che non avrei neanche potuto scegliere la persona con cui costruire una famiglia.

-"Come mai non parli? Qualcosa non va?"

Non ci vedo più dalla rabbia.

-"QUALCOSA NON VA?!TUTTO NON VA!
TI RENDI CONTO CHE STAI DECIDENDO PER ME LA MIA VITA SENZA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE IL FATTO CHE IO POSSA ESSERE INFELICE?!"

-"Innanzitutto non osare mai più rivolgerti a me con questo tono! Poi cosa c'è di male nel sposare un tuo amico? Vedrai che col passare del tempo inizierai a provare dei sentimenti per lui."

-"È questo il problema! Io non potrò mai provare dei sentimenti per un ragazzo."
questa volta ho esagerato, non avrei dovuto dirlo.

-"Scusa, come?"
-"Sì hai capito bene, mi piacciono le ragazze."

Inizio ad intravedere nel suo volto la rabbia che pian piano le percorre tutto il corpo.
Di colpo sento un dolore acuto alla guancia sinistra: mi ha tirato uno schiaffo.

-"Va via di qui, potrai ritornare quando ti sarai rimessa a posto il cervello."

Non ho nient'altro da fare se non ritornare a Hogwarts e così ho fatto.
Il giorno più bello della mia vita si è improvvisamente trasformato in quello più brutto...

*spazio autrice*
scusate se in questi giorni non ho pubblicato ma sono molto impegnata.
Comunque spero che questo capitolo vi piaccia, anche se è un po' triste :(