V - 🐬

113 5 26
                                    

Uscirono da Fuga da Atlantide fradici dalla testa ai piedi. Tra la prima e la seconda discesa erano stati investiti dall'acqua sollevata dalla seconda barca immessa nel percorso, e ora i loro vestiti erano praticamente trasparenti.

David non si trattenne dall'arrossire nel notare che la maglietta hawaiana di Mick, caratterizzata da uno sfondo bianco e da molti fiori colorati come tema principale, lasciava vedere completamente il suo petto liscio e solido.

Mick non impiegò molto tempo a notare questo dettaglio, e si leccò maliziosamente un labbro, notando che David lo stava guardando sfacciatamente. Ridacchiò.

"Hai finito di spogliarmi con gli occhi?" chiese poi, con voce appositamente roca.

Il biondo divenne completamente rosso e si costrinse a distogliere lo sguardo. "S-scusa, è che t-tu sei..." mugugnò, contrariato e imbarazzato oltremisura.

Mick strizzò un occhio e continuò a camminare in direzione del prato che avevano visto appena di fronte alla giostra dalla quale erano scesi da poco.

"Vuoi mangiare qualcosa?" chiese dolcemente, notando che era già l'una. Avevano fatto colazione presto, lui stesso aveva piuttosto fame. "Ti posso dare una bella banana, un po' di latte, e-"

David lo interruppe immediatamente con un'occhiataccia. "Smettila, pervertito" lo redarguì, senza riuscire a nascondere del tutto il divertimento. "Quei panini che abbiamo preparato andranno benissimo" rispose poi, frettolosamente, cercando di non pensare alla stupida proposta scherzosa dell'altro ragazzo.

Mick annuì, continuando a mantenere sulla faccia il suo sorrisetto, e continuò a camminare sull'erba. Quando arrivarono in un punto piuttosto vicino alla recinzione che divideva il parco dalla statale, il castano si sedette e posizionò lo zaino fra le gambe lievemente divaricate.

David si sedette al suo fianco, aspettando che Mick gli porgesse un panino. Era stata di Mick, in realtà, l'idea di preparare il pranzo in albergo e non comprarlo in uno dei ristoranti del parco, sia per risparmiare qualcosa che per avere più tempo disponibile da impiegare a divertirsi.

Quella si rivelò presto essere la soluzione migliore, in realtà: il pane era ancora croccante, la bresaola e la rucola con cui lo avevano farcito ancora fresche, e là, seduti all'ombra, con l'aria che li rinfrescava, tutto sembrava essere un paradiso.

David, una volta finito il proprio panino, si sporse verso lo zaino e trafficò un po' con il suo contenuto. Ne estrasse, con aria vincente, una birra ancora ghiacciata - grazie all'accortezza che aveva avuto Mick di riporre nello zaino anche una piccola borsa frigo -, e la aprì con l'apribottiglie che aveva come portachiavi dell'auto.

La birra gli bagnò immediatamente la gola, portandogli un magnifico senso di refrigerio. Era fresca e leggermente amara, e David la adorava.

Mick lo guardò per tutto il tempo, mentre sbocconcellava il suo panino senza la voracità di David. Si soffermò su ogni suo piccolo movimento, e poi sorrise quando avvertì che il biondo se n'era accorto. "Mh" iniziò, mandando giù un pezzo di pane. "Se ci togliessimo le magliette? Le mettiamo un po' al sole e noi rimaniamo qua per una mezz'oretta, che ne dici?" propose, senza alcuna traccia di malizia.

Il biondo annuì dopo qualche secondo. Prima di accettare si guardò intorno, chiedendosi se fosse un comportamento decente. Poi sospirò e decise che non c'era nulla di male. Altri ragazzi giravano a petto nudo, e loro di certo non avrebbero fatto scalpore se si fossero sdraiati a riposare senza maglietta.

Mick si mostrò piuttosto contento di questo assenso, e ridacchiando lasciò per terra il proprio pranzo. Si gettò letteralmente su David, che stava ancora tenendo in mano la birra, e gli sollevò velocemente la maglia, dandogli un furtivo bacio sugli addominali.

𝐛𝐞𝐟𝐨𝐫𝐞 𝐭𝐡𝐞𝐲 𝐦𝐚𝐤𝐞 𝐮𝐬 𝐫𝐮𝐧 [𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora