Gioco di sguardi.

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Avevamo appena finito di girare.
Io, Ursula e Alvaro avevamo realizzato la scena dell'arrivo di Tokyo nella presunta casa di Sergio e Raquel.
Erano le 20.38 e il sole stava per tramontare.
Jesus e Ursula si trovavano in camerino per prendere le misure di un vestito che avrebbe dovuto indossare Tokyo per girare la prossima scena così io e Alvaro eravamo rimasti seduti in riva al mare ad aspettare gli altri.
Il sole stava calanco sempre più velocemente e il rumore delle onde del mare mi trasmetteva tanta pace e tranquillità.
In più mi trovavo vicino ad Alvaro e il cuore mi batteva forte.
Non potevo chiedere di più.

Ad un certo punto Alvaro si sistemo seduto vicino a me e iniziò a parlarmi...
"Itz sai non ti ho mai chiesto una cosa ancora.."
"Spara" risposi senza pensarci due volte.
Mi guardò poi disse "come stai? Sai voglio dire...sei felice?"
Non me la aspettavo questa domanda, lo ammetto.
"Beh...sinceramente?"
Alvaro annuì.
"Beh potrebbe andare meglio. Voglio dire...sono sempre a casa mia, con mia madre, la mia vita è sempre la stessa, soliti amici, soliti bar, solite strade...credo mi abbia fatto bene tornare a Madrid e beh venire qui in Tailandia. Sicuramente è un'esperienza che mi serve per crescere."
"Si hai ragione" rispose lui sorridendomi.
"E tu? Come va con Bianca?"
Era più forte di me, avevo il bisogno di saperlo.
"Oh beh... io e Bianca ecco... abbiamo rotto. già da molto. A dire il vero da quando abbiamo finito le riprese delle casa de papel 2"
"Oh davvero? Mi dispiace" cercai di rispondere senza fargli notare che mentivo. Dentro stavo saltando di gioia.
Alvaro era single!
"Oh non dispiacerti, io sono contentissimo così."
"Perché lo dici?" chiesi innocentemente.
"Oh perché...ecco non ero più innamorato...sai un'altra donna mi ha rubato il cuore."
D'improvviso Alvaro mi fissó, i suoi occhi sui miei, i nostri sorrisi così vicini, la sua respirazione affannata, il mio battito accellerato.
Avevo proprio la sensazione che quella donna fossi io.
Le nostre labbra stavano quasi per incontrarsi quando...
"Itzi, preziosa! Jesus vuole farti provare un vestito!" Ursula mi chiamava.
La raggiunsi lasciando Alvaro un po' deluso.
Wow...
Stava per succedere, davvero!
Wow...
Chissà se potrebbe funzionare...

Eravamo tornati da poco nelle nostre stanze.
Finalmente 'a casa' iniziai a scegliere che vestito indossare per la cena di stasera (avevamo organizzato una piccola festicciola nella piscina dell'hotel) prima di entrare in doccia.
Alla fine optai per un vestito estivo di seta, azzurro con dei fiori rosa e rossi e dei sandali di cuoio da abbinare.

Dopo aver fatto una doccia ed essermi vestita, aver slegato i capelli ottenendo un effetto mosso, aver messo la mia solita matita nera e mascara, scesi le scale dell'hotel fino ad arrivare davanti la piscina dopo già si trovano quasi tutti.
Mi aggregai subito ad un gruppetto seduto a bordo piscina dove c'erano Esther, Ursula, Jesus, Jaime e lui.
Alvaro.
Cazzo, era bellissimo, davvero bellissimo.
Indossava degli shorts di jeans bianco e una camicia azzurra completamente sbottonata.
Era scalzo, i capelli arruffati e reggeva il suo drink in mano.
Iniziai a parlare con Esther e Jesus senza rendermi conto che era già passata un'ora.
D'un tratto Darko iniziò a parlare da un microfono dicendo di scatenarci e iniziare a ballare dopo aver fatto partire la musica.
In men che non si dica iniziarono a formarsi varie coppie e ammetto che non sapevo proprio con chi ballare.
Fino a quando qualcuno mi prese i fianchi da dietro e mi sussurrò all'orecchio...
"Inspectora, mi concede questo ballo?" la sua voce Dio, le mie gambe tremavano.
"Allora...?" ripetè Alvaro dato che non avevo risposto.
"Oh come? Ah si, si certo. Balliamo dai!"
E così iniziammo a volteggiare nella pista da ballo che si era creata a ritmo della musica.
Lui mi teneva i fianchi e mi sorrideva contro il collo.
Pensai che volesse giocare così iniziai a provocarlo.
Gli lanciai per tutta la serata sguardi provocanti seguiti dal mio mordermi le labbra.
In più presi il suo drink che ancora reggeva in mano e bevvi da lì, senza chiedere il suo permesso, mentre volteggiavo e mi muovevo contro di lui.
"Itz, dovresti chiedere prima di bere dai drink della gente a caso" disse sorridendo.
Voleva giocare pure lui.
"Oh Alvaro, ma tu non sei 'uno a caso' no?"
Sorrise.
Dio quel sorriso.
Avrei potuto vivere lì, per tutta la vita.
Mi faceva morire.

La musica continuava a battere contro le casse e le ore iniziarono a volare.
Con lui il tempo sembrava volasse.

Dopo essermi accorta di avere alzato un po' troppo il gomito mi sedetti accanto ad Esther su un lettino che si trovava a gordo piscina e iniziammo ad osservare i maschi del gruppo che si erano tuffati in mutande.
Il tutto era molto divertente.

Verso le 1.45 decisi di tornare in camera dato che il giorno dopo mi sarei dovuta alzare alle 7.30.
Così insieme ad Alba e Pedro inizia a percorrere la via che conduceva alla mia stanza.
Quando mi separai da loro dato che io stavo al quarto piano, girai l'angolo e arrivai in fondo al corridoio.
Alzai la testa e osservai, sorpresa, l'uomo che si trovava davanti la mia stanza.
Era proprio Alvaro.
"Oh Itz ciao. Mi stavo chiedendo ecco...se, ehm tu per caso..."
Avevo capito che stava trovando una scusa.
Ciò che non capivo era perché.
"Ecco se per caso hai lavato la mia camicia...sai pensavo di metterla domani ma se non è ancora pronta non fa niente, tranquilla, metterò qualcos'altro." disse tutto d'un fiato.
"No, è pronta signor Morte. Prego entri pure."
E così dicendo aprii la porta e entrammo nella mia stanza.

Spero vi sia piaciuto il continuo...💕
Grazie sempre per leggere ciò che scrivo❣️

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