Succede...

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*scusatemi se sono tornata dopo tanto ma ho avuto vari impegni...vi lascio ora una parte hot😉😉
spero vi piaccia🥰*

Presi le chiavi della mia stanza, aprii la porta e accesi la luce.
La mia stanza era una suite dove il salottino era collegato alla camere da letto tramite una porta scorrevole.
Feci entrare Alvaro che, sentendosi un po' incomodo, mi fissava con nervosismo.
Decisi di rompere quel silenzio assordante mentre cercavo la camicia di Alvaro che avevo lavato e piegato.
"Allora, bella festa no?"
"Oh si" rispose prontamente lui "quando é Ursula ad organizzare le feste non ci si annoia mai"
Risi "già, hai ragione...
"Eccola!" gli restituii la camicia "come nuova"
"Grazie ancora Itz e davvero non dovevi"
mi guardava, dritta negli occhi.
Sarei voluta vivere in quello sguardo per sempre.
"Beh..ormai..." risposi senza seguire le mie parole. Ciò che avevo detto era uscito dalla mia bocca inconsciamente, era persa nei suoi occhi caffè.
"Allora io...io vado, buona notte Itziar" Alvaro fece per aprire la porta quando lo raggiunsi e lo frenai tirandogli il braccio
"Alvaro aspetta" dissi "ho bisogno di chiederti una cosa prima che tu te ne vada" questo pensiero mi stava tormentando e volevo sapere la verità.
"Dimmi" disse lui sicuro di ciò che volevo chiedergli.
"Prima...quando aspettavamo Ursula e Jesus seduti sulla riva...tu ed io ecco, stavamo per, stavamo..."
"Per baciarci, si" completó lui
"Ecco si, credo di si" non sapevo cosa dire.
Alvaro annuí, mi fissò, non so per quanto tempo, non riuscivo a controllare ciò che stava succedendo al di fuori del parlare dei nostri occhi, dei nostri movimenti, dei nostri respiri ormai vicini.
"Senti Itz" fu Alvaro a rompere il silenzio "io penso a te. penso costantemente a te da quando abbiamo finito le riprese l'anno scorso, ho lasciato Blanca perché non ce la facevo più, io sono innamorato di te Itziar"
Rimasi pietrificata.
Non sapevo se piangere di felicità o terrore.
decisi di parlare...
"Alvaro tu, noi... lo sai che é rischioso...noi siamo colleghi e, soprattutto nella nostra professione, é difficile e pericoloso mescolare il professionale con i sentimenti."
"Lo so Itz, lo so" riprese lui "ma dimmi una cosa. questa connessione, questa chimica, questa voglia matta che ho di te, di baciarti non solo sotto le telecamere la sento solo io? o pure tu? senti che tutto questo é reale?"
Si certo che lo sentivo ma come dirlo? La sincerità avrebbe funzionato?
"Si" mi decisi a dirlo, quasi sussurrando sopra la sua bocca "ma Alvaro non possiamo..."
"Itziar" mi frenó
"si...?"
"Proviamoci" disse senza pensarci.
Non risposi.
Lo baciai.
e vi posso assicurare che qual bacio valse più di ogni possibile risposta.
ci baciammo come se fossa la prima e l'ultima volta, le nostre lingue si intrecciavano, si riconoscevano.
Alvaro piano piano scese con le sue mani sopra le mie cosce e mi prese in braccio mentre io iniziavo a sbottonargli la camicia.
In men che non si dica mi ritrovai sdraiata sul letto, i nostri abiti iniziarono a volare per la stanza.
Rimanemmo nudi, abbracciati, io sdraiata e lui sopra di me.
Parlai io per prima...
"Alvaro facciamolo, proviamolo, sono disposta a rischiare"
Lui mi baciò ancora più forte e stese una scia di baci fino alla mia vagina, poi iniziò a stimolarla con baci dolci e con la sua lingua, successivamente infilò dentro due dita.
Tutto ciò che si sentiva nella stanza erano i miei sospiri di piacere.
Volevo che quel momento non finisse più.
Ad un tratto, senza preavviso, Alvaro mi penentrò col suo membro e io gemevo, gemevo di piacere.
Facemmo l'amore per la prima volta, in Tailandia, nella mia stanza, la stanza 112.
E per la prima volta, dopo tanto tempo, mi sentivo di nuovo viva.
Entrambi raggiungemmo l'orgasmo, io stretta a lui, lui stretto a me.
"Itziar" fu lui a rompere il silenzio.
"si...?" risposi ancora distrutta, con un filo di voce, mentre recuperavo il respiro
"ti amo" e mi lasciò un bacio corto sulle labbra.
"anche io Alvaro, anche io.."
Ci addormentammo abbracciati, io con la testa sul suo petto, lui con le dita tra i miei capelli.
Non potevo chiedere di meglio.
Forse quello era l'amore.
Forse quella era la felicità.
La felicità pura,
quella vera.

*spero vi sia piaciuto...cercherò di caricare il prossimo capitolo entro questa settimana.
Baci😻😻*

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