CAPITOLO 5-RICORDATI DI ME

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E sono niente senza amore,
sei tu il rimpianto e il mio dolore
che come il tempo mi consuma..

Dato che Jay e Lottie sono ancora nella nostra sala d’attesa so che al di là di questa porta troverò soltanto Lou e la cosa mi eccita e spaventa allo stesso tempo.

In fondo è stato per un nostro violento litigio sul tema del ‘Coming Out’ che se n’è andato fuori di casa sbattendo la porta.
Quindi è un po’ colpa mia.

Perfetto; adesso entro, lo abbraccio, mi scuso, lo abbraccio, faccio una battuta idiota, lo abbraccio e poi lo bacio.
Questo sì che è un piano geniale.

Prendo un bel respiro ed apro la porta, sperando di non trovarmi davanti un Louis troppo ammaccato.
Se avesse un occhio nero credo che potrei perfino scoppiare a ridere.

All'inizio non riesco a capire se Louis abbia un occhio nero, oppure no.
Lo vedo là, disteso su quel  letto così piccolo, mentre guarda fuori dalla finestra, il viso rivolto dall’altra parte rispetto a me.
Continuo ad osservarlo, mentre mi avvicino a lui, sempre più desideroso di toccarlo e stringerlo a me.

Ha un braccio rotto, credo.
E una garza dietro la testa, all’altezza del cervelletto.
Ma da quando ho queste nozioni sul corpo umano? Mah.

Per il resto non so se abbia delle ferite particolari o graffi sul volto, dato che tutt’ora che sono ormai accanto al letto continua a non accorgersi della mia presenza.

Potrei continuare a guardarlo per giorni e questa cosa mi spaventa.
Sono davvero così tanto innamorato del ragazzo che ho di fronte?
Come ho fatto a trasformarmi nella peggiore delle ragazzine con una cotta?
Eppure un tempo ero perfino considerato un Playboy.
Bella fine hai fatto, Styles.

Comunque, basta pensieri, voglio sentire la sua voce e vedere il suo sguardo su di me.
Voglio il suo sguardo incazzato, quello snob che tira fuori ogni volta che vuole fare il superiore.
Voglio il suo sguardo dolce, quello che mi riserva ogni volta che inciampo sui miei stessi piedi.
Voglio lo sguardo appassionato, quello con cui mi guarda ogni volta che..no, praticamente sempre.

“Lou.” Lo chiamo, con un filo di voce, sapendo bene quanto odi essere spaventato.

Lo vedo riscuotersi da chissà quale strano pensiero ed infine, con una lentezza inquietante, rivolgere la testa verso di me.
O cavolo, ha davvero un occhio nero.
Eppure non mi viene da ridere, per niente.
E’ bellissimo lo stesso, coi capelli incasinati e lo sguardo addormentato.

“Hey Harry..” Mi risponde lui, con la sua voce così acuta eppure morbida. Mi sento come se ci fossimo appena svegliati nel nostro letto, la domenica mattina.

“Come stai Boo?” Gli chiedo, avvicinandomi ancora, per sedermi sulla sedia accanto al letto.
Voglio che mi parli.

“Come uno che ha appena avuto un incidente di cui non ricorda assolutamente niente, Harry.” Mi risponde Louis, tirando fuori il suo sorrisetto impertinente.
Beh, sicuramente è il solito vecchio Lou, non ci sono dubbi.

“Quindi..non ricordi niente di come sia successo? O..perché tu fossi fuori a quell’ora di notte?” Non mi interessa se non ricorda niente, devo essere sincero con lui.
Noi non ci siamo mai mentiti a vicende.
La verità e nient’altro della verità, sempre.
Mentre agli altri..beh, a loro sì che abbiamo mentito. Per troppo tempo.

“No Harry. Mamma ha detto che avevo appena accompagnato El a casa e stavo tornando al nostro appartamento..ma io ho un vuoto totale di tutto ciò che è successo  nelle ore prima del..dell’incidente. A dirti la verità spero davvero di non ricordarle. Non ci tengo affatto ad avere quei flash con macchine che volano e persone che urlano che fanno vedere nei telefilm.”

Scoppio a ridere, notando il suo broncio e sono così contento che mi viene naturale realizzare il secondo punto del mio piano perfetto.

Così mi avvicino e lo abbraccio, respirando il suo profumo.
Ok, forse non sono l’unico che dovrebbe farsi una doccia.
Ma non mi importa che entrambi puzziamo di paura ed ospedale, mentre lo stringo delicatamente a me e i suoi capelli mi solleticano il naso, facendomi starnutire.

Lou ricambia l’abbraccio e stiamo così per qualche secondo, prima che io lo senta allontanarsi da me.

“Hey Hazza, vacci piano con l’affetto. Mica sei la mia fidanzata!”

Ci metto qualche secondo a realizzare il significato di queste parole.
Lo guardo sgranando gli occhi, mentre lui continua a ridacchiare fra sé, guardandomi di sbieco.
Dopo lo shock iniziale inizio a ridere anch’io, stupito dalla capacità di Lou di scherzare anche in questi momenti.

“Certo, come no.” Rispondo alla fine, quando le nostre risate non risuonano più nella stanza.
E Lou mi guarda storto, come se non capisse quello che sto dicendo.
Sapevo che era bravo a recitare, ma non credevo così tanto.

“Lou..è tutto ok?” Chiedo, accarezzandogli una guancia per smorzare l’aria pesante che si è creata nella stanza.
Lui si sposta non appena la mia mano sfiora il suo viso, come se l’avessi scottato.
Forse gli ho dato la scossa.
Svegliati Styles, per favore svegliati.

“Harry, mi spieghi cosa stai facendo? Ti giuro sei strano..capisco che tu abbia avuto paura ma, davvero vacci piano con ‘ste coccole da donne.”
Adesso inizio a preoccuparmi.

Ritiro la mano e comincio a guardarlo confuso, cercando di capire che cazzo stia succedendo.
Perché Lou non vuole..toccarmi?
Perché ha detto quella cosa sul ‘non essere fidanzati’?
Cos’è un brutto scherzo per vendicarsi del litigio che dice di non ricordare?

La sensazione di prima torna prepotente ad incombere su di me, mentre vedo Louis sempre più distante, su quel  letto minuscolo eppure abbastanza grande da permettergli di aggiungere spazio fra noi.
Tutto questo non mi piace.
Non mi piace affatto.

“Louis ma..tu sai chi sono, vero? Voglio dire, hai picchiato la testa ma..non hai perso la memoria o roba del genere, giusto? Perché sarebbe troppo deprimente.”
Per non dire doloroso.
Per non dire terribile.

Lo guardo, ormai in completo panico, mentre lui torna ad avvicinarsi lentamente a me, prima di rispondere alla mia domanda, distruggendo la mia vita.

“Certo che mi ricordo di te, Harry. Sei il mio migliore amico. Viviamo insieme. Ma ricordo anche gli altri eh, non preoccuparti. C’è mia madre, le mie sorelle, poi..ci sono Liam, Niall e Zayn, gli altri ragazzi della band e la mia fidanzata.”

"La sua fidanzata?"
Ops, l’ho detto ad alta voce.
Ma ormai non mi interessa più.

Non importa che Louis scoppi a ridere di fronte a me, ricordandomi di avere una ragazza da circa cinque mesi, di amarla e di essere felice grazie a lei.
Non importa che proprio in quel momento i ragazzi decidano di entrare nella stanza, interrompendo la nostra surreale conversazione.
Non importa che io faccia appena in tempo a voltarmi verso la porta aperta, prima che grosse lacrime scendano sulle mie guance.
Non importa che Zayn assista a tutto questo, cercando di capire che diamine mi sia preso.

Non importa.

Perché Louis non si ricorda più di me.
Non si ricorda più di..noi.

SPAZIO DELL'AUTRICE:

Insomma, anche per stasera c'ho dato con la tristezza via. Ma che posso farci..ormai sta storia va così e vi giuro che ci sta andando da sola.
Fosse per me Louis e Harry passerebbero la vita a fare la spola fra la camera da letto e il frigo. E farebbero qualche concerto..giusto ogni tanto, per ricordarci di essere vivi.

Comunque..vi piaaace?? Ora state iniziando a capire la tragedia che è diventata la vita del povero Harry? E..come mai El si sta a comporta da stronza così??????
Lo scopriremo solo vivendo.
Però mi piacerebbe ricevere qualche recensione..per capire che ne pensate insomma..(:

Un bacione
Iri (:

 

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