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AMICIZIA.
dai, su, facile questa parola.
chi, di voi, non ha almeno un amico?
non so se sia la parola appropriata per questo capitolo, ma, almeno adesso, credo di si'.
l'amicizia e' amore. poco ma sicuro.
un'amore di cui tutti, nessuno escluso, abbiamo bisogno.
eppure, l'amicizia, non e' una cosa che va data per scontata, sapete?
no, non e' uno dei soliti discorsi filosofici del tipo cHi TrOVa uN aMIcO tRovA Un tEsoRO, o roba simile.
si soffre per amore esattamente come si soffre per l'amicizia.
anche l'amicizia, poi, ha molte sfaccettature, se le vogliamo chiamare cosi'.
non voglio soffermarmi tanto sulle amicizie pure e limpide: troppo normali e spesso monotone, seppur belle.
ma, invece, su come questo forte sentimento, spesso porti, nonostante tutte le cose belle, eccetera, eccetera, anche debolezza, fragilita'.
e di come le persone, crudeli nel profondo, riescano, in un modo come in un altro, ad approfittarsene...

siete arrivati fin qui?
i miei complimenti, davvero.

bene, direi che possiamo iniziare.
si, questa volta iniziamo per davvero con la storia...

è cominciato tutto all'inizio di settembre, con l'inizio della scuola.

avete presente quanto possa fare schifo entrare, il primo giorno, e trovare mezza scuola davanti all'armadietto del mio defunto fratello?
quanto possa far venire il voltastomaco trovare quella troia di polly cooper a piangerci sopra, da brava "fidanzatina", quando lei è la prima colpevole?
o vedere la squadra di football passarci davanti e ricordarlo, quando sono quegli stronzi i respinsabili della morte di jason?
credete che sia confortante incontrare decine di persone che, ancora, a distanza di mesi, ti fanno le condoglianze?

no, non lo è per niente.

comunque di mio fratello parleremo dopo.
e ne parleremo molto, fidatevi.

comunque, cambiando argomento, la mia unica soddisfazione scolastica dell'inizio dell'anno è la squadra delle cheerleader.
riformulo, la mia squadra di cheerleader.

e, no, non sono una soddisfazione per la bravura della squadra, per i premi o anche solo per lo svago che possono dare.

no, la cosa più divertente sono le selezioni, che si tengono, da che mondo è mondo, all'inizio di ogni anno, quando le nuove, aspiranti cheerleader, ragazzine dal secondo anno in su, vengono per i provini, cercando di fare del loro meglio per venire accettate in squadra. 

premetto che, stando a quello che mi impone il preside, ogni anno dovrei prendere in squadra almeno 5 ragazze nuove, per rimpiazzare le uscite e bla bla bla.

e allora io faccio come dice. 5 ragazze, solo 5 su una ventina, circa, che si presentano.

diciamolo pure chiaro e tondo, non me ne e' mai fregato assolutamente nulla di chi c'era nella squadra.
sarò sadica quanto volete, lo ammetto da sola, ma la cosa divertente, relativamente, è sempre stata vedere queste ragazze provarci per poi fallire.

è cattivo e sadico? si, abbastanza, non posso non ammetterlo.

ma, fidatevi, la pensereste come me se aveste saputo tutto quello che le fogne, che loro comunemente chiamano bocche, hanno sputato , negli anni, su di me.
infondo se lo sono meritate.

e poi cosa ci si può aspettare da me?
dalla "vedova nera" dalla riverdale high, straziata dalla morte del fratello e con un concetto di amore praticamente inesistente...

così, arrivata ormai al mio ultimo anno di liceo, decisi di andare a vedere i provini, guardare le giovani e aspiranti vixen fallire miseramente e sceglierne, alla fine, 5 a caso.

dopo le prime 10 audizioni, stavo per andarmene, delegare il compito, non so, a betty cooper (esatto, la sorella di polly... betty mi sta vagamente più simpatica, ma il dna, si sa, non è un'opinione), quando una ragazza mi ha, stranamente, incuriosita.

era abbastanza bassa, scura di capelli.
non ho mai fatto attenzione alle ragazze nuove, ma questa non sembrava né una primina, né una ragazza che frequentava la riverdale high, ma non ci feci, inizialmente, particolare caso.

io: nome?

lei mi guardò esitante un attimo, poi, con voce sicura, rispose

v: veronica lodge

io: bene, veronica lodge, su, coraggio, balla

questa ragazza aveva un non so ché di curioso.
forse gli occhi vispi, un corpo niente male. forse aveva ballato bene. o forse era semplicemente il destino.
e il destino, beh, e' un gran figlio di puttana.

e, sempre curiosamente, la ragazza, finì tra i cinque nomi selezionati a fine giornata.

e mi sorpresi particolarmente quando, dopo la fine delle prove, mi ritrovai a parlarci insieme nello spogliatoio

io: veronica lodge... primina non sei di sicuro, sei nuova quindi?

lei alzò lo sguardo

v: uhm, si, vengo da new york.

io: ah, new york? interessante...

mi presi un attimo per osservarla e, non appena notai che se ne era accorta, ripresi a parlare con la mia solita ed immancabile spocchia.

io: mi ha colpito molto come hai ballato oggi. complimenti, non è una cosa che dico molto spesso, ma sei in squadra

lei sorride

v: grazie, cheryl. ci vediamo in giro.

dio solo sa quanto avesse ragione.

in breve tempo lei divenne la mia migliore ed unica amica.

le raccontai tutto, tutto di me.
dei miei
di jason
della mia reputazione
insomma, per tutto avete capito cosa intendo, no?

e io sapevo tutto, credo, di lei.

se prima non avevo nessuno, mi sembrava di essere terribilmente sola, in quel momento avevo lei, che sopportava tutto il peso della mia vita con me.

ben presto, stando con lei, scoprì cose molto importanti su di me.

presto l'amicizia che c'era tra di noi, almeno da parte mia, si trasformò in qualcosa di molto, molto più profondo.

veronica era la mia ancora di salvezza, la mia luce.

avevo scoperto, grazie a lei, di non essere un'anima dannata, destinata a restare sola per sempre.

grazie a lei, riuscivo ad amare di nuovo. ed in breve tempo, mi accorsi, o forse credetti solamente, di amarla.

già, innamorata della migliore amica.
più classico e triste di questo c'è poco altro.

sulla scoperta, tra l'altro, del mio orientamento sessuale non ci soffermeremo ora, ma si, più tardi.

e, infondo a me, sapevo perfettamente che sarebbe successo un casino.
io lo dovevo prevedere.

ma era tutto troppo bello, per una volta, per me.

io, infondo, volevo soltanto amare...
cosa c'e' di sbagliato in questo?

//spazio autrice//
dato lo scarsissimo successo della prima parte, eccovi il secondo capitolo.

spero davvero che vi piaccia, altrimenti credo che eliminero' la storia.

boh, datemi un vostro parere.

buona lettura.

cheryl - (im)perfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora