Era una bella giornata di fine estate e, nella foresta Amazzonica, Jeremiah Danvers era con cinque collaboratori ed una guida locale, alla ricerca di animali da fotografare, cose i da poter scrivere poi un articolo.
Ma, da dietro un cespuglio, sbucó un piccolo di anaconda e tutti se la diedero a gambe, spaventati "Fermi! Il dottor Danvers è inciampato in una radice!"
"Ce la farà! Torniamo al campo base."
Però l'uomo era faccia a faccia col rettile ma, per sua fortuna, qualcuno lo trascinó lontano, prendendolo per le braccia.
"Tu bene signore?"
L'uomo alzò lo sguardo e vide una ragazza vestita di pelli, un po' sporca, ma con due occhi azzurri bellissimi "Si... Si. Grazie!" Sorrise, tendendole la mano, ma la ragazza non capí e gli diede il cinque "Come ti chiami? Quanti anni hai? Abiti qui?"
"Io Kara! Io... Ehm..." Si interruppe, contando con le dita "Dic... Cic..." Tentò, rotolandosi poi per terra, probabilmente perché non sapeva rispondere.
"Diciotto?" Chiese allora Jeremiah e la ragazza smise di rotolarsi, mettendosi seduta "Comunque, io sono Jeremiah Danvers!"
"Emmia!"
"Si... Giusto! Brava." Sorrise lui "I tuoi genitori?"
"Ge... Gin..."
"Genitori! Mamma, papà..."
La ragazza, un'Alpha, si rattristó "No... Io no nessuno... Sola. Io qui seppe."
L'uomo, d'istinto, le fece una carezza e, con sua grande sorpresa, la bionda gli fece le fusa "Ti piacciono le carezze?"
"Piace! Si, piace." Rispose la ragazza, rotolandosi anche a terra.
Poi, all'improvviso, si mise seduta di scatto "Cosa c'è?"
"Seppette... Tu segue!"
Jeremiah si alzò e corse, a seguito di Kara, che lo condusse in un cespuglio, innanzi al quale era acceso un bel fuoco e, infatti, l'anaconda non si avvicinò "Mi hai salvato ancora... Grazie."
"Niette." Sorrise lei.
Allora Jeremiah la fissò seriamente "Senti... Ti piacerebbe avere una casa, una famiglia?" Tentò, con tono gentile "Una mamma e un papà? Una sorella?"
Kara lo guardò a sua volta, inclinando il capo a destra e poi sorrise "Si! Mamma, papà!" Se ne uscì, tutta contenta, facendogli le fusa e lui sorrise, carezzandole i capelli, tutti sporchi di terra e fango.
"Mi fai il solletico!"
"Io gioca, ama gioco."
"Avrai una sorella e sono certo che ti farai tanti amici, a O'Ahu."
"Amici!"
"Vieni, torniamo al campo base, dove ci sono i miei collaboratori... Domattina parte il nostro aereo."
Kara annuì, uscirono dal nascondiglio e lo seguí, guardando spesso indietro, visto che, presto, avrebbe abbandonato quella che era sempre stata la sua casa.
Dopo pochi minuti, arrivarono al campo base ed i componenti dello staff di Jeremiah gli andarono incontro "Sta bene??"
"Grazie a questa ragazza si."
Il gruppetto notò Kara e si presentarono alla ragazza "Abbiamo messo via tutti i rullini e le macchine fotografiche." Disse William Dey, uno dei reporter della CatCo.
"Bene... Prepariamoci ad andare in aeroporto, la strada è lunga."
Tutti annuirono, quindi caricarono l'attrezzatura su due fuoristrada, anche aiutati da Kara e poi vi salirono, diretti all'aeroporto, che distava ben quattro ore e la strada era dissestata.
Kara guardava dietro tutto ciò che stava lasciando e, pur non sapendo ove e con chi sarebbe finita, non aveva paura del futuro e si fidava di Jeremiah.
Non vedeva l'ora di arrivare alla sua nuova casa.
STAI LEGGENDO
The way to my heart.
FanfictionDurante un viaggio di lavoro nella foresta Amazzonica, Jeremiah Danvers troverà una persona speciale e deciderà di portarla con sé. Cosa accadrà? Crossover.