Presents.

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Laurel si prese Kara e riprese a farle fare degli esercizi affinché imparasse a camminare come le persone comuni e, ovviamente, fu molto severa, con lei, irritandosi spesso per via della spensieratezza della bionda.
"Adesso è quasi ora di cena, ma guai a te se non smetti di allenarti per imparare!"
"Io promette!" Sorrise la bionda.
Laurel la fissò un poco, sempre con occhi freddi "Andiamo a casa, bisogna fare il bagno prima di cena!"
"Pappa!" Gridò la bionda, correndo a quattro zampe, verso casa.
Una volta lì, riuscì a mettersi in piedi ed aprire la porta, quindi si rimise giù e andò a fare le fusa a Jeremiah, che le carezzó i capelli.
"Eccoti... Finito per oggi?"
"Mamma! Mamma, mamma! Pappa!" Se ne uscì, correndole intorno e facendole le fusa non appena la donna si mise in ginocchio.
"La cena è quasi pronta... Andiamo a fare il bagno!"
La donna e l'Alpha salirono le scale e Jeremiah entrò in cucina, così da controllare che le tre teglie di lasagne non bruciassero.
Di sopra, Kara fu piuttosto collaborativa nel fare il bagno, con Eliza che le spiegava come fare per lavarsi al meglio e la bionda apprezzava, oltre che divertirsi tra la schiuma "Piace bagno!"
"Mi fa piacere! Vieni, esci dalla vasca e togli il tappo... Poi prendi l'asciugamano e asciugati bene. Poi, in camera tua, c'è il regalo che ti ha fatto Lena."
"Regalo Eena!"
Eliza sorrise e seguí la bionda verso la sua stanza, ove Kara saltò sul letto, prendendo il pacchetto di Lena e si sedette, cercando di aprirlo.
Eliza la guardava mentre si impegnava, col suo broncio adorabile dipinto sul viso e sorrise, finché il sospiro di stupore della ragazza la riportò alla realtà "Cosa ti ha regalato? Posso vedere?"
Kara tese le mani e le mostrò il contenuto del pacchetto "Io no so..."
"Sono calzini! Si mettono così."
La donna infiló i calzini a Kara, i quali erano neri e le dita erano divise, non come nei calzini classici e su ogni dito vi erano disegnati dei teschi, invece un altro paio era uguale, ma sulle dita vi erano dei fantasmini.
"Piacciono!"
"Bene! Tieni, vestiti... Poi vieni di sotto, che la cena è quasi pronta!"
Kara sorrise alla madre e rimase un po' a guardarsi i piedi ed i suoi calzini, che Lena le aveva regalato, poi scese di sotto, cercando di reggersi al corrimano "Vedo che ti stai impegnando!"
La bionda sorrise ad Andrea "Io vuole imparare così io pposa Eena!"
Anche la rossa sorrise "Davvero? Vuoi sposare Lena?"
"Si!" Ammise decisa l'Alpha.
"Sai... Io sarei felice di vederti assieme a Lena, perché meriterebbe davvero tanta felicità!"
"Io rende lei felice."
Andrea nuovamente sorrise poi, nel scendere le scale, si piegó in avanti, tenendo la mano destra sul ventre, poggiandosi al muro "Agh... Cavolo..."
"Addea! Tu male? Io chiama Alex?"
La castana Omega cercò di stare in piedi, ma non riuscì nel suo intento "Si... Si, c-chiama Alex... Credo che il piccolo o piccola voglia nascere..."
Kara sgranó gli occhi e, a quattro zampe, corse giù dalle scale ed entró in cucina "Alex!"
"Kara, che ti succede?"
"Addea male! Lei detto me che cucciolo o cucciola nasce!"
A quelle parole, Alex, Eliza, Jeremiah e persino Laurel scattarono in piedi, raggiungendo le scale "Andrea!" Chiamó la rossa Alpha, avvicinandosi alla compagna.
"A-Alex... Alex... Sta per nascere!"

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