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Il mattino seguente, il piccolo volo commerciale lasciò il minuscolo aeroporto lungo la strada che portava dentro e fuori dall'Amazzonia, diretto a Los Angeles.
Kara guardava fuori dai finestrini, correndo avanti e indietro per il piccolo velivolo, arrampicandosi sui sedili "Cosa fai, tesoro?"
"Quelle! Piacciono."
"È vero, sono molto belle le nuvole."
La bionda si divertiva a guardare le nuvole, poi Jeremiah andò a preparare un paio di panini e ne diede uno a Kara "Pappa!"
L'uomo osservò la ragazza mangiare con gusto, probabilmente aveva molto appetito "Ne vuoi ancora uno?"
"Uno!" Ripeté la ragazza.
Dopo aver mangiato, Kara rimase seduta a guardare fuori dal finestrino e Jeremiah scrisse invece un messaggio.
Il viaggio durò sette ore e, finalmente, il piccolo aereo atterró all'aeroporto di LA e lì Jeremiah venne aiutato a caricare le sue cose sul suo fuoristrada, lasciato al parcheggio custodito tre giorni prima, quando erano partiti per l'Amazzonia.
Finito di caricare le attrezzature, Jeremiah aprí la portiera per Kara che, un po' titubante, salì a bordo e l'uomo le mostrò come allacciare la cintura di sicurezza.
Messosi poi al volante, guidò e lasciò l'aeroporto, dirigendosi fuori città "Guarda laggiù..."
La bionda seguí il dito di Jeremiah e sorrise subito, con gli occhi che brillavano "Acqua!"
"È l'oceano! Io abito molto vicino all'oceano, sai?"
"Si??" Chiese la ragazza, iniziando ad agitare le gambe, desiderosa di arrivare a casa e vedere l'oceano.
Dopo una buona mezz'ora, finalmente Jeremiah fermò la macchina fuori da un cancello, scese assieme a Kara e prese la sua attrezzatura, lo aprì e le fece cenno di entrare.
"Bentornato!" Disse una donna dai lunghi capelli biondi e gli occhi gentili, che si avvicinava.
"Ciao, tesoro!" Salutò lui, dandole un lieve bacio "Amore, lei è Kara. Kara, lei è mia moglie Eliza."
La donna si sporse e, per lei, fu amore a prima vista con quella ragazza che, nonostante sembrasse forte, pareva piuttosto intimorita "Ciao, piccolina."
Allora Kara sorrise "Mamma!"
La parola colse alla sprovvista sia Eliza che Jeremiah, i quali sorrisero e la donna le fece una carezza "Sarò ben felice di essere la tua mamma!"
Kara le regalò in bel sorriso "Senti, piccola, perché non vai con Eliza a vedere la tenuta?"
La bionda Alpha sorrise ed annuì, quindi Eliza le tese la mano e la ragazza la strinse "Vieni, ti faccio vedere la casa e ti faccio conoscere qualcuno..."
Kara annuì, poi la sua attenzione fu tutta per una ragazza dai corti capelli rossi che uscì di casa "Mamma, vado a prendere Andrea..."
"Ok!" Sorrise Eliza "A proposito, lei è Kara!" Disse, indicandola.
La rossa le sorrise "Ciao, io sono Alex! Benvenuta... Scusami, ma vado di fretta, ci vediamo dopo."
"Dopo!" Sorrise la bionda e Alex, istintivamente, le regalò un piccolo sorriso "Dopo! Ciao."
Alex aprí il garage e prese la moto, con Kara che la guardò con occhi sgranati, meravigliata "È una moto! Ti piace?"
"Bella! Si, piace!"
"Visto che Alex è andata a prendere Andrea, che ne dici di fare un bel bagno? Così ti troverà tutta in ordine e anche noi vedremo quanto sei bella! Anche se lo sei già."
"Anche tu bella!" Ammise Kara, facendole le fusa ed Eliza sorrise, carezzandola.
"Ti piacciono le carezze, vedo!"
"Piacciono!"
"Per me sarà un piacere fartele, tesoro. Ma adesso andiamo, facciamo un bel bagno!"

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