Rose.

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L'ambulanza con a bordo Andrea e Alex sfrecciava per le stradine di O'Hau e presto arrivò in ospedale, coi Paramedici che la portarono in una delle stanze del Pronto Soccorso.
"Sono qui, amore... Sono qui!" Disse Alex, tenendo la mano della compagna tra le proprie "Respira e spingi quando senti la contrazione!"
"I-Io ti uccido! Sapessi quanto fa male..." Gridó l'Omega "Non ti farò mai più a-avvicinare a me... Basta!"
"Adesso non parliamone... Spingi, amore!" Incitó la rossa.
Anche la dottoressa e l'infermiera esortarono Andrea e, dopo diversi minuti, i vagiti di una bambina riempirono l'aria "Complimenti, è una femminuccia sana!" Disse l'ostetrica, andando poi a misurarla e pesarla, infine la avvolse in una salvietta e venne passata ad Andrea.
"È bellissima..."
"È perfetta!" Sorrise Alex.
Poi venne dato il permesso alla famiglia di entrare e, mentre Eliza e Jeremiah carezzavano e coccolavano la nipotina, Kara era indietro e guardava il tutto con lieve timore.
Fu Andrea a notarla "Ehi... Vieni..."
"Io qui... Io..."
"Non devi avere paura... È anche la tua nipotina, sai?"
Allora Kara deglutí e si avvicinó, aiutata da Jeremiah e la bionda guardò la piccola, che Andrea stava allattando, con occhi pieni di meraviglia "Vuoi farle una carezza?"
Kara annuí ad Eliza le indirizzó la mano sulla testa della piccola, muovendola poi, così da far capire a Kara come fare le carezze ad una neonata e la bionda sorrise "Cucciola!"
"Avete deciso un nome?"
"Rose." Risposero insieme le due neo madri, che si scambiarono poi un bacio molto dolce.
"Rose!" Ripeté Kara, uscendo dalla stanza, poggiata al muro e ritornò qualche minuto dopo e posò un fiore accanto alla bimba.
"Brava, giusto!" Sorrise Andrea, visto che Kara aveva posato lì una rosa.
Non solo Kara, che aveva preso gusto a carezzare con delicatezza la piccola, ma anche Dinah, che era accanto ad Ava, fissava la cucciola, perché a lei sarebbe piaciuto diventare madre.
Solo che Laurel non la voleva più, visto che aveva scoperto il suo tradimento, mentre la bionda era impegnata al fronte.
E Laurel non era una che perdonava queste cose, perché per lei la fedeltà e il rispetto erano la base, in un rapporto d'amore.
"Adesso andiamo, lasciamo riposare Andrea e la piccola Rose..." Disse Eliza, anche se Kara, prima di andarsene, le fece un'ultima carezza.
Nell'andare via, Dinah si era avvicinata a Laurel "È una bambina bellissima... Vero?" Chiese, una volta fuori dall'ospedale.
"Certo."
"Sai... Sarebbe stato bello se noi..."
"Sei stata tu, a rovinare tutto! Se non mi avessi tradita..."
"Lo so e mi dispiace!" Rispose, con le lacrime agli occhi "Ma io ti amo! Non ho mai smesso di amarti."
La bionda chiuse gli occhi e sospiró "Adesso non è il momento..."
"Posso sperare in un tuo ritorno da me?" Chiese la castana, fermandosi.
"Io tornerei, ma non voglio più essere ferita! Può non sembrare, ma ho sofferto tanto sai?"
"Lo posso immaginare... Ma ti prometto fin da ora che farò di tutto, per farmi perdonare!"
"Vedremo... Adesso non voglio darti false illusioni."
"Va bene... Ti aspetterò con fiducia." Sorrise Dinah.
Anche Laurel abbozzó un piccolo sorriso, mentre saliva sull'auto dei Danvers, a seguito di Kara.
Le sarebbe servito tempo, ma la bionda sperava davvero che la castana Omega l'aspettasse, perché anche a lei era sempre piaciuta l'idea di avere una famiglia assieme a lei.

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