Capitolo 10: La verità

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Volevo capire cosa stesse succedendo. Con l'aiuto di Ellione farò luce sul mistero caso dell'assassino, su mio padre. Prima di chiudere la questione però sono andato anche da Christian per chiedere consigli. Gli ho raccontato tutto quello che è successo e lui mi ha detto esattamente queste parole''Devi parlare faccia a faccia con lui. Dirgli che sai che lui è tuo padre, mettilo alle strette, la gente tende a dire quello che vuoi sotto pressione e arroganza. Io sarò li con te, al tuo fianco per supportarti qualsiasi cosa succeda.'' L'ho ringraziato baciandolo sulla guancia e abbiamo pensato ad un modo per metterlo alle strette, beh si, organizzare il discorso da dirgli.
Sono stato a casa sua alcuni giorni, quando ho scoperto che era tornato in scena. Dai giornali ho visto che l'assassino si è fatto vivo in mezzo alla messa, accusando il prete che predicava di essere uno corrotto, di ricevere tangenti con la scusa delle donazioni, bambini poveri. Il prete l'ha cacciato dalla chiesa, ma lui ha tirato fuori dei documenti nel quale c'era scritto qualcosa di non riportato come prova delle sue parole. Appena lessi la notizia tornai a casa, con Christian al mio fianco. Non c'era bisogno di avvertire Ellione perchè seppe gia la notizia. Per strada fui chiamato da Jessy che mi disse che anche lei aveva letto da poco la notizia. Le riferii che mi stetti dirigendo verso la cattedrale per parlargli e ci concordammo per incontrarci. Quando furono tutti arrivati entrammo. Era tutta vuota, al dir fuori del prete che stava pregando. Lo ignorammo cercando di fare meno rumore possibile, ci dirigemmo quindi nella stanza e lo incontrammo. Solito vestito di sempre. Ci guardammo tutti, l'ansia ci pervase ma mi feci coraggio e gli parlai''Parla. Dimmi tutta la verita.Non so tutto quanto e vorrei esser aggiornato. Me lo merito e ne ho il diritto non credi, Padre?''. Ci fu una lieve risata che ruppe il silenzio di tomba che subito dopo la mia frase pervase la stanza. ''Axel...Piccolo mio'' Si girò. ''Ok ti racconterò tutto. Ma mi dovrai aiutare, sono ad un passo...Tempo fa ci fu un uomo molto potente che spacciava droga. Per quanto vogliosi, i detective della polizia non riuscirono ad arrestarlo per mancanza di prove. Lui sapeva di essere in pericolo, qualcosa sarebbe spuntato fuori,erano ad un passo per incastrarlo. Cosi lui scappò, si rifiugiò qui e con aiuti interni riusci sottocopertura a essere ancora prete. Nessuno l'ha riconosciuto, poichè è una citta piccola ma noi sapevamo benissimo chi fosse poichè avevamo letto la notizia della sua ''scomparsa''. Io e tuo fratello stavamo quindi indagando ed eravamo riusciti ad incastrarlo, ma lui è venuto a scoprirlo e ha minacciato di uccidere tutti coloro che vogliamo bene. Non avevamo scelta ci ritirammo; almeno io mi ritirai... Tuo fratello contattò un agente esterno che l'aiutava nelle sue ricerche. A notte fonda stava finendo i preparativi con lei quando ''il prete'' con dei sicari li agredi finedo per uccidere tuo fratello mentre l'agente riusci a scappare. Arrivai tardi e non ebbi il tempo di salvarlo, sapevo che non aveva finito di investigare era un tipo testardo. Lo beccai in fragante, cercò di eliminare anche me,ma non ci riusci.Scappare era inutile sapeva dove abitavo e avrebbe fatto del male a te e a tua madre.Il Prete doveva pensare che io sia morto. L'agente mi contattò e riuscimmo ad organizzare la mia morte. Certo qualcuno doveva spiegare l'accaduto e i morti, cosi Il Prete si inventò la scusa dell'assassino fantasma creando quella che oggi è la leggenda. Io sono veramente diventato l'assassino per non smentire la legenda e riuscir ad incastrarlo''. Ci fu sgomento nei presenti quando io continuai ''E i documenti che hai mostrato?''
''Quei documenti mostravano vecchi rapporti dei detective e delle serie di prove di testimoni torturati per raccontare la verità. Purtroppo non erano sufficienti per incastrarlo, in mezzo alla messa però vedevo lo sguardo terrorizzato suo, lo minacciai di confessare tutte le illegalità che ha compiuto e io non mostravo le prove raccolte, cosi senza di esse aveva una pena minore. Purtroppo non ci è cascato e ha detto che non si faceva intimorire da me. Se ti stessi chiedendo perchè non l'abbia ucciso, beh la risposta è semplice. E' in affari con molta gente e la voce si sarebbe sparsa velocemente,cosi mi avrebbero cercato. Certo nessuno mi conosce ma lui ha degli archivi che contengono la mia vera identità con tutto, quindi è una guerra che può nuocere a tutti e due. Ed è per questo che mi serve il vostro aiuto, dovete recuperare quegli archivi e bruciarli. Poi passeremo al suo arresto. Axel sei con me?'' si avvicinò a me porgendomi la mano sula mia spalla. ''Ti aiuterò, per la giustizia e per mio fratello'' Gli sorrisi. Lui si girò verso la Eli e gli altri e gli sorrise. Salutò Christian con un grande abbraccio e chiese a Jessy chi fosse. Lei rispose 'Sono Jessy, la fidanzata di Axel e sarò felice di aiutarvi.''

L'incontro del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora