PRIMA PARTE

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"Ho sempre creduto nei mondi paralleli.
Da qualche parte nella nostra testa, esistono,
e sono sicura che ognuno di noi ne abbia almeno uno dove rifugiarsi
quando le cose si mettono male nell'iniquo universo
in cui siamo obbligati a stare.
Le persone intorno a me dicono che spesso mi isolo, il che è vero.
Il fatto è che temo di avere nella testa un vero e proprio mondo,
e non so se sia una cosa più positiva o più negativa.
Alle elementari mi hanno anche detto di essere autistica.
Io non ci credevo.
Ho sempre avuto però fin troppi pensieri per la testa e questo lo credo.
Alcune volte sono talmente tanti
che non riesco nemmeno a cercare di metterli in ordine.
Un infinito flusso di coscienza, senza inizio né fine,
solo pensieri, parole, frasi, accavallate tra loro,
senza un filo logico.
Tornando al discorso degli universi paralleli,
quando ero piccola avevo temuto per un periodo che i miei mondi
potessero essere in pericolo con tutte quelle cose per la testa.
Bene o male, sono finita per dimenticarli.
Forse non erano così importanti.
Forse, dato che ero molto piccola,
erano solo mondi in cui potevo abitare in case fatte di caramelle,
diventare una produttrice di bambole
e firmare una linea di vestiti solo per loro
come Maria Grazia Chiuri con Dior,
e divertirmi con i miei amici fino a sera
senza che nessuno mi stressasse con i compiti.
Col passare del tempo sono cresciuta e non penso più a certe cose.
Spesso però mi ritrovo a pensare ai miei mondi di quando ero piccola
e allora mi ritrovo a sorridere e a sperare in un mondo migliore, il nostro, quello vero.
Penso che nella mia mente siano più reali di quello che effettivamente è reale il nostro mondo.
E il mondo è strano.
Tutto è strano, come la nostra mente, la cosa più bella che ci è mai stata data.
E vedere come pian piano si evolve il pensiero è ancora più bello.
Già, i pensieri e le domande di una volta mi sono rimaste, e purtroppo aumentano e aumenteranno sempre.
Ci saranno sempre nuove domande, nuovi scopi e nuove opinioni.
E più il tuo cammino nel viaggio della vita sarà tortuoso, più ti porrai delle domande,
da cui forse non genererai mai una risposta.
E forse è proprio così che dev'essere.
Probabilmente ad alcuni quesiti non puoi avere una risposta, o perché non esiste,
o perché quello che scopriresti ti farebbe troppo male
e il destino ha deciso di tacerti la verità.
Questo mi ha portato alla conclusione che forse è per questo che esistono gli universi paralleli,
per avere in tuo possesso dei mondi dove puoi avere tutte le risposte ai tuoi dilemmi,
e per costruirti una vita che nella realtà non potrai mai avere
perché sommersa da mille domande.
Forse però alla fine tutto questo non serve.
Alcune volte basta entrare negli occhi di qualcuno per scoprire,
un altro mondo, un'altra storia, con altre infinite domande.
Basta conoscere bene una persona per conoscere il suo universo, unico,
perché ognuno di noi ha una storia da raccontare.
Ma se io non conosco nemmeno ancora me stessa
e a quale mondo realmente appartengo,
come faccio,
come riesco,
a conoscere il vero mondo
in cui sono costretta a vivere ogni giorno,
e la vita di un altro?"

"Pensieri sconnessi".
Dal diario di Chloe Price,
12 dicembre 2019, Milano.

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