3. Nuova scuola

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Mi svegliai e scesi dal letto, era tardi, lo intuii dalla luce che entrava dalle persiane.
Satamattina sarei dovuta uscire per confermare la mia iscrizione scolastica nella mia nuova scuola e poi sarei dovuta uscire per andare al mare.
Mi vestii e mi preparai velocemente e andai in cucina dove notai sul tavolo un bigliettino di carta
"quando ti svegli vai nella tua nuova scuola poi passa a casa dei becks e dagli la torta che ho fatto stamattina, noi siamo al mare, se vuoi raggiungici, ti amiamo mamma e Richard"

Presi la vecchia bici di mamma e iniziai a pedalare, con l'aiuto di Google Maps arrivai davanti a scuola.
Il tragitto non era lunghissimo ed era anche percorribile a piedi.

La scuola era diversa, l'avevano restrutturata, nel parcheggio c'era qualche macchina così appoggiai la bici ad un muretto e salii le scale d'ingresso.
<ciao, come posso aiutarti?> chiese una donna, sulla trentina e mi fece segno di avvicinarmi.
<sono nuova, vorrei iscrivermi in questa scuola> dissi avvicinandomi a lei
Era seduta su una sedia e stava scrivendo al computer.
Affianco a me notai una donna, stava compilando dei fogli e dedussi stesse iscrivendo suo figlio.
<devo anche firmare qui?> chiese la donna mostrando il foglio alla segretaria
<si signora Beck> disse accennando un sorriso. Aveva lo stesso stile di suo marito, era elegante e bellissima, aveva i capelli neri e due occhi azzurri.

<per quanto riguarda la tua iscrizione, devi compilare il foglio, fare un questionario e scegliere le materie che vuoi fare. Se hai qualche domanda chiedi pure, poi quando hai finito ti mostro la scuola> disse porgendomi un foglio e una penna così iniziai a compilare.

<quindi quest'anno Noah non verrà bocciato?> chiese la segretaria alla donna.
<fortunatamente no nonostante abbia ricevuto 2 sospensioni> rispose passando alla segretaria il foglio che aveva finito di compilare
<e tu, sei nuova vero?> chiese rivolta a me la donna
<si, sono arrivata da pochi giorni, ora vivo con mia madre e Richard, il mio padrino> dissi continuando a compilare il foglio
<come si chiama tua madre?> chiese lei avvicinandosi
<Isabella Jhonson> dissi sorridendo
<ma io conosco tua madre, siamo vicine di casa> rispose lei sorridendo
<beh, se vuoi posso darti un passaggio a casa quando Noah finisce gli allenamenti> disse lei appoggiandomi una mano sulla spalla, così accettai.

...

<qui ci sono i bagni, qui la biblioteca e qui la palestra con il campo spirtivo> disse la segretaria
<bene, abbiamo finito> concluse accompagnandomi all'uscita

Vidi la signora Beck e la raggiunsi
<ho già messo nel baule la bicicletta> disse offrendomi un bicchiere di caffè caldo che aveva comprato qualche minuto prima
<comunque io sono Camila> le sorrisi

Guardai il campo da football, era enorme, vidi i ragazzi giocare, erano velocossimi, si passavano la palla, passaggi veloci e puliti.
Così fini il caffè come fini l'allenamento, ci raggiunse Noah con il suo borsone a tracolla. Indossava una polo e dei jeans, buttò la sigaretta a terra e si avvicinò alla macchina, mi guardò da testa a piedi con uno sguardo un po' confuso, così mi avvicinai a lui.

<ciao io sono Camila> dissi sorridendo
<okay, ciao Camila, scusa ma ho voglia di tornare a casa, oggi non è giornata> disse scostandomi la spalla per passare
Salii sul suv nei posti dietro e rimasi in silenzio.
<allora? Com'è andata?> chiese rivolta a lui
<bene> disse scazzato
Passammo tutto il viaggio in silenzio fino ad arrivare a casa.

<potresti aiutare camila a scaricare la bici che è nel baule? Io ho le borse della spesa> chiese sua madre, Noah annuì

Noah aprii il bagagliaio e mise la bicicletta atterra in meno di 1 secondo, mi sorrise e chiuse il bagagliaio.
<grazie> dissi camminando verso il cancelletto, non sentii nessuna risposta.

Dopo aver rimesso la bici a posto mi coricai sul letto.
Me lo immaginavo diversamente, beh, non avevo nulla di cui lamentarmi se non della sua altezza, era troppo alto e io gli arrivavo sotto la spalla. Era bello ma sapevo di non essere all'altezza quindi decisi di allontanare dalla mente quei pensieri...

Così dopo aver pranzato con un'insalata e filetto di pesce cotto al vapore mi ricordai della torta che avrei dovuto consegnare da parte di mamma ai beck

Spazio autrice
Scusate se questo capitolo è un po' cortino cmq nulla, vi voglio bene♡

Mi scuso ancora per gli errori ortografici, quando avrò tempo li correggerò

YOU COMPLETE ME//Noah BeckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora