6. Una voce

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I giorni seguenti non feci altro che pensare a Noah e ai suoi continu sbalzi d'umore, non riuscivo a togliermi dalla testa il perchè lui sia stato così schietto a presentarsi senza un minimo d'interesse e i giorni dopo arrivare pure ad avere un contatto con me chiedendomi di restare con lui.
Scacciai nuovamente questi pensieri e scesi in salotto, fra pochi minuti sarebbero artivati come ogni Venerdì.
Mi sistemai la gonna di jeans e la maglietta, mi guardai un ultima volta attraverso lo specchio del salotto e sospirai.

<che bello rivederti Camila!> mi disse La signora Beck abbracciandomi calorosamente
<salve Michael> dissi salutando con una stretta di mano

Poi spostai lo sguardo su Noah, stava guardando il cellulare, indossava una maglia bianca e un paio di jeans neri molo casual.
Ci sedemmo al tavolo e iniziammo a servirci nei piatti.
Davanti a me c'era Noah con il quale non avevo avuto nessun contatto visivo
<quandi Camila che corsi hai scelto?> mi chiese la signora Beck riferendosi alla scuola
<oh, spagnolo per esempio, poi matematica, ginnastica mi sono candidata per organizzare le partite di football e ingenieria> dissi accennando un sorriso

<fra poco rinizierà la scuola e sono entusiasta di aver cambiato scuola> dissi guardando negli occhi Nate
<e come mai hai deciso così di punto in bianco di cambaire scuola?> mi chiese Miachel scambiandomi qualche sguardo

In quel momento mi passarono per la testa svariati ricordi che folgorai dalla mia mente per qualche secondo
<così, mi andava di tornare qui> mentii

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FLASHBACK
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Tiffany si portò alla bocca la bottiglia di vodka ormai finita che finì in un solo sorso che poi spacco per terra.

Si mise a baciarsi con Braian, un suo amico e io rimasi accanto a James.

<Perchè non ti lasci andare come lei ogni tanto> disse rivolto a me James

<lei si diverte in questo modo e io in un altro. Non ho hisogno di ubriacarmi per divertirmi> dissi per poi sederci su una panchina del parco.

<non ci si diverte solo bevendo ma anche in un altro modo> disse avvicinandosi al mio orecchio

Eppure non riesco a non pensare a quanto lui mi stia cercando di direbin tutti i modi che vorrebbe andare oltre al bacio.

Però non posso.... o meglio non voglio....non sono ancora pronta.

A distogliermi dai pensieri è la sua mano calda che mi accarezza la gamba portando la sua mano sempre più su all'interno coscia.

Presi delicatamente la sua mano e gliela spostai. Non me la sentivo.

<Camila> mi disse spistandomi lo sgaurdo verso di lui <non capisco come tu non voglai dopo quasi cinque mesi> disse sospirando pesantemente

<lo sai,ne abbiamo già parlato, non mi sento pronta> dissi acida

<ma... non ho parole, non ti sto mica chiedendondi scopare! Non vuoi nemmeno arrivare ai preliminari porca puttana!> Disse alzandosi di scatto ulrando frustrato

Decisi di non rispondere, non ci provai minimamente,non saprei che dire, che fare

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A risvegliarmi da questo flashback è mamma che mi chiama più volte
<ehy tesoro? Camila? Tutto okay?> mi chiese la signora Beck

Mi guardai attorno e vidi che a tavola governava da qualche secondo un silenziio tombale e che tutti mi stavano scrutando attentamente,in particolare Noah.
<s-si, credo di sta... scusate,con permesso> mi alzai da tavola con uno sguardo vuoto e mi diressi al piano superiore.

Accostai la porta del bagno e con movimenti lentii mi appoggiai al lavandino.

Sentii la porta del bagno aprirsi ma non m'importava chi fosse, non mi importava se fosse Noah a vedermi in quello stato.

Spazio autrice♡
Fun fact: Richard (padrino di Camila) nella vita reale è il mio vecchio professore madre lingua inglese

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 23, 2020 ⏰

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YOU COMPLETE ME//Noah BeckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora