capitolo 1

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il quieto silenzio di casa Tomlinson venne interrotto bruscamente dal suono della sveglia

"mamma oggi non voglio andare a scuola"

Dopo una decina di minuti di lamenti Louis finalmente si alzò dal letto, stropicciandosi gli occhi e sbadigliando, rise per le parole dette prima, visto che abita da solo, ed è un insegnante. Lo sapeva che non si sarebbe mai liberato della scuola.

Comunque obbligato dal suo senso di responsabilità (era pochissimo ma c'era) si alzò, si fece una veloce doccia, e si vestì, indossando una semplice maglia sportiva, dei pantaloncini e una felpa sopra, quella serviva a coprire i suoi innumerevoli tatuaggi, non era semplice essere un professore ed avere più tatuaggi che capelli.

Arrivò a scuola stranamente in anticipo, forse la caga di essere licenziato lo stava colpendo. Decise di prendere un caffè, quindi attraversò il corridoio verso la macchinetta, dove incontrò il suo migliore amico Zayn anche lui insegnante.

Z: ehi tomlinson!

L: buongiono Zay

Z: come mai cosi presto oggi?

L: il preside mi ha minacciato di licenziarmi

Z: ah ecco mi sembrava strano

L: come sta il tuo maritino?

Z: bene, preoccupato ma bene

L: preoccupato? Perchè?

Z: oggi arriva il nuovo professore di matematica, e si dice in giro che anche lui è molto giovane

Louis e Zayn sono i professori più giovani (e fighi) di tutto l'istituto, infatti hanno 26 anni

L: di a Liam di star tranquillo, in caso lo prendo io ;)

Z: quanto sei gay

L: sempre meno di te

la giornata andò bene, Louis non aveva ancora incontrato questo fatidico professore, ma probabilmente adesso lo avrebbe fatto, alla ricreazione tutti i professori escono nel campetto per controllare che non succeda niente

Louis vide Zayn avvicinarsi con un espressione strana

Z: MA LO HAI VISTO?

L: MA CHI?

Z: il nuovo professore

L: non ancora, tu si?

Z: beh, vieni

Zayn prese Louis per un polso trascinandolo da un lato del campetto, si trovarono davanti un uomo di spalle, eh che spalle, Zayn si schiarì la voce e quell'uomo si girò. Louis stava letteralmente sbavando.

Z: salve prof Styles volevo presentarle un mio amico

H: oh salve, molto piacere di conoscerla

L: S-salve

Louis pensò di aver già sentito quel cognome da qualche parte, ma non ci fece molto caso, era troppo impegnato ad osservarlo, vestiva un completo nero, con una camicia nera con qualche bottone sbottonato che faceva intravedere dei tatuaggi nel petto, aveva i capelli ricci e lunghi fino alle spalle, si perse per un po' nei suoi occhi verde smeraldo poi passò a fissargli le labbra rosee, tutta quella meraviglia incorniciata da un viso angelico, con la pelle leggermente abbronzata.

Z: come sta andando la tua esperienza qui?

H: non male, anche se i ragazzi non amano proprio la matematica, voi cosa insegnate?

Lo: educazione fisica

Z: Arte

H: bene, si vede

Z: sei di qui?

H: sono cresciuto qui, poi mi sono trasferito a Los Angeles

Lo: davvero? anche noi, in che scuola andavi?

H: a dire la verità venivo in questa scuola

L: DAVVERO?

Z: allora ci conosciamo per forza, anche noi venivamo qui

H: oh wow, sapete non ero molto amato quindi...

La loro conversazione venne interrotta dalla campanella che segnava la fine della ricreazione

H: se mi scusate, ho l'ora adesso, ci si vede dopo

Lo: si certo abbiamo la riunione degli insegnanti

Z: a dopo

Louis fece un occhiolino a Harry che gli sorrise e andò.

Teachers in love- Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora