𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝟨

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Hitomi's pov
Appena Sawamura uscì dal minimarket una lacrima mi scivolò sulla guancia. L'avevo trattenuta per tutto il tempo, sentendo sulla gola un magone quasi dolorante.
Che gli era preso? Perché era interessato al mio reale stato d'animo? Insomma il 'come stai' è uno dei tanti convenevoli che si usa per ammazzare il tempo eppure...

Io mi ero comportata male, gli avevo urlato contro tutta la mia frustrazione, ma lui non sembrava sorpreso. Era come se avesse capito che stavo vivendo male e io gli avevo dato addosso in quel modo!
Ma c'era dell'altro! All'arrivo di Asahi si era innervosito e non era stato più il solito ragazzo gentile e sorridente.
Decisi che gli avrei parlato. Se non altro per scusarmi del mio comportamento isterico!

Guardai l'orologio: 21:30
Finalmente era arrivato il momento della chiusura. Ukai stava scaricando ancora le merci appena arrivate sul retro.
Mi diressi da lui e, dopo avergli dato la buonanotte, tornai a casa.

"Koushi?" Dissi entrando
"Sono in cucina!" Urlò dall'altra stanza

Entrai nel piccolo spazio cucina e lo trovai con un vecchio grembiule di mamma che cucinava.
"Hai deciso di mandare a fuoco la casa?" Dissi pungolandogli la pancia. Lui ridendo mi spinse via, facendomi sedere a tavola

"È pronto!" Disse soddisfatto, portando la pentola sul tavolo. Ci sbirciai dentro e vidi che aveva preparato un risotto dall'aria ottima.

Dopo aver mangiato e essermi fatta la doccia mi misi in salotto con Koushi a fare i compiti.
"Vuoi una mano?" Chiese lui vedendomi stanca
"Se vuoi..."
"Mmh vediamo...non è che sia bravissimo in inglese ma si può fare" disse lui sedendosi accanto a me, sul pavimento.

Dopo qualche minuto di silenzio, dove lui mi osservava fare gli esercizi, lui riprese a parlare

"Senti ma..."
"Mh mh" lo incitai a continuare
"Cos'è successo con Daichi?" Chiese con un sorriso malizioso.
Io avvampai leggermente. Chissà cosa stava pensando il pervertito!
"Qualsiasi cosa tu stia pensando ti sbagli!" Dissi tornando a fare l'esercizio
Lui in tutta risposta mi rubò la matita di mano chiudendo il quaderno
"Allora?"
"Perché dovrebbe essere successo qualcosa scusa?" Lo guardai irritata
"Mi sembrava turbato quando è uscito, tutto qua!"
"Io di certo non l'ho turbato!" Dissi riprendedomi il quaderno e correndo in camera

Finii di fare gli esercizi in pace, poi Koushi salì in camera e insieme ci mettendo a giocare alla play.
Dopo pochi minuti iniziai a sbadigliare e Koushi spense la tv
"A nanna forza!"
Sbuffai, odiavo il buio della stanza e il silenzio che portava con se. Mi portava a pensare, a ricordare e infine a piangere
"Dormiamo insieme?" Dissi aggrappandomi a Koushi che mi dava le spalle
"Mmh ci sto!"
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Un nuovo giorno di scuola, fortunatamente l'ultimo della settimana. Mi svegliai abbracciata a Koushi e decisi di farlo dormire ancora qualche minuto mentre io mi precipitai in cucina a preparare la colazione.
Era ancora molto presto quindi decisi di preparare dei pancakes.

Mentre ero impegnata con l'impasto notai che il tempo quel giorno non era dei migliori. Il cielo era coperto da enormi nuvoloni neri.
La pioggia, in casa Sugawara, portava con sé dolore. E da quel maledetto 13 giugno ogni volta che pioveva avevo attacchi di panico che mi portavano anche a stare molto male.
Non ci pensai e continuai a cuocere i pancakes. Poco dopo un Koushi assonnato fece il suo ingresso in cucina. Mi voltai, la mattina era davvero buffo. Era a piedi nudi con il suo pigiama composto da un pantaloncino talmente vecchio da essere scolorito e una maglietta di 3 taglie più grandi. Per non parlare poi dei capelli che avevano vita propria.
Ridacchia divertita

"Smettila di prendermi in giro baka!" Disse afferrando un pancake dal piatto.
Dopo aver passato la colazione a prenderci in giro ci avviammo a scuola. Adoravo il freddo, potermi stringere al mio cappotto che mi proteggeva anche le cosce, coperte solo da calze leggere. Odiavo indossare quella gonna così corta, avevo sempre pensato che il preside fosse un sadico a volerci far morire di freddo in quel modo!

Arrivammo davanti al cancello, e come al solito le  nostre strade si separarono. La mattinata passò più lentamente del previsto. Il tempo andava peggiorando così come la mia agitazione.
Arrivò finalmente la pausa pranzo. La testa iniziava a girarmi così mi chinai sul banco, cercando di rilassarmi. Non ce la facevo, volevo scappare a casa e chiudermi in camera, aspettando che tutto finisse il più presto possibile.

Daichi's pov
'Finalmente si mangia!' Pensai afferrando il panino appena preso in mensa

"Daichi!" Disse Michimiya sedendosi accanto a me
"Ah Yui!" Ricambiai sorridendo
"Come va con il nuovo coach?"
"Diciamo bene dai...ho meno lavoro da fare con quegli sbandati!" Dissi ridacchiando "A voi?"
"Non ci possiamo lamentare! È eccezionale...da quando è arrivato nessuna ha mai saltato un allenamento!"

In quel momento vidi passare davanti a me Koushi che proseguiva a passo svelto verso le scale, seguito da Azumane.
Intravidi l'espressione preoccupata che aveva sul volto e così decisi di seguirlo.

Mi scusai con Michimiya e iniziai a correre nella stessa direzione dei due ragazzi. Scesi le scale velocemente e giunsi al piano degli studenti del secondo anno. Tra la massa di gente riversata in corridoio intravidi la chioma argentata di Koushi. In un attimo capii la sua meta: 2B

Arriavai davanti alla porta che era rimasta socchiusa. Lentamente la aprii e appena individuai il gruppo persi un battito.
In fondo alla classe, dove sedeva Hitomi, c'erano Koushi e Azumane chini sulla povera ragazza che sembrava stare male. Era scossa da singhiozzi prepotenti e allo stesso tempo dondolava avanti e indietro rannicchiata sulla sedia con la testa poggiata alle ginocchia e le braccia avvolte sulla testa. Sembrava aver bisogno di aria, infatti la finestra li accanto era spalancata e la stanza era glaciale.
Rimasi immobile, la voce di Koushi mi arrivava a tratti come trasportata da quel venticello gelido. Volevo avvicinarmi ma potevo? Forse mi avrebbe respinto o iniziato di nuovo ad urlare.
O forse le avrebbe fatto piacere, essere circondata da noi, che l'avevamo vista crescere.

Mentre ero attanagliato da questi dubbi la porta si spalancò e per poco non mi prese in pieno.
Ennoshita entrò affannato, molto probabilmente era andato alla ricerca di Koushi per tutta la scuola. Lui, a differenza di me, non aveva dubbi e si precipitò sulla ragazza che intanto aveva alzato di poco il viso. Avevo le guance completamente bagnate di lacrime, gli occhi arrossati e i capelli disordinati.
Koushi la strinse tra le sue braccia mentre Azumane le accarezzava la schiena.

La campanella mi avvisò che la pausa era finita. I ragazzi si allontanarono da Hitomi e mi vennero incontro. Appena usciti fuori iniziai a parlare
"Che le succede?" Ero preoccupato
"Ricordi" rispose solamente
"Ma ora sta meglio" continuò Azumane
Annuì distrattamente.
"Sentite io la porto a casa, vado a parlare con il preside"
"Ti accompagnamo" dissi
"No, tornate a lezione prima che vi mettano in punizione"
Il ragazzo si staccò da noi andando nella direzione opposto, noi in silenzio ci riavviammo al piano di sopra
"Ah ragazzi!" Ci urlò da dietro Koushi "Se volete poi, potreste venire da noi, fare una serata come ai vecchi tempi!"
Sorrisi raggiante, volevo rivederla, chiarire il mio comportamento del giorno prima e magari avremmo passato anche una serata piacevole!

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Ciao a tutti!
Scusate se ieri non ho aggiornato ma non ho proprio avuto tempo, causa mare.
Oggi il capitolo è cortino ma sono sicura che il prossimo vi piacerà!😉😉
Spero di aggiornare domani!
Lasciate qualche stellina🌟
A presto!

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