In un modo che non saprei spiegare, sono riuscita a tornare a casa e purtroppo ho lasciato credere a Thorin e a tutti gli altri che fossi morta; tuttavia gli ho promesso che avrei trovato un modo per tornare da loro: ci sono riuscita grazie allo strano sconosciuto che ogni tanto mi contatta....
Ora non devo fare altro che riunirmi alla compagnia.Aprii gli occhi, mi trovavo in un fitto bosco con alti alberi, ero sdraiata su una schricchiolante distesa di foglie marroni e rossicce, l'aria era pesante: non passava un filo di vento. - Spero che ora tu sia contenta.- Era l'ultimo messaggio che mi aveva mandato il numero sconosciuto.
- Ti ho rispedita nella Terra di Mezzo come mi avevi chiesto: ora non potrai tornare a casa finché la storia non sarà finita.- Si concludeva in questo modo.
- Ma proprio qui doveva mandarmi?- Mi chiesi un po' spaventata dal fatto che mi trovassi nel Boscoatro.
Non ebbi nemmeno il coraggio di muovere un solo passo per paura di perdermi tra quei numerosi alberi inquetanti.
Ad un certo punto sentii le foglie scricchiolare, mi guardai in torno e in lontananza vidi dei grandi ragni che si dirigevano verso di me.
- Ah i famosi ragni di cui parlava Ragadast.- Pensai nascondimi prima che mi vedessero.
- Aspetta: forse mi porteranno da Thorin...- Mi dissi iniziando a seguirli a debita distanza.
Come avevo previsto, poco dopo arrivai dai nani ma non feci in tempo a fare niente che i ragni li attaccarono, li avvolsero nelle loro ragnatele e li portarono con loro.
Fortunatamente, ci pensò Bilbo a liberarli tutti; io non feci altro che osservare tutto senza farmi vedere.
- Tra poco dovrebbero arrivare gli El...- Non feci in tempo a terminare la frase che mi ritrovai davanti ad un elfo biondo che mi puntava una freccia.
- Cosa ci fa una donna qui?- Mi chiese quello che riconobbi essere Legolas.
- Fidati che non lo so nemmeno io di preciso.- Dissi in tutta risposta spostandomi dalla sua linea di tiro.
- Prendetela e portatela da mio padre.- Ordinò poi ad alcuni elfi dietro di lui e così, spintonata da quelle creature con le orecchie a punta, fui portata nel Reame Boscoso.- Mio signore, abbiamo trovato questa ragazza dentro ai nostri confini...- Annunciò al suo re, uno degli Elfi che mi aveva condotta lì.
- Dimmi tu chi sei?- La prima domanda che mi rivolse Tranduil, il re degli Elfi Silvani.
- Ma perchè mi fanno tutti la stessa domanda?- Bisbigliai per poi dire anche a lui il mio nome; si susseguirono molte altre domande, almeno finchè lo stesso Legolas annunciò di aver catturato e portato nel regno un gruppo di nani. - Tra di loro c'è Thorin Scudo di quercia.- Aggiunse rivolgendosi al padre.
- Fatelo venire qui. - Ordinò Tranduil al figlio. - E portate questa ragazza nella cella più buia che trovate: prima o poi si deciderà a dirmi qualcosa in più su di lei.-
Concluse indicandomi e facendo cenno a Legolas di portarmi via.
Così mi ritrovai in gabbia, da sola e al buio; ad un certo punto, sentii delle voci sommesse provenire dalle celle vicine: erano le voci dei nani.
- Ora non ci rimane che aspettare...- Sospirò Balin appoggiando le mani sulle sbarre della cella.
Non ci pensai due volte a chiamarlo e a farmi avanti mostrandomi alla poca luce che arrivava nella mia cella.
- River?!- Esclamò sbiancando.- Ma... Ma sei viva?!-
- Non sono mai morta...- Risposi facendo un mezzo sorriso. - Ho solo fatto un piccolo ritorno a casa.- Aggiunsi guardandolo negli occhi come per scusarmi.
- Allora marcisci in questi sotterranei per quanto vorrai: per un elfo duecento anni sono un battito di ciglia!- Echeggiò la voce di Thranduil in tutto il Reame Boscoso lasciando intuire che di lì a poco Thorin sarebbe stato riportato lì sotto con noi.
Non appena capii che la guardia che lo riportava in gabbia, stava venendo ad aprire la mia, feci qualche passo indietro nascondendomi nel buio.
- Allora, ti ha offerto un accordo?- Gli chiese Balin dalla cella difronte alla nostra.
- Sì...- Disse con gli occhi pieni di rabbia. - E gli ho risposto che sarebbe potuto andare a....- Lo interuppi non lasciandogli finire la frase.
- Thorin...- Dissi andando verso di lui e l'espressione sul suo volto si trasformò: da arrabbiato divenne quasi sapaventato, come se avesse visto un fantasma.
- Tu... Come fai ad essere qui?- Mi chiese girandomi intorno e osservandomi come per esser sicuro che fossi io.
- Sei morta tra le mie braccia sei mesi fa...- Aggiunse perplesso squadrandomi da cima a fondo e toccandomi per assicurarsi che non fossi una sorta di fantasma.
- Thorin, smettila: mi fai il solletico così!- Mi lamentai quando mi sfiorò la pancia.
- Tu devi spiegarci molte cose credo.- Concluse sedendosi in terra; io feci lo stesso.
- Se vuoi sono disposta a raccontarti qualcosa...- Gli proposi cercando il suo sguardo. - Ora o mai più, perchè tra poco non avremmo più il tempo di parlare.-
- Inizia allora e per prima cosa voglio sapere perchè sei così sicura di quello che hai appena detto.- Accettò puntando i suoi occhi nei miei.
- Io ho letto e ho visto quello che succederà...- Iniziai a spiegare. - Da dove vengo io...- Aggiunsi, ma mi fermai, incerta sul dovergli rivelare la verità, di dovergli dire che è solo il personaggio di una storia.
- Continua .- Mi incitò guardandomi con curiosità.
- Tu, Bilbo e tutti gli altri siete solo...- Cercai di dire ma non riuscivo ad arrivare al punto. - Siete dei personaggi inventati.- Riuscii finalmente a dire e vidi Thorin fare una faccia strana.
- Vedi io vengo da un'altra dimensione se così posso dire e lì, un uomo, non che uno degli scrittori che più di tutti ammiro, ha scritto di voi.- Andai avanti cercando di spiegare il meglio possibile.
- E poi, molti anni dopo, un altro uomo ha pensato bene di trasformare le parole in immagini ed è così che agli inizi di un nuovo millennio, venne fuori il film "Il signore degli anelli" e infine, dopo qualche altro anno, nei cinema uscì "Lo Hobbit".
Ho visto i film e letto il libro così tante volte che so le battute e le frasi a memoria... Ecco perchè so quello che succederà.-
Conclusi vedendolo ancora più stupito e spaventato di quando mi aveva vista.
- Voi dire che siamo finti?- Mi chiese guardano in basso e toccandosi una mano.
- Dimmelo tu: o ho le allucinazioni o direi che sei difronte a me in carne ed ossa Thorin. - Dissi in tutta risposta mentre sentimmo dei rumori provenire dalla altre celle; era arrivato Bilbo a tirarci fuori.
- Preparati per un bel bagnetto...- Aggiunsi poco prima che lo Hobbit aprisse anche la nostra cella. - Uffa, non ho portato il costume...- Sussurrai all'orecchio del nano fingendomi infastidita
- Te lo dico dopo...- Aggiunsi poi mentre uscivo riferendomi Bilbo che mi guardava stupefatto.