{Capitolo 1}

208 6 0
                                    

Niall's pov

Guardo l'orologio e noto che mancano solo pochi minuti e la campanella segnerà l'inizio della mia libertà e la fine di un altro noiosissimo giorno di scuola.

Aspetto che i miei compagni escano e dopo mi dirigo verso il mio armadietto dove è appoggiato Louis,il mio migliore amico,gli vado incontro e lui mi saluta:"Ciao Niall"

"Ciao Louis com'è andata oggi?"

"Da schifo. La professoressa stronza di scienze mi ha calato la media per una cagata. A te invece?" Non mi da il tempo di rispondere che inizia di nuovo a parlare di come è stata noiosa la lezione di matematica e di come era carina Alice, una ragazza che gli piace da quando andavamo alle medie, mentre prendeva appunti.

Annuisco ogni tanto senza fare molta attenzione a ciò che dice perché Agatha mi passa davanti e mi perdo a guardarla, quando Louis richiama la mia attenzione schioccando le dita davanti al mio viso.

"Ehi?mi stai ascoltando o sto parlando da solo come i matti?"

"Sì sì.. " Rispondo in modo distratto.

"Ora capisco perché sei distratto!" Sbuffa infastidito, mi giro e vedo che sta guardando nella direzione opposta alla nostra, dove Agatha e Alice stanno ridendo e parlando. Mi giro e lo fisso negli occhi

"Non sono distratto per quel motivo! Stavo pensando a un'altra cosa" Dico con il tono più calmo e convincente possibile.

"E sentiamo cos'è quest'altra cosa?" Ghigna con tono di chi la sa lunga.

"Niente che ti riguarda" E con questo mi incammino verso l'uscita. Ogni tanto non lo sopporto,odio quando fa così quando crede di sapere tutto, anche se questa volta aveva ragione.

Varco il cancello e con passo spedito mi avvio verso il mio appartamento,non sono mai stato uno da camera a scuola,preferisco avere uno spazio tutto mio, anche se sarebbe meglio dire quasi tutto mio visto che lo condivido con quel essere che considero il mio migliore amico.

Durante il tragitto verso l'appartamento vedo dei ragazzi e delle ragazze vicino ad un muretto che fumano.

Cammino a passo deciso e testa alta, sperando che non mi notino. Per fortuna si limitano a mandarmi delle occhiatacce. So che sono diverso da voi, non serve fare quella faccia, penso.

In molti mi dicono che sono diverso. Hanno ragione, sono diverso rispetto gli adolescenti di questa generazione. Non sono come loro e non voglio esserlo. Sono semplicemente me stesso, che li piaccia o no. Sono un semplice ragazzo con gli occhi chiari, capelli biondi, non molto muscoloso e alto. Odio quando le perone mi considerano un "principe azzurro moderno", lo odio perché non voglio esserlo. Non credo in queste genere di cose. Ma loro ci credono, e non lo accettano. Io, secondo loro, dovrei essere come loro; cioè uno che fuma, con tatuaggi lungo tutto il corpo, che si droga, e altre cose che nemmeno conosco e che non voglio conosce. Odio i tatuaggi, secondo me fa un male pazzesco farli e poi chi vuole arrivare ad ottant'anni con il corpo colorato? Io no di certo. E odio anche il fumo, ci ho provato una volta ma stavo quasi per soffocarmi, mi è capitato seriamente. Non sono portato per queste cose. E forse è un bene.

Complessivamente vado bene a scuola e nello sport, faccio rugby da un po' di anni ed è sempre stata la mia passione fin da piccolo. La domenica andavo con mio padre al campo del nostro paese e giocavamo insieme. Lui, a volte, si dimenticava che io ero piccolo e una volta mi ha rotto il polso del braccio sinistro. Mio padre è strano come me. Forse io di più.

La cosa più importante e quella a cui tengo di più è la musica. Amo suonare,cantare o semplicemente ascoltare musica. Mi rende più tranquillo e mi fa dimenticare di tutto quello che mi circonda. E questo mi serve. Per dimenticare lo schifo che è a volte la mia vita.

Per dimenticarmi, anche, di Agatha. La considero una dea, è a dir poco stupenda. Non solo esteriormente, ma anche interiormente. Io mi sono innamorato di lei osservando come fa le cose, come sorride e come guarda le persone, come ride e come a volte mi guarda di sfuggita, molto probabilmente non sa chi sono. Non sono "popolare" come lei. Odio questo termine, una persona non è perfetta solo perché è popolare. Mi chiedo dove abbianl il cervello i ragazzi della mia scuola.

Io e Louis non siamo nel gruppo dei popolari e non vogliamo farne parte. Siamo contenti così, stando nell'ombra e stando silenziosi, almeno per il resto della scuola siamo silenziosi, ma tra di noi parliamo un casino. Forse Louis troppo a volte.

Lui è innamorato di Alice, la migliore amica di Agatha. È carina sì, ma niente in confronto ad Agatha.

Lei è a stupenda, una persona con un cuore d'oro. Anche se è considerata popolare da tutti a lei non frega molto. Cerca di essere gentile e dolce con tutti, la osservo quasi tutto il tempo. E con i suoi capelli marroni e gli occhi verdi strega tutti gli studenti maschili della scuola, non solo me.

Mi risveglio dai miei pensieri quando arrivo a destinazione.

Entro in casa, mangio un pezzo di pizza restante da ieri e me ne vado in camera mia.

Louis oggi ha l'allenamento di calcio quindi torna verso sera.

Mi metto le cuffiette e ritorno nel mio mondo, dove io sono considerato normale.

Ehy! Siamo Chiara e Margherita, questa è la nostra prima storia che facciamo insieme. Come vi sembra?

Più avanti le cose avranno più senso abbiate fiducia

-Chiara e Margherita.

You don't see meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora