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|mamma♡|
<Ho bisogno di parlarti>

Ero in ufficio che lavoravo tranquillamente, erano le 10 del mattino, avevo iniziato da 1h, dovevo compilare dei moduli prestampati da consegnare entro e non oltre la fine della giornata, erano 20 moduli, nulla di ché, dovevo inserire i dati dell'azienda e le diverse anomalie segnalate da clienti/dipendenti/amministratori etc, e poi consegnarli al mio capo.
Ieri sera rimasi sveglia fino a tardi a sistemare la camera degli ospiti per Fatima, e alla mattina sbravo uno zombie, ero già al terzo caffé.

*zzzz* *zzzz* *zzzz*

Mia madre.
Guardai velocemente lo schermo e vidi il messaggio.

|Cecilia|
<Perché?>

|Mamma♡|
<Perché si, vieni a casa dopo il lavoro, per favore>

Visualizzai senza rispondere e ripresi il mio lavoro, al settimo modulo iniziavo a sentire la mano stanca e mi presi una pausa.

*zzzz* *zzzz* *zzzz*

|Zulema💕|
<Ho riottenuto la tutela di Fatima>

|Cecilia|
<Sei felice?😍😍>

|Zulema💕|
<Si, ed é grazie a te, voglio festeggiare con te stasera, sei libera?>

|Cecilia|
<dopo il lavoro passo da mia mamma, se non mi trattiene a lungo possiamo stare assieme|

|Zulema💕|
<😑>

Dopo aver consegnato tutti i venti moduli finalmente la mia giornata lavorativa finí e raggiunsi la casa dove vivevo con i miei genitori.
Entrai usando le chiavi.

-Mamma, sono arrivata

Mi raggiunse poco dopo e aveva l'aria molto stanca.

-Stai bene mamma?
-Si, sto bene
-Di cosa avevi bisogno mamma?
-Volevo chiederti perfavore di ridarmi indietro le chiavi di casa.
-Perché? Cambi serratuta?
-No...ho pensato molto alle tue parole, e voglio solo che me le ridai...

In quel momento sentì la stessa sensazione dell'altra volta, mi cadde il mondo addosso, mia mamma non voleva più che io tenessi le chiavi, e che entrassi in casa senza il suo permesso.

-É perché sto con lei giusto?
-Vorrei che tu capissi, é per il tuo bene...e vorrei che tu...mi chieda il permesso prima di entrare in casa mia, e spero tu possa capire con chi puoi avere relazioni o meno...
-Tu pensi di sapere cosa mi serve? Tu non sai niente di me mamma, il fatto di essere mia mamma non implica che tu mi conosca davvero. Le madri accettano i figli per quello che sono, e se tu non riesci ad accettare il fatto che io stia con una donna e non con un uomo, fattelo dire quella a fare schifo sei tu.

Lanciai le chiavi a terra dal nervoso, avevo le lacrime che scendevano, non mi ero mai sentita così tanto umiliata, neanche lontanamente.
In cima alle scale c'erano le mie sorelle che avevano assistito a tutta la scena, ed anche loro erano in lacrime nel vedere come mia mamma aveva reagito.

-Non cambieró mai per te, non smetteró di amarla solo perche tu sei rimasta nel medioevo, cresci mamma, cresci!

Uscì di casa sbattendo la porta, mi sentivo male, piangevo in modo disperato.
Entrai in macchina e presi a pugni il volante.
Non poteva essere vero, avrei voluto che fosse tutto un incubo.

El veneno del escorpión |Zulema Zahir|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora