Quella mattina ci recammo in farmacia dopo scuola e prendemmo il test. Naturalmente avevamo mentito a Judy, dicendole che Christian sarebbe andato a studiare al parco con degli amici e Kenna ed io saremmo andate a casa mia per studiare. Dopo aver preso il test siamo andati tutti a casa mia e ho seguito tutta la procedura...Dopo un po' era uscito il risultato; avevamo tutti paura di girare il test, io per prima...Con una botta di coraggio Christian afferrò il test e lo girò. Il suo viso diventò completamente inespressivo. Non riuscivo a capire cosa era uscito fin quando dalla sua bocca uscì una parola che mi ha stravolto la via "POSITIVO". Diventai bianca...Stavo quasi per avere un mancamento quando Kenna mi afferrò e mi disse che si sarebbe risolto tutto. Avevo mille domande: come lo dicevo a mio padre, a Judy, a James? Mi prenderanno per una ragazza facile e incauta?... Domande che cessarono quando Christian mi abbracciò con un viso sconvolto. Parlammo tutto il pomeriggio per escogitare un piano...Vomitai tre volte, facendo preoccupare seriamente Kenna e Christian. Avevamo deciso che la prima persona che lo doveva sapere era Judy. Mentre ci incamminavamo verso casa di Kenna stavo cercando delle parole per dirle tutto. Non so con che forza ci riuscii ma lo feci. Judy era sconvolta ma non mi rimproverò perché non era colpa mia se era successo tutto questo o almeno non del tutto. A quel punto mi disse che dovevo lasciar perdere mio padre...Dovevo dirgli tutto quando tornava. Mi disse che la persona che doveva sapere tutto ora era James. A quel punto lo chiamai e gli dissi che lo dovevo vedere e lui con un'aria divertita acconsentì. Quando mi vide diventò cupo. Ero insieme a Kenna e a Christian. Quest'ultimo aveva un pugno stretto alla mano, avevo capito che se non lo fermavo avrebbe combinato qualcosa delle sue. Lo presi per mano e quel pugno si sciolse come burro, ma aveva sempre un viso arrabbiato e infuriato. Proprio quando iniziai a parlare scoppiai a piangere e Christian mi prese e mi abbracciò. A quel punto Kenna con una voce diplomatica ma allo stesso tempo infuriata gli raccontò tutto. James aveva allungato il braccio verso di me per chiedere scusa, ma spaventata mi tirai indietro nascondendomi dietro Christian. A quel punto mi disse solo due parole: "MI DISPIACE", andandosene con questo peso sulla coscienza. Quella sera tornammo a casa tutti quanti turbati. Inoltre Christian ha anche insistito affinché rimanessi a dormire da loro, così se succedesse qualcosa, non ero sola. Naturalmente io dissi di no...Volevo stare un po' da sola per riflettere su cosa avrei fatto in futuro.
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Nulla è impossibile
RomanceQuesto libro racconta la storia di una ragazzina che subisce la perdita della mamma...