Dopo una ventina di giorni la situazione era sempre la stessa, mio padre non era ancora tornato a casa e James non si fece più vedere. L'unica cosa che era cambiata era la pancia: dopo un mese cominciava a crescere...Tra qualche settimana si sarebbe capito e tutti avrebbero detto: " Guarda lì, è rimasta incinta a 15 anni".
La mattina che mio padre dove rientrare mi è arrivata una telefonata dall'ospedale dicendomi che avevano ritrovato il corpo di mio padre in macchina con una ferita al collo che lo ha portato alla morte. Sentendo quelle parole feci cadere il telefono a terra con gli occhi pieni di lacrime, avevo perso tutto. Vicino a me c'era anche Kenna che chiamò subito la madre per avvertirla della morte di mio padre. Anche lei rimase tramortita da questa notizia e si precipitò a casa mia per le condoglianze e per darmi il testamento di mio padre dove c'era scritto che il mio affidamento in caso della sua morte doveva andare a Judy fino alla mia maggior età. Inoltre ha anche specificato che se io volevo rimanere nella stessa casa dove vivevo con lui era un mio diritto che nessuno doveva togliermi. Decisi di rimanere a casa mia e cercare di essere indipendente il più possibile. Quello stesso giorno mi sentii male, andammo subito in ospedale dove vidi mio padre per l'ultima volta. Il medico mi disse che avevo perso il bambino a causa di un elevato tasso di stress fisico. Mi sentivo a pezzi, avevo perso tutto. Per una settimana rimasi a casa senza parlare con nessuno. Entrai in una fase depressiva per la seconda volta. Kenna dopo scuola veniva tutti i giorni da me insieme a Christian, il quale rimaneva in silenzio e piangeva senza farsi vedere. Dopo una settimana rientrai a scuola e tutti sapevano delle due notizie. Come mi avvicinavo si giravano e parlavano sottovoce. Era una sensazione bruttissima. Per qualche mese le cose andarono così fino a quando a scuola non ebbero altri argomenti di cui parlare. A quel punto ero diventata invisibile, nessuno mi salutava o mi parlava tranne Kenna e Christian. Dopo aver scoperto che ero incinta James si era trasferito in un'altra città così da ricominciare una nuova vita e non lo rividi più. In tutto questo tempo avevo notato che mi ero avvicinata tanto a Christian e anche lui a me. Avevamo stretto un rapporto che spesso, secondo me, oltrepassava l'amicizia.

STAI LEGGENDO
Nulla è impossibile
RomantikQuesto libro racconta la storia di una ragazzina che subisce la perdita della mamma...