21.

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Entra Payton.

"Dimmi"
Si avvicina senza dire nulla e porta la mano sul pezzo di ghiaccio proprio al centro del mio stomaco.
Lo toglie mettendo in evidenza il livido con anche un po' di sangue espanso sulla mia pancia.
Sussulta.

P:cos'è sta roba?"

"Niente io non vedo niente"

P:sei scema?"

"Si"

P:Gaia...."
Mi guarda serio e arrabbiato.
Sospiro.

"Non posso dirtelo..."

P:e ora invece me lo dici"
Sbuffo.

P:no uff un cazzo!"
Mi urla.
Questa situazione mi mette paura.
Inizio a lacrimare.
Appena lo nota si avvicina a me.

P:no no no scusami scusami non volevo e che sono.preoccupato"
E mi abbraccia.

"Appena sei andato via..."
I suoi occhi si riempiono di rabbia.

"Qualcuno mi ha sbattuto alla porta"

P:avanti"

"Era una signora e mi ha detto che vuole vendetta"

P:cazzo"
Sussurra.

"E mi ha detto che si chiamava Rianna"
Sbatte la mano sulla scrivania provocandomi paura e facendomi chiudere a uovo per lo spavento.

P:CAZZO MA SI PUÒ SAPERE PERCHÉ SE NON LO AVESSI CAPITO NPN ME LO AVRESTI DETTO DOVEVI DIRMELO!!"
Dice facendomi piangere.
Esce dalla porta sbattendola.

Payton pov.

Quella troia.
Non doveva entrare in casa di Gaia.
PORCA PUTTANA!
Ora lei ha un livido e una ferita sullo stomaco.
Aspe.
CAZZO CAZZO CAZZO CAZZO!!!!.
IO LI DENTRO HO UN PROBABILE FIGLIO.
Ero appena uscito dalla camera e mi ricordo questa cosa.
Rientro subito in camera fiondandomici.
Vedo Gaia seduta sul letto che piange.
Mi dispiace averle urlato in faccia.
Ma ero arrabbiato...

P:gaia..."
Si copre di più per paura che le faccia qualcosa.
Mi avvicino e la sua paura aumenterà sempre.
Lo noto.

"Gaia guardami"
Non risponde.

"Ti prego"
Lentamente alza la teste e si gira verso di me.
Ha il volto bagnato.
Niente trucco sbavato anche perché non ne aveva addosso.
Ma si capiva lo stesso che stava malissimo.

G:io non fatto nulla .."
E di scoppia a piangere.

"Gaia guardami"
Scuote la testa.

"Prometto che non urlo"
Alza la testa e si asciuga il naso con la manica di una mia felpa.
Apro le braccia.
Neanche il tempo di aprirle del tutto che lei ci sta gia dentro e stringe con tutta la forza che possiede ricominciando a piangere.
La abbraccio anche io.

"Scusa se ho urlato ma ero arrabbiato"

G:hokkey"
Dice tirando su col naso.
È carina anche quando piange..

P:questa e una delle migliaia che mi hai rubato vero"
Dico facendo una risatina.
E riuscendo a strapparla anche a lei.

G:si e non te la ridò"
Si stacca e mi guarda in faccia per poi farmi la linguaccia.

P: va bene va bene"
Torno serio.

P:davvero scusa se ho urlato ma ero arrabbiato..."

G:posso perdonati"
E mi fa un sorriso leggero.
Ma sincero.
Alzo il felpone che le sta largae metto in risalto quella ferita procurata da quella troia.
Accarezzo la sua pancia dove non c'è la ferita.
Solo ora mi accorgo che ha dei segni anche sul collo.
L'ha strozzata.

P:ti ha strozzata?"

G:si ma non arrabbiarti"
Dice guardando da un'altra parte.

"No tranquilla"
Il suo corpo si scioglie dalla paura"

"Se ti fa tanto male ti porto all'ospedale"

G:

unbearable- Payton Moormeier💜💌 •2•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora