"La vuoi sapere le risposata giusta Chuuya-kun?"
Chuuya era davanti all'ospedale da un'ora buona.
Dazai era lì dentro da qualche giorno, era stato appena dimesso e sarebbe uscito a momenti.
Chuuya camminava avanti e indietro sul marciapiede, in attesa.
Quando le porte a vetri si aprirono facendo uscire Dazai per poco Chuuya non gli saltò addosso.
Dazai si avvicinò a Chuuya che lo aspettava fermò immobile con le braccia incrociate, guardandolo torvo.
- Ehi, Chuu...
Non riuscì a finire la frase che Chuuya gli tirò un pugno nello stomaco facendolo piegare in avanti, poi lo abbracciò forte. - Sei un coglione! Mi hai fatto prendere un colpo!
- Credevo mi volessi morto.
- Si ma ad ucciderti voglio essere io e voglio farlo da conscio, okay?
Dazai in tutta risposta si lasciò sfuggire una risata liberatoria.
- Tranquillo sono vivo, come puoi constatare con i tuoi occhi.
- Bene.
- Bene.
Chuuya osservò l'amico con occhio critico e i suoi occhi si fermarono sul suo collo, pieno di ematomi viola a forma di dita, i segni lasciati da lui quando aveva cercato di strangolarlo.
Dazai nel vedere Chuuya che guardava il suo collo sorrise divertito. - Tranquillo passerà... Stanno già andando via, qualche giorno fa erano parecchio peggio, ci sei andato giù pesante.
Chuuya fece spallucce: - Meglio così.
Si guardarono un istante, mentre il silenzio tra loro si fece pieno di imbarazzo.
Chuuya si arricciò una ciocca di capelli. - Ora che abbiamo risolto il caso dobbiamo salutarci e chi si è visto si è visto, vero?
Dazai fece un gesto come per scacciare una mosca invisibile. - Dipende da noi... Ti sei divertito con me, eh Chuuya-Kun?
- E tu con me?
Dazai alzò le spalle e si incamminò lungo il marciapiede seguito da Chuuya.
- Chuuya-Kun... - Disse ad un certo punto Dazai. - Posso chiederti com'era stare sotto il potere dell'assassino? Cioè come funzionava?
- Era strano, diciamo che faceva leva sui pensieri giusti per farti fare le cose che voleva farti fare. Cioè ho sentito questo fischio e poi mi sono venute in mente tutte le cose che non sopporto di te e mi è venuta una grande voglia di ucciderti, come se volessi farlo davvero... Non so se si capisce...
- Sí più o meno. Ma... Se ti sei trattenuto così vuol dire che non mi vuoi veramente morto! - Sorrise.
Chuuya fece un gesto di noncuranza. - Io ti voglio morto sempre e comunque, ma mentre ti stavo strangolando ho pensato solamente, "No, non cosí" e sono riuscito a fermarmi.
Dazai sorrise e gli arruffò i capelli. - Ma allora c'è qualcosa nella tua testolina! Vai oltre le mie aspettative, Chuuya-Kun!
- Ma sentilo...
- Per ringraziarti posso offrirti da bere?
Chuuya sorrise: - Non devi neanche chiederlo.
Dazai ricambiò il sorriso: - Conosco un posto carino, ma apre fra un po'... - Disse controllando l'ora sul telefono. - Intanto cosa facciamo?
Chuuya fece spallucce: - Quello che vuoi, io oggi ho il giorno libero.
- Quello che voglio?
- Sì, cioè no... Nel senso, tu cosa vuoi fare?
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SUICIDES AND HATS (Dazai x Chuuya)
Fanfic- COMPLETATA - Dazai raccolse il cappello e se lo sistemò tra i capelli, doveva riportarglielo e doveva fare anche una bella chiacchierata con quella mina vagante di Chuuya. Si sentiva in dovere di ricucire dove aveva sperato di non aver strappato...