↬𝗣𝗮𝗿𝘁 𝗜.

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Jungkook aveva una specie di relazione odio e amore con la fotografia, o meglio, con i suoi corsi di fotografia

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Jungkook aveva una specie di relazione odio e amore con la fotografia, o meglio, con i suoi corsi di fotografia.

Aveva talento, era un ragazzo con un futuro molto promettente in quel campo, era qualcuno che sapeva usare la macchina fotografica e non pensava che fosse un semplice oggetto, vedeva la sua macchina fotografica come una parte mancante del suo essere.

Un qualcosa che non avrebbe mai smesso di dire era che il passo della realtà che viene fotografata in quanto appare bella, e la realtà che appare bella in quanto fotografata, è sempre stato brevissimo. Per lui tutto ciò che non veniva fotografato andava perduto, cessava di esistere. A parer suo, per vivere veramente bisognava fotografare quanto più si poteva, e per fotografare quanto più si poteva bisognava: o vivere in modo quanto più fotografabile possibile, oppure considerare fotografabile ogni momento della propria vita (la prima via porta alla stupidità, la seconda alla pazzia).

Purtroppo, però, Jungkook non era mai stato in grado di mostrare al suo insegnante una foto che esprimesse il suo innato talento, quel suo amore e quella sua passione per la fotografia al suo professore.

Nelle foto che mostrava al suo insegnante non c'era passione, non c'erano emozioni, c'era solo una tecnica incredibile. A volte nel tempo libero fotografava la sua ragazza, cercando in tutti i modi possibili di ritrarre la bellezza che lui vedeva in lei, ci provava davvero.

La sua ragazza sembrava davvero sbalorditiva in ogni foto, a parer suo, ma nonostante ciò non era di certo lei la sua musa ispiratrice.

Al momento era seduto nella mensa dell'Università, mangiucchiando il suo pasto e perdendosi nei suoi pensieri, chiedendosi cosa potesse fare per mostrare al suo insegnante quanto amava la fotografia e quanto fosse importante per lui.

-Perché quella faccia?- Ha chiesto suo cugino, che era seduto accanto a lui, nel tavolo che ormai considerava come suo.

-Non lo so, Taehyung, forse perché l'insegnante mi rimprovera di continuo di non saper fare una dannata foto?- Rispose, sarcastico, lui.

-Penso che le tue foto siano fantastiche, invece.- Disse, pacatamente, il piccolo aspirante artista che gli stava affianco.

-Ma stai zitto, che ne vuoi sapere tu, non so nemmeno perché ti parlo.- Rispose il corvino alterato. Sembrava una iena sull'orlo della pazzia.

-Ah, invece so molte cose, ragazzino.- Disse Taehyung, sorseggiando rumorosamente il suo succo d'arancia. -E ricordati che sono più grande di te, devi portarmi rispetto.-

Dopo pochi minuti di silenzio, in cui ripresero a mangiucchiare il loro pasto, Taehyung decise di porre una domanda a quel suo cugino tanto fastidioso che in quel momento, a causa della sua espressione, sembrava un coniglietto arrabbiato.

-Chi sono le persone che hanno i voti più alti nella tua classe? Mi sono dimenticato i loro nomi. Ne parli sempre, devono essere dei geni.-

-Kim Namjoon e Jung Hoseok, siamo più o meno amici o qualcosa del genere. Quei due sono dei fottuti idioti, non capisco come possano avere dei voti più alti dei miei.- Disse con tono sprezzante Jungkook, mentre il suo egocentrismo prendeva, per l'ennesima volta, il possesso di quel suo cervello tanto bacato.

La mia musa ispiratrice. || Taekook/Kooktae.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora