↬𝗣𝗮𝗿𝘁 𝗜𝗩.

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Come poteva interpretare una poesia di Bukowski con la macchina fotografica?

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Come poteva interpretare una poesia di Bukowski con la macchina fotografica?

Jungkook stava cercando una soluzione al suo nuovo problema e si sentì uno stupido.

Aveva pensato che quella poesia fosse abbastanza semplice, avrebbe potuto prendere alla lettera il titolo della poesia e fare degli scatti a un volatile azzurro, ma non aveva idea se ci fossero uccelli simili dentro o vicino alla Corea.

Il contenuto della poesia, tuttavia, parlava di qualcosa di molto più complesso, un'emozione nascosta, forse un amore per qualcuno o la paura di essere deboli e vulnerabili, o meglio, di essere visti come tali.

-Dunque hai scelto "uccello azzurro".- Disse Taehyung, leggendo la poesia che Jungkook aveva stampato per poter analizzarla meglio.

-Sono sorpreso che tu non abbia messo delle piume su Sohwi o qualcosa del genere, voglio dire, lei è la tua musa, giusto?- I due cugini erano seduti vicino a dei mandorli, nel prato verde del cortile della loro università, con il canto degli uccelli che copriva il trambusto causato dagli studenti del campus.

-Ti ho già detto che non è lei la mia musa ispiratrice, dunque potresti anche smetterla di prendermi per il culo.- Disse Jungkook, facendo degli scatti con la sua amata macchina fotografica, alle persone che passavano davanti a loro.

-Nel mio cuore c'è un uccello azzurro che

vuole uscire,

ma con lui sono inflessibile,

gli dico: rimani dentro, non voglio che

nessuno ti veda.-

Jungkook si girò di scatto a guardare Taehyung, che stava iniziando a leggere la poesia ad alta voce; quest'ultima diede un tocco di bellezza in più a quella poesia.
Jungkook stava iniziando a vergognarsi, il dover condividere una poesia del genere con suo cugino lo imbarazzò profondamente, lo avrebbe sicuramente preso in giro.

- Nel mio cuore c'è un uccello azzurro che

vuole uscire

ma gli verso addosso whisky e aspiro

il fumo delle sigarette

e le puttane e i baristi

e i commessi del droghiere

non sanno che lì dentro c'è lui.

Abbassando la macchina fotografica Jungkook continuò a osservare Taehyung mentre leggeva quella poesia in totale concentrazione.

I suoi capelli ondeggiavano a causa del vento, indossava una felpa grigia leggermente oversize che aveva spostato lungo le braccia lasciando le spalle scoperte, mettendo così in mostra la maglia nera a maniche corte che indossava; i suoi orecchini brillavano a causa del sole e Jungkook giurò di non aver mai visto qualcuno di così bello.

La mia musa ispiratrice. || Taekook/Kooktae.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora