↬𝗣𝗮𝗿𝘁 𝗜𝗜𝗜.

1K 133 1
                                    

Jungkook si vergognava incredibilmente di sé stesso

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Jungkook si vergognava incredibilmente di sé stesso.

Nella sua macchina fotografica vi erano nascoste circa cinquantasei fotografie di suo cugino, ovviamente tutte scattate a distanza di sicurezza in modo che non notasse la sua presenza o realizzasse le sue intenzioni.

Ogni fotografia era stata scattata da diverse angolazioni, ma solo in alcuni scatti il volto di Taehyung era ben visibile.

E Jungkook era stato davvero fortunato. In alcuni scatti era riuscito persino a catturare un suo sorriso o un qualche suo gesto accattivante.

La sua macchina fotografica sembrava essere attratta da suo cugino, e ogni volta che lo fotografava, nelle foto si potevano ben vedere che erano presenti delle emozioni, trasmettendo così allo spettatore della foto, la sensazione che stesse accadendo qualcosa dietro le quinte, come se quelle foto stessero raccontando qualcosa.

Il suo scatto preferito era di gran lunga quello in cui Taehyung guardava direttamente la telecamera, con in mano delle arance, come se fosse la cosa più normale del mondo. Il suo cipiglio era leggermente solcato dai forti raggi del sole che gli inondavano il viso, incorniciando ulteriormente il suo profilo apollineo.

Quell'immagine agli occhi di Jungkook, era come un dipinto di Claude Monet, un'immagine che catturava la luce del sole splendidamente.

-Il tuo lavoro è davvero stupefacente, Jungkook.- Disse il suo insegnante guardando le foto con un ghigno sulle labbra.

Aveva pulito un paio di volte le lenti dei suoi occhiali, come se non credesse a ciò che stava vedendo.

Non si aspettava che lo studente più superficiale del suo corso potesse realizzare fotografie così cariche di emozioni e passione, fotografie così spettacolari.

-Dice sul serio?- Chiese Jungkook, incredulo.

-Ovviamente!- Il suo insegnante si tolse di nuovo gli occhiali, posandoli sulla sua vecchia scrivania.

-È incredibile, è così... così carico di sentimento. Un sentimento così forte come... la rabbia, forse? Mmh... non so, è qualcosa di represso, qualcosa capace di rubarti il respiro, ecco. Accattivante, forse, è l'aggettivo più adatto.-

Annuendo, Jungkook attese di sentire la sua qualifica, in modo da potersi ritirare una volta per tutte e poter andare a mangiare uno di quei dolci snack che vendevano nella caffetteria accanto alla sua università.

-Penso che questa volta meriti il voto più alto della classe, non ci sono difetti nel tuo lavoro, non potrei chiedere di meglio.-
Jungkook fu enormemente sorpreso quando sentì il suo insegnante complimentarsi con lui, dopo così tanti tentativi.

Aveva finalmente scattato una foto degna di essere definita tale; per la prima volta aveva scattato una vera fotografia e non è stato nemmeno necessario esprimere amore o affetto.

La mia musa ispiratrice. || Taekook/Kooktae.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora