Perdonami,perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire.
Cit.romeo e Giulietta (Verona )
Faceva freddo quella mattina, e al pensiero di star in giro a visitare Verona con il freddo che c'era mi si ghiacciarono le vene, avevo una voglia terribile di tornare a casa però sarebbe stato un peccato perdere la bellezza di questa città. Ho quasi 15 anni e quello che faccio avvolte mi fa sentire una venticinquenne ma ora lasciamo perdere questo dettaglio della mia vita di merda,sono mora e abbastanza slanciata il mio nome è jasmine 😉.
L'aria quella mattina mi pizzicava le guance essendo che fosse l'unica parte del mio corpo ad essere esposta all'aria gelida di dicembre camminavo affianco a mia sorella e hai mie bellissimi nipoti che nonostante avvolte non gli sopportassi gli amavo un sacco. Camminavamo per le vie di Verona andando alla ricerca della casa di giulietta ,dopo qualche minuto arrivammo difronte a un portone con i muri pieni di foglietti di tanti colori ogni essere umano che visitava quel meraviglioso posto prendeva un biglietto e ci scriveva una piccola dedica con il giorno e i ️nomi di chi lo avesse scritto una cosa davvero bella e romantica anche se il romanticismo è solo una cosa che arricchisce l'amore ma nel ventunesimo secolo non esiste l'amore giusto ormai la maggior parte dei ragazzi sono solo dei stronzi che si prendono gioco dei sentimenti delle ragazze e quelli dolci teneri e sinceri chi se ne innamora ?ormai le ragazze inclusa me vengono attirate dai ragazzi stronzi perché di solito sono i più Affascinanti quelli che vanno scoperti fino infondo per capire come sono realmente.,mia sorella mi risveglio dai miei pensieri < Jasmine andiamo su a vedere la casa di giulietta >
Annuì con la testa seguendo mia sorella e ci avviammo nella sua casa era molto antica c'era sofferenza in quelle mura loro si amavano molto ma avevano il mondo contro il loro amore ma la società già in quell'epoca distruggeva tutto quello che vedeva, Continuammo il nostro cammino passeggiando per le vie di Verona notavo un sacco d'amore da quelle parti tutti che si abbracciavano ,baci e altre cose sdolcinate, ma ormai niente dura e a me è bastata una sola relazione di un mese per capire che niente dura e credo che non troverò mai nessuno disposto ad amarmi sopratutto per il mio carattere di merda, ma sono comunque disposta a passare la mia vita da sola ,tanto finché ci saranno le mie amiche Jessica e Anita al mio fianco sarà tutto un pò migliore. Dopo aver girato il centro e aver dato un occhiata a qualche negozio, andammo a mangiare in un McDonald io presi il solito menù quello meno costoso dopo che mio cognato avesse pagato scendemmo al piano di sotto non vedevo l'ora di mangiare il mio panino preferito,restammo lì per molto che addirittura uscimmo che erano già le 4 appena usciti scattamo l'ennesima foto di quella giornata,Verona era piena di gente turisti da tutte le parti del mondo era molto difficoltoso camminare tra la folla ma alla fine riuscimmo a raggiungere l'arena era bella però non che me ne fregasse più di tanto.Finalmente arrivò il trenino che ci avrebbe fatto visitare i posti più artistici di Verona ,prima tappa castel vecchio era un bel castello sarebbe stato bello visitarlo ma non avremmo mai avuto tempo guardammo un sacco di cose stupende a me piaceva un sacco il fiume Adda che attraversa Verona e ha forma di una grande S. Dopo 25 minuti arrivammo di nuovo in piazza scendemmo dal trenino ci avviamo in un bar a riscaldarci un po perché fuori c'erano zero gradi ,più che un bar sembrava un locale illuminato da una luce che produceva del colore viola era un locale abbastanza carino il ragazzo che stava dietro al bancone era davvero bello occhi azzurri ed era gentile ma nella mia testa comunque c'era sempre lui marco per me dimenticarlo era come diventare un genio in matematica cioè cosa praticamente impossibile. Stavamo camminando già da almeno 15 minuti per trovare la tomba di giulietta alla fine chiedemmo a un tizio quanto mancasse e avevo detto che mancava un po e avvendo talmente freddo da non riuscire manco a muoversi decidemmo di tornare alla macchina e abbandonare Verona.mentre ci avviamo all'autostrada sul muretto del fiume era pieno di gabbiani saranno stati al meno mille staranno sicuramente congelando e mi facevano tanta pena una volta superato il ponte mi accomodai fino a sentirmi abbastanza rilassata e riecco che i mie pensieri su come la vita facesse schifo ricomparve misi le cuffie e mi lasciai cullare dalla musica una delle cose belle della vita quella che ti faceva staccare dal mondo intero che accompagnava i tuoi pensieri e facendo migliorare leggermente la vita,mi addormentai.
<jasmine siamo quasi arrivati vai a casa o vieni da noi ? > mi chiese mio cognato Ale <preferirei andare a casa > dissi credevo che sarei dovuta stare un po' con mia madre la lasciavo sempre sola e anche se lei non mi dasse a pesare questa cosa però sapevo benissimo che lei stesse male e che si senta molto sola e volevo stare un po' con lei. Arrivai a casa ed ero molto stanca anche se avessi dormito in auto nonche si dorma granché abbraciai mia madre che come sempre aveva un sorriso stampato in faccia ma la tristezza che avesse dentro si poteva benissimo leggere nei suoi occhi blue amavo i suoi occhi, io quando avrò un giorno la possibilità gli regalerò un viaggio a New York è il minimo che potrò fare per lei dopo la forza che ha di sopportare la nostra famiglia.Entrai nella doccia avevo bisogno di riprendermi un po in quei giorni la sofferenza accompagnava troppo i miei giorni sobbalzai dallo spavento appena mi squillo il cellulare risposi<pronto?>
<ehi sono marco > <ehi>ero molto sorpresa non si faceva sentire da un secolo ormai
<non è che Domani avresti voglia di uscire ?> mi spunto un sorriso molto felice non mi accorsi che ancora non avevessi risposto <ehm okay > risposi con indecisione <perfetto > <non ti assicuro niente però > dissi con acidità <che hai > mi chiese <niente!!> <no !che hai ora me lo dici non fare sempre l'incazzata porca troia > <ma senti ma vai a fanculo va prima dici che non te ne fotte un cazzo di me e poi mi chiami ?e non dovrei essere incazzata ?dai ciao stronzo >alzai molto il tono che sicuramente sarebbe diventato sordo ,ci godrei un sacco <️<scusa >disse dispiaciuto <ormai sei così >. <così come > <coglione >. < e tu così permalosa > <dai ciao !> <ciao baby > riattaccai non lo sopportavo era capace di farmi innervosire in due minuti,mi sciacquai più veloce possibile, avvolta da un accappatoio azzurro andai in camera mi misi dei pantaloncini e una
maglietta comoda e mi misi a letto.
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SMETTILA DI SOGNARE
Teen FictionTrama Niente dura e Jasmine lo sapeva benissimo. Una ragazza di 15 anni con tutto il mondo addosso una ragazza all'apparenza forte ma dentro fragile la sua vita cambia quando marco il ragazzo che tanto ama gli farà conoscere Alex un ragazzo davvero...