Jungkook's POV
Pensavo stesse scherzando. Nel senso, com'era possibile che lei fosse il diavolo? Mi stavano forse prendendo per il culo?
Onestamente, quando con un solo schiocco delle dita era riuscita a far tremare il ponte sul fiume Han, mi ero spaventato veramente tanto. Non provai più l'intenzione di morire, forse non l'avevo mai avuta realmente.
Lei era così bella, e così femminile, e non potevo credere che fosse l'attuale regina degli inferi. In realtà avevo sempre pensato che il diavolo fosse un uomo. Evidentemente l'intero mondo si era fatto un'idea sbagliata su Satana.
Il diavolo in realtà è una donna potente...
Ci spostammo in un campo isolato per procedere con il rituale per lo scambio della mia anima.
"Sta' qui," mi indicò il luogo in cui io prontamente mi fermai, per poi allontanarsi cinque o sei metri da me. Alzò lo sguardo verso la mia figura, per poi fissarmi dritto negli occhi; i suoi cambiarono colore, dal nero a cui mi ero abituato ad un rosso acceso. Era spaventosa, ma qualcosa la faceva risultare anche dannatamente elegante e sensuale.
I miei occhi si trasformarono in due linee rette quando camminò verso di me e mi prese gentilmente una mano, stringendola poi nella sua. Un ghigno fece capolino sulle sua labbra una volta che si accorse del mio nervosismo. Come biasimarla, sembro una checca. Non importava quanto fosse bella da togliere il fiato, non doveva importarmi, ma ogni suo sguardo era capace di infliggermi mille brividi lungo la spina dorsale.
"Sei sicuro di voler scambiare la tua anima?" Chiese lei, con sguardo fiero.
"Si, sono sicuro," dissi, cercando di nascondere con un velo di coraggio quanto io fossi intimidito dalla sua presenza.
"Cosa vorresti? Quale desiderio vuoi che venga realizzato? Puoi chiedere tutto, purché tu ne sia convinto."
Ci pensai su un paio di secondi, poi alzai lo sguardo e sorrisi. "Vorrei essere felice e provare il vero amore per qualcuno."
Lei cominciò a ridere non appena finii di dire la mia frase. "Ma sei serio?"
Cosa avevo detto? Era così divertente? Non avevo la minima idea di cosa l'avesse fatta ridere così tanto in quel momento, sulla mia faccia vi era dipinta la più totale confusione.
"Ummm... perchè state..." la mia voce non voleva saperne di uscire dalle labbra. Lei velocemente tornò al suo posto, asciugandosi con un dito una lacrima figace.
"Wow, sei davvero un ragazzo stupido."
Socchiusi gli occhi. Cosa intende con questa frase?
"Gli umani normalmente chiedono ricchezza, successo oppure cose materiali. Tu invece? Chiedi la felicità e il vero amore?" Ridacchiò, evidenziando maggiormente rispetto alle altre le ultime tre parole da lei pronunciate.
"Solo perchè gli altri sono avari, ciò non significa che io debba essere come loro. Ho voluto solo chiedere qualcosa che mi manca sin dalla nascita. Non capisco cosa ci sia di tanto divertente." Serrai i denti, la frustrazione e la rabbia aumentavano in me ogni secondo che passava.
Lo notò. "Hey, ragazzino. Non ti permettere fare lo spavaldo con me nei paraggi. Forse non conosci le conseguenze per chi fa arrabbiare il diavolo," alzò una delle sopracciglia mentre mi sgridava.
"Dovete scusarmi," mormorai.
Prese nuovamente la mia mano. "Okay, se è questo che desideri, io te lo darò."
Dunque, chiuse i suoi occhi, cominciando a recitare in una lingua a me sconosciuta. Le sue parole avevano un qualcosa di mistico, come se due voci stessero parlando contemporaneamente al posto di una sola. Tutto rieccheggiava in quella notte silenziosa. La sua pelle brillava di un bianco intenso.
"La felicità ed il vero amore sono il desiderio di questo umano. Io te li procurerò in cambio della tua anima. Sei sicuro di voler scambiare quest'ultima? Se si, essa verrà venduta al diavolo che hai di fronte. Se mai dovessi disubbidirmi, verrai bruciato nell'inferno per rimuovere il tuo peccato di slealtà. Ora, dimmi umano, con il nome di Jeon Jungkook... vuoi darmi la tua anima in cambio del desiderio che hai espresso?"
"Si. Io, Jeon Jungkook, sono disposto a vendere la mia anima al diavolo in cambio di felicità e vero amore."
"Allora così sarà."
L'aria tutt'intorno a noi cominciò a diventare violenta. Polvere e foglie si schiantarono addosso a noi trasportate dal vento. Chiusi i miei occhi, come per ripararli dalla tormenta crescente che si stava schiantando su di noi.
Immediatamente, i pensieri attraversarono la mia mente, come dei flash. Stavo cominciando a ragionare sulle mie azioni. Perchè lo sto facendo? Perchè dovrei vendere la mia anima al diavolo? Questo non è il modo di vivere la vita! Non tutti gli uomini felici hanno venduto la loro anima. Cosa mi è preso? Non dovrei farlo. Non posso cedere l'unica cosa che mi rimane. Cosa sarò dopo? Uno schiavo, per sempre.
No.
Non potevo lasciare che ció accadesse.
Prima che tutto potesse succedere, rimossi subito la mia mano dalla sua stretta ferrea, e lei aprì immediatamente i suoi occhi. Brillarono di un rosso scuro, erano diversi da prima.
"Jeon Jungkook! Tu, canaglia! Cosa credi di fare?" Urlò.
"Non posso- scusate, n-non posso farlo," sussurrai. Per l'agitazione, con le mani mi afferrai le ciocche dei capelli.
"Pazzo! Cosa stai facendo!" Urlò l'uomo pallido mentre raggiungeva il diavolo.
"Scusatemi, non pos-"
"Non conosci le conseguenze! Hai appena mandato tutto a puttane!" Continuò ad urlare.
Troppo tardi. La tempesta cessò, come anche la rabbia del demone davanti a me.La giovane donna cadde addosso all'uomo pallido, finendogli sul petto. "Sua altezza, sua altezza!" Provò a scuoterla, ma niente, non otteneva nessuna risposta in cambio.
La fece stendere per terra, mantenendo comunque la sua testa poggiata sul proprio corpo. "Sua altezza," urlò un'altra volta. Per tutto questo tempo era rimasto indifferente, ma ora potevo vedere la rabbia aumentare in ogni sua vena.
"Cos-cosa sta succedendo?" Chiesi, spaventato da cosa le mie parole potessero causare una volta uscite dalla bocca. Mi guardò con odio. Era come se mi volesse bruciare vivo con un unico sguardo.
"È colpa tua! È svenuta solo e soltanto per colpa tua! Non hai ragionato sulle conseguenze e, se adesso lei dovesse morire, sarà solo colpa tua, testa di cazzo!" Urlò a pieni polmoni. Ogni sua parola fu come veleno lanciato sul sottoscritto. E come biasimarlo.
"Dovete scusar-"
"Stai zitto cazzo! Le tue vaccate non aiuteranno," tornò a guardare la donna ancora stretta fra le proprie braccia. "Sua altezza, AVELIA!"
Avelia? Quindi è questo il suo nome?
La prese velocemente in braccio, come se fosse la sua sposa, ed io cominciai a seguirlo.
"Vattene via!" Urlò.
"No, voglio sapere cosa sta succedendo!"
Si girò all'istante verso la mia direzione. "Hai gia fatto abbastanza! Quindi levati dalle palle."
"No, io-" le parole sembrarono morirmi ancora in gola. Annaspai in cerca di aria, come se stessi soffocando. Un improvviso dolore aveva cominciato ad espandersi nel mio petto. Faceva male, un male tremendo, come se qualcuno mi stesse infilzando il cuore con un coltello. Non riuscivo più a vedere bene, le lacrime, le quali mi stavano gia scivolando lungo le guance, rendevano tutto ofuscato. Presto, non riuscii a vedere più nulla. Cominciai a sentire il mio corpo debole e le mie ginocchia cedettero. Sentii la testa collassare e colpire il terreno.
Dopo non percepii più niente. Il vuoto.
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𝙍𝙀𝙑𝙀𝙍𝙎𝙀𝘿 || ʲᵉᵒⁿ ʲᵘⁿᵍᵏᵒᵒᵏ (Traduzione Italiana)
Fanfiction[𝐎𝐍 𝐆𝐎𝐈𝐍𝐆] "Io sono te?" "Tu sei me?" Ci scambiammo uno sguardo, entrambi con la bocca aperta. No, non poteva essere successo per davvero. "LE NOSTRE ANIME SI SONO SCAMBIATE" esclamammo all'unisono. start: ??? finish: ??? Questa storia è la t...