1 - Il campo

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 1

Un tonfo improvviso scuote le mura di casa, mi sveglio di scatto pensando ad un terremoto o all'inizio della terza guerra mondiale.

Aspetto due minuti prima di scendere da letto, controllo l'ora, 00.13, e corro alla finestra per vedere le reazioni dei vicini al colpo, ma per mia sorpresa tutto è silenzioso.

Quasi troppo silenzioso contando che casa mia sembrava stesse per crollare fino a poco fa.

Dopo qualche secondo una luce bianca mi acceca, sento come se la testa stesse per esplodere e perdo quasi immediatamente la sensibilità alle gambe.                                                                          

Cado a terra scosso e quasi privo di sensi.

"Questo deve essere un sogno troppo lucido" penso tra me e me, ma l'assurda verità è che qualcosa, che molto probabilmente ho percepito solo io, ha colpito il suolo e ha emanato una luce tale da scaraventarmi a terra.

Passano altri due minuti prima che io possa rialzarmi e mi dirigo di nuovo tra le mie calde coperte per dimenticare tutte queste assurdità, frutto della mia immaginazione, e tornare a dormire: oggi sta per avere inizio "il mio cammino verso la Luce", o almeno così lo definisce la mia matrigna;                                                                                                                                                                     

Io preferisco chiamarlo con il suo vero nome: campo di conversione. Solo pronunciandolo sento le lacrime solcare il mio viso e le urla che trattengo da tempo, strazianti ed impazienti di squarciare il silenzio che mi avvolge.

Una mano rugosa mi fa sbarrare gli occhi. Riconoscerei quelle unghie rosa pastello e l'anello diamantato ovunque: Giorgia; la mia amatissima matrigna mi ha dato la grazia del risveglio più dolce degli ultimi 7 anni: mi sta scuotendo come uno shaker da bar.

Scommetto che non farebbe mai una cosa del genere alla sua piccola Juliette, ma io sono il fardello che si è dovuta tenere per poter stare con mio padre e sinceramente la cosa non va bene ad entrambi.

-Sveglia Axel! Oggi è il giorno in cui il tuo viaggio di redenzione ti riporterà alla luce!- dice con quella sua voce stridula da perfetta oca

-Non sei emozionato? - e pure una domanda appena sveglio no grazie.

-Sì, emozionatissimo, come una mucca al macello - dico stizzito e lei mi fulmina con i suoi occhi azzurri.

- Appena la luce di Cristo si farà spazio tra le tenebre del tuo cuore ti pentirai di avermi risposto così giovanotto- non le rispondo e dirigo dritto in cucina a mangiare qualcosa prima di romperle il naso.

Cerco di dare il buongiorno a mio padre, ma non mi degna neanche di uno sguardo e rivolge tutta la sua attenzione a Juliette.

Ormai quella bambina mi ha reso ancor più invisibile di quanto non fossi già, forse è per questo che ho deciso di fare coming out con papà e Giorgia: ero certo mi avrebbero ignorato totalmente.

Ma avevo tralasciato un importante dettaglio: la cristianità radicata dell'oca che starnazza senza sosta per casa.

2

Torno in camera mia per finire la valigia quando sento qualcuno bussare alla porta.                          

-Axel, scusa se non ti ho dato il buongiorno prima, ma sai com'è Giorgia, preferisce minimi contatti fino alla tua "redenzione" o come la chiama lei- è la prima volta dopo settimane che mi rivolge la parola con il suo tono dolce

13 scalini per la lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora