13 scalini per la luna

5 - play by the rules

Ehylà! Prima di lasciarvi alla lettura volevo dire che ho voluto fare una piccola modifica alla narrazione: per qualche capitolo vorrei provare ad avere un narratore esterno e quindi non più direttamente raccontato dalla prospettiva di Axel. Questo perchè sento di non riuscire a trasmettere a pieno le personalità degli altri ragazzi presenti nel libro. 

Se volete lasciatemi pure un commento per dirmi cosa ne pensate di questo piccolo test e quale delle due opzioni preferite.

Buona lettura <33

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"Regola numero uno- dice la suora alzando l'indice della mano destra -questo posto è sacro quanto una chiesa e si deve mantenere un comportamento tale: qui si deve quindi pregare prima di ogni pasto, prima di andare a dormire e ovviamente nella parrocchia della villa" appena Axel sente parlare della parrocchia le sue ginocchia iniziano a bruciare, ma si rende ben presto conto di non essere l'unico ad aver ricollegato le parole ai ricordi: il suo vicino Neith ha una smorfia di dolore mentre copre anche lui le sue ginocchia con le mani.

Suor Anna ignora le reazioni dei due ragazzi e continua indisturbata il suo discorso "Regola numero due: non potete per nessun motivo scambiarvi segni di affetto, il massimo accettabile è un abbraccio di pochi secondi. Se questi non verranno rispettati o se vi sorprenderemo a fare altro, verrete severamente puniti. Vi assicuro che a quel punto l'esperienza in parrocchia di questo pomeriggio vi sarà sembrata piacevole" questa volta sono i gemelli a sembrare confusi, è già la seconda volta che sentono parlare della parrocchia in giardino, ma nessuno dei due riesce a capire cosa sia successo

"Scusi Suor...Anna?" chiede uno dei due "Dimmi pure Alexandra cara" il gemello rimane impietrito per qualche istante, Axel nota subito questo cambio d'umore e non ci impiega molto a capirne il motivo: suor Anna ha chiamato il ragazzo con il suo deadname.

Sente un senso di disgusto salirgli in gola, com'è possibile essere così privi di rispetto nei confronti di una persona?

"E' Alex." dice il ragazzo con tono piatto, ma che lascia comunque trasalire una punta di fastidio "Comunque volevo chiederle cosa è successo nella parrocchia e cosa intendete qui per punizioni" dall'espressione che la suora rivolge al ragazzo, ad Axel sale la paura che tra qualche istante potrebbe esplodere "Alexandra cara, nella parrocchia avvengono momenti di preghiera devota e assoluta nei confronti di nostro Gesù Salvatore. Noi però vogliamo aiutare voi peccaminose giovani anime a pregare con maggiore convinzione e quindi spronandovi anche fisicamente" "Intende dire che ci inginocchiamo su ceci e chiodi per una o due ore" Ashanti prende la parola con tono infastidito, continua a dare contro la suora "è inutile che stiate qui a spiegarci le vostre regolette del cazzo, non siamo in un campo estivo oppure negli scout. Questo è un luogo disumano dove mandate in crisi ragazzi adolescenti che scoprono loro stessi, mandate ragazzi come Alex o Artemisia nei manicomi o li trattate così malamente da indurli al suicidio.

Ve le dico io le regole: pregate, pregate mentre vi torturiamo, niente cellulari perchè se mai mandaste foto alle persone giuste noi andremmo in rovina. Ma soprattutto dovrete tornate a casa dicendo di essere guariti." la ragazza finisce il discorso con il fiatone.

"Bene signorina Ashanti, vedo che lei oltre ad essere estremamente peccaminosa ed impura ha anche la lingua lunga" è Suor Giovanna a parlare "che ne dice se prima che ci venga servita la cena non le diamo una dimostrazione di come applichiamo disciplina nel nostro istituto?" il tono con cui pone tale domanda fa' gelare il sangue nelle vene di Axel, non riuscirebbe a stare fermo e vedere la sua compagna di stanza essere punita solo per aver sputato la verità in faccia a qualcuno.